Gli applicativi mission-critical, come il software ERP e altre soluzioni gestionali, rappresentano il cuore pulsante dei sistemi informativi aziendali. Inizialmente esclusi dal processo di modernizzazione, oggi sono al centro di numerose iniziative di cloud migration. Infatti, il futuro del business non prescinde da un nucleo tecnologico scalabile, protetto e always-on, come dichiara Angelo Amoroso, Cloud Advisor di Var Group.
Innovazione necessaria per SAP e IBM i
“Secondo Gartner – riporta Amoroso – i CIO stanno portando sulla nuvola gli applicativi critici per ridurre il Total Cost of Ownership, migliorando agilità, sicurezza e resilienza. Tali applicazioni infatti devono garantire la massima continuità operativa perché anche un breve disservizio impatta negativamente sul successo aziendale o dipartimentale”.
Tra le tecnologie mission-critical per eccellenza, Amoroso cita il gestionale SAP e le soluzioni che girano su server IBM Power con sistema operativo IBM i (ex AS400), ancora molto popolari nella versione on-premise.
“Nonostante il lancio di S/4HANA nel 2015 – chiarisce il Cloud Advisor – e il fine supporto di SAP ECC previsto nel 2027, quasi il 70% delle aziende clienti non ha effettuato il passaggio alla nuova versione, rimanendo con la precedente, spesso installata nel datacenter locale e gestita dal team IT interno”.
Anche il sistema IBM i, dimostra estrema longevità: dopo oltre trenta anni, viene utilizzato da 200mila aziende nel mondo, grazie alle sue caratteristiche di affidabilità, semplicità d’uso e integrazione. “In Italia – sottolinea Amoroso – ci sono ancora 12mila sistemi installati. Il 25% delle imprese utenti prevede di aumentare i carichi di lavoro sulla piattaforma, che nel 42% dei casi gestisce già il 75-100% dei workload aziendali. Solo il 4% delle organizzazioni sta pensando di trasferire le applicazioni su altro sistema”.
Tuttavia, come evidenzia Amoroso, gli svantaggi nel mantenere applicazioni obsolete sono parecchi: riduzione progressiva del personale competente; manutenzione costosa in termini di tempo e risorse; carenza di performance, scarsa efficienza e rischi per la sicurezza; limiti nella scalabilità e nell’integrazione con soluzioni moderne.
Le soluzioni IBM i vanno sulla nuvola
Per uscire dall’impasse, Amoroso suggerisce un percorso che preveda l’affiancamento di un partner in grado di gestire al meglio la migrazione. “Nel corso dei decenni – afferma Amoroso – Var Group si è specializzata in progetti ERP-centrici. Per supportare le iniziative di modernizzazione dei clienti, mettiamo a disposizione due datacenter certificati a Empoli e Milano, insieme alla consulenza di esperti qualificati in ambito SAP e IBM Power. In particolare, come Platinum Business Partner IBM, abbiamo attivato un filone progettuale per la migrazione dei carichi di lavoro verso le nostre infrastrutture con ambiente Power 10, che garantisce alti livelli di efficienza e sicurezza”.
“Spostando le applicazioni IBM i nell’ambiente IBM Power sui nostri datacenter – sottolinea Amoroso – le aziende ottengono una serie di vantaggi tipiche del modello cloud, a partire dalla flessibilità, ovvero dalla capacità di adattarsi più rapidamente alle necessità del business, e dall’accessibilità migliorata. Con una connessione Internet stabile, infatti, i dipendenti possono consultare e utilizzare i dati aziendali tramite dispositivo desktop o mobile, ovunque si trovino e quando preferiscono”.
“Inoltre – prosegue il consulente – si ottengono benefici in termini di: sostenibilità visto l’ambiente a basso consumo ed alte prestazioni; sicurezza grazie alle funzionalità di protezione integrate e personalizzabili; scalabilità delle risorse per supportare eventuali picchi della domanda, con possibilità di ottimizzazione grazie a funzionalità analitiche e AI”.
Portare SAP su ambiente IBM Power in cloud
La migrazione a S/4 HANA, l’ultima versione dell’applicativo SAP, su ambiente IBM Power in cloud, invece, prevede tre differenti scenari, ovvero: Greenfield quando l’applicativo viene implementato ex-novo; Brownfield se si tratta di una conversione da versione precedente, senza tuttavia adeguare i processi agli standard della nuova piattaforma; Bluefield quando l’obiettivo è consolidare un ambiente complesso adottando le best-practice e trasferendo applicativi e dati in momenti distinti.
“Passare a S/4 Hana su piattaforma IBM Power on cloud – precisa Amoroso – rappresenta per le aziende una grande opportunità. Infatti, si guadagnano benefici in termini di velocità nel soddisfare le modifiche richieste dal business, ma anche di maggiore sicurezza dei dati e disponibilità dell’applicazione, grazie alle funzionalità di protezione avanzate come la crittografia in-memory. Inoltre, i clienti possono ottenere una netta riduzione dei costi, grazie al passaggio da fisico a virtuale, ma anche al modello ‘non licenziato’ dei server di Big Blue. All’interno dei nostri datacenter, per esempio, non è previsto il pagamento delle licenze per le risorse hardware sottostanti alle applicazioni”.
Un ultimo vantaggio, infine, strizza decisamente l’occhio all’innovazione: come evidenzia Amoroso, i sistemi Power permettono di integrare funzionalità esterne di intelligenza artificiale per gestire ed elaborare grandi volumi di dati mission-critical.
Attenzione alla sostenibilità
Tra le considerazioni legate all’opportunità di modernizzare gli applicativi ERP, rileva anche quella legata al contrasto alla crisi climatica e ambientale. “In generale – conclude Amoroso – le soluzioni di cloud ibrido o privato rappresentano un’alternativa conveniente, affidabile e sostenibile per qualsiasi azienda che intenda modernizzare le applicazioni critiche. Accedendo ai servizi erogati dai datacenter si ereditano tutti i benefici di una infrastruttura altamente efficiente, a basso consumo e impatto ambientale, riducendo così il carbon footprint”.
Un tema che Var Group affronterà anche in una serie di webinar previsti per la fine di novembre.