L’efficacia del cloud come modello di gestione It è ormai ampiamente riconosciuta. Sempre più aziende scelgono le soluzioni as-a-service per ottimizzare le risorse e innovare i processi, ma persistono ancora alcune reticenze.
Abbiamo esplorato opportunità e barriere d’adozione, con particolare riferimento al settore manifatturiero nazionale, insieme a Ezio Bertani, Infor Sales Director di Altea IN, main Company di Altea Federation specializzata nella progettazione e fornitura di soluzioni gestionali.
Perché conviene adottare il cloud
“L’azienda italiana – afferma Bertani – e in particolare l’impresa manifatturiera, deve guardare al cloud perché è una vera e propria leva competitiva, che permette di ridurre i costi fissi delle infrastrutture, semplificare i processi aziendali e accelerare l’implementazione di architetture anche complesse. Il cloud garantisce inoltre la scalabilità delle risorse e un modello di prezzo a consumo, per cui si pagano soltanto le tecnologie effettivamente utilizzate”.
La nuvola permette di risparmiare sugli investimenti prima dedicati alla manutenzione del CED aziendale, liberando risorse da destinare ad attività più strategiche. Le aziende avranno a disposizione risorse sempre aggiornate, mentre sarà il fornitore a farsi carico degli update tecnologici. “Da qui – sottolinea Bertani – deriva la flessibilità del cloud, quindi la capacità di scalare non solo rispetto alle esigenze di budget ma anche in relazione agli obiettivi di crescita aziendali. Le imprese potranno godere di sistemi allo stato dell’arte a supporto delle iniziative di business, cogliendo le nuove opportunità, riducendo il rischio di obsolescenza, ottimizzando gli investimenti IT”.
Secondo Bertani, il cloud ha il merito di sbloccare un grande potenziale di innovazione, altrimenti impossibile: solo grazie alla nuvola, infatti, si concretizzano le applicazioni di intelligenza artificiale che permettono di estrarre effettivo valore dai dati e di automatizzare molte operazioni prima svolte manualmente.
“Durante l’emergenza pandemica – prosegue il manager -, la necessità di smart working ha dato una spinta inaspettata e notevole alla diffusione del cloud, che finalmente è stato sdoganato. Sono venute a cadere tutte le paure infondate relative a sicurezza, insufficienza di banda, perdita di controllo e così via, che prima ostacolavano l’adozione della nuvola”.
Dopotutto, come ricorda Bertani, la gestione della posta elettronica, dove transitano informazioni aziendali sensibili, figura tra le principali applicazioni del cloud; quindi, anche nel caso di soluzioni core come i sistemi ERP, il timore di violazioni non dovrebbe rappresentare un deterrente alla nuvola.
L’evoluzione della nuvola e i benefici concreti
In virtù delle ragioni sopraelencate, Altea IN ha sposato la filosofia del cloud. “Dopo i primi anni di sperimentazione – afferma Bertani -, grazie ai casi di successo dei nostri clienti, oggi abbiamo la riprova che i benefici del cloud sono una realtà concreta”.
Bertani ripercorre le fasi evolutive del cloud nell’ultimo decennio: dal semplice outsourcing infrastrutturale, che permetteva di dislocare i sistemi IT presso un datacenter remoto, senza tuttavia demandarne la gestione, fino al modello as-a-service vero e proprio, per cui fornitori terzi prendono in carico sia la manutenzione delle infrastrutture hardware sia il management del parco applicativo. “Oggi gli ambienti cloud – dichiara Bertani – sono architetture geograficamente distribuite, sono nuvole intangibili per cui l’ubicazione dei datacenter, delle applicazioni e dei dati diventa irrilevante per gli utenti. Ciò che importa è l’affidabilità del provider, la sua capacità di garantire contrattualmente la continuità del servizio erogato, la sua conformità alle normative nazionali e internazionali in materia di protezione delle informazioni”.
Bertani prosegue evidenziando un altro punto di svolta nel processo di maturazione della nuvola. “Superata la fase del cloud single tenant – spiega -, dedicato a un unico cliente, siamo passati alle soluzioni multi-tenant, per cui una singola istanza del software a dell’infrastruttura sottostante serve molteplici utenze. Così le aziende possono effettivamente beneficiare delle grandi economie di scala promesse dal paradigma cloud. Il nostro partner Infor ha scelto di adottare l’architettura multi-tenant in forte anticipo rispetto alla concorrenza e oggi, dopo cinque anni dal lancio della sua piattaforma cloud, può vantare moltissime referenze di clienti soddisfatti”.
Bertani sostanzia con i numeri i vantaggi del cloud multi-tenant: “Secondo Nucleus Research, le applicazioni possono avere un ROI quattro volte superiore se gestite in modalità multi-tenant piuttosto che on-premise. McKinsey sostiene che il costo complessivo di un ambiente IT può essere ridotto del 30-40% se trasferito dal datacenter locale alla nuvola con architetture multi-tenant”. Altri studi citati da Bertani dimostrano che l’utilizzo del cloud permette di ridurre gli incidenti informatici e che la sicurezza sta diventando uno dei principali motivi per cui i professionisti It scelgono soluzioni as-a-service piuttosto che on-premise. “Secondo IDC – aggiunge Bertani – il 68% dei CEO ritiene che le piattaforme cloud abbiano introdotto nuove responsabilità per il business aziendale, valorizzandone le attività e il ruolo”.
La proposta tecnologica e consulenziale di Altea IN
Chiarite le opportunità del paradigma cloud, Bertani porta l’attenzione sull’offerta di Altea IN sviluppata insieme a Infor e dedicata alle aziende manifatturiere italiane.
La proposta include soluzioni gestionali estese, che spaziano oltre la tradizionale concezione dei sistemi ERP e traggono beneficio dalla continua innovazione delle tecnologie dei partner. “Infor – dichiara Bertani – ha deciso di concentrarsi su due principali direttrici: l’evoluzione in cloud e la verticalizzazione delle soluzioni ERP. Il manifatturiero discreto è fortemente presidiato da Infor, che ha costruito la sua offerta tecnologica attorno a quattro sotto-settori principali: Automotive, Aerospace & Defence, Engineering Construction, Industrial Manufacturing. Per ciascuna di queste aree, Infor ha sviluppato delle cloud suite dedicate, caratterizzate da contenuti funzionali specifici”.
La bontà tecnologica delle soluzioni software, tuttavia, non basta per strutturare al meglio i processi aziendali, ma occorre anche una valida metodologia progettuale. “Con Infor – prosegue Bertani – abbiamo sposato anche l’approccio agile, che permette di implementare il software in modo dinamico e flessibile, garantendo l’allineamento tra processi aziendali e funzioni applicative”. Il vendor fornisce infatti degli strumenti che permettono di eseguire la mappatura grafica dei processi e definire le funzioni a supporto, al fine di introdurre elementi di ottimizzazione e automazione. L’approccio permette ad Altea IN di lavorare di concerto con il cliente e accelerare i tempi di implementazione.
“Non proponiamo – afferma Bertani – soltanto una soluzione tecnologica, piuttosto un servizio completo secondo le metodologie di Infor e con tutte le garanzie di AWS, la piattaforma cloud più diffusa e consolidata a livello globale, scelta da Infor come partner per ospitare le sue suite”.
Insomma, il ruolo di Altea IN va oltre la semplice fornitura di tecnologia e si estende alla consulenza, anche dal punto di vista del change management. “La gestione del cambiamento – conclude Bertani – è un tema di assoluta attualità. Il cloud suscita una certa resistenza anche da parte del top management, per via di alcune paure legate a governance, sicurezza, dispersione del know-how, accesso remoto. Le problematiche di change management oggi sono diffuse, stratificate, classificabili a più livelli per dimensione aziendale, settore merceologico, aree organizzative. Ogni caso richiede un approccio diverso ed esperto, che abbiamo perfezionato nel corso degli anni basandoci su metodologie internazionalmente riconosciute. Abbiamo anche messo a punto dei tool per sondare la propensione delle aziende a sviluppare progetti innovativi come l’introduzione delle piattaforme cloud. Possiamo quindi fornire una fotografia dettagliata della situazione e individuare le criticità principali, ma anche determinare i passi opportuni da compiere per un’implementazione “serena” delle nuove applicazioni”.