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Cloud provider e servizi IaaS: come identificare e scegliere il partner migliore

Un cloud provider, quando si parla di IaaS, dovrebbe essere scelto su misura. A seconda della tipologia di infrastruttura, infatti, ci sono una serie di criteri di valutazione e selezione che contribuiscono a orientare la scelta del fornitore più adatto

Pubblicato il 29 Mar 2022

Cloud provider

Cloud provider come fornitori di servizio del multiversum on demand ma anche partner strategici della business continuity. Più ancora che una formula di outsourcing affidare dati, applicazioni e infrastrutture è un modello di collaborazione spinta che presuppone competenza, trasparenza e fiducia reciproca. Come sottolineano gli esperti, quando si parla di un cloud provider IaaS, la prima cosa da valutare quando si tratta di scegliere è la sua competenza tecnica.

Cloud provider: come orientarsi in un ecosistema di operatori

I fornitori di hosting disponibili sono tantissimi e la selezione di un partner IT ideale può essere difficile. Quali sono i criteri più adatti a valutare in un potenziale cloud provider IaaS? Di seguito una serie di indicazioni utili (figura 1).

Infrastruttura on premise od off premise?

Sono diversi anni che le cronache IT ribadiscono che, anno dopo anno, il 90% dei carichi di lavoro è ospitato nel cloud. In realtà non è così. Spostare la spina dorsale dell’intera organizzazione in un modello cloud non è così facile come titolano i media da più parti. Nel processo di migrazione ci sono problemi potenziali che vanno compresi nel dettaglio. Dunque, come prima cosa da fare, è bene valutare i pro e i contro legati all’acquisto di un’infrastruttura o al suo consumo come servizio.

  • L’acquisto di un’infrastruttura IT offre alle squadre IT la possibilità di proteggere le informazioni sensibili e soddisfare le esigenze normative con un controllo completo dell’hardware, mantenendo un modello di costo tradizionale. Per alcune organizzazioni, possedere un’infrastruttura è meglio nel momento in cui si ha necessità di gestire il TCO e di personalizzare qualsiasi soluzione. D’altra parte, il costo iniziale e il processo di previsione delle risorse future di cui l’azienda potrebbe avere bisogno sono un altro elemento di valutazione. Tra tempo, personale e crescita (imprevista o prevista), la manutenzione di un’infrastruttura proprietaria può cambiare rapidamente e richiedere sforzi maggiori del previsto.
  • Scegliere un modello Iaas sistematizza le modalità di pagamento (che diventano prevedibili) abilitando un’agilità e una flessibilità che permettono all’infrastruttura di crescere o di decrescere a seconda delle necessità. I team IT interni possono determinare il giusto mix di infrastruttura on-premise e cloud per le loro aziende. Non esiste una soluzione valida per tutti ma, con la dovuta diligenza e una pianificazione proattiva, è possibile prendere una decisione informata e trasparente sia a livello IT che lato Finance.

Quando si persegue una combinazione di soluzioni on-premise e cloud, lo IaaS rappresenta un’opzione efficiente, che abbassa le barriere d’ingresso relative all’approccio pay per use. Il cloud provider delle infrastrutture as a Service riduce i costi d’investimento legati all’acquisto di tutto l’hardware che, in divenire, potrebbe rivelarsi necessario per l’adeguamento dell’infrastruttura col passare degli anni. Lo IaaS è anche un modello personalizzato rispetto alle applicazioni utilizzate e libera istantaneamente risorse interne, trasferendo l’onere della manutenzione quotidiana e degli aggiornamenti al cloud provider. A fronte dei diversi vantaggi dello IaaS tutto funziona se il partner è solido ed esperto.

7 funzionalità imprescindibili nella selezione di un cloud provider IaaS

Di seguito, sette criteri che aiutano a guidare la ricerca e la scelta di un fornitore IaaS:

  1. Soluzioni personalizzabili e portabilità dei dati

Valutare sempre se la specializzazione del cloud provider include una sola soluzione o è in grado di consigliare una strategia che includa cloud privato, pubblico e ibrido per soddisfare le esigenze su più piattaforme operative. Il tutto assicurandosi che il partner candidato abbia le competenze per personalizzare le soluzioni e fornire i dati nella forma di cui si ha bisogno. Il tutto avendo garanzie di reportistica chiare e precise per controllare uscite di servizio e costi.

  1. Best practice a supporto della migrazione

Assicurarsi sempre che il cloud provider abbia istituito e condiviso un processo ben definito per la migrazione dell’infrastruttura. Su questo punto vale la pena di verificare lo storico dei best case: una comprovata serie di storie di successo relative alla migrazione delle infrastrutture di altri clienti costituisce un’ottima fonte. I fornitori sono abituati a spiegare il loro processo, quindi è bene chiedere maggiori informazioni possibili e trasparenza in fase di confronto.

Cloud provider

  1. SLA chiare e trasparenti

Ottenere livelli di supporto dettagliati rispetto agli accordi di servizio (SLA) è un altro fondamentale per una partnership senza ombre. I cloud provider basano la loro reputazione sul mantenimento della business continuity e per rimanere competitivi spesso migliorano il loro servizi di supporto. Un fornitore IaaS ideale garantisce un servizio 24/7/365 e un help desk gestito da tecnici qualificati.

  1. Sicurezza e conformità normativa

Cybersecurity e security in generale dovrebbero essere una priorità per i cloud provider IaaS. Il partner ideale non ha soltanto un’esperienza di alto livello consolidata ma è in grado di garantire l’allineamento a tutti i requisiti normativi. Per giocare d’anticipo rispetto alle esigenze di protezione, un fornitore IaaS di qualità dovrebbe essere in grado di spiegare dettagliatamente come la propria tecnologia sia in grado di difendersi dagli attacchi informatici e se ha requisiti di conformità o di settore.

  1. Competenza bimodale

Un cloud provider è affidabile se ha competenza ed esperienza nell’ambito dei data center per fornire consulenza sia su soluzioni on-premise che sul cloud. L’importanza crescente del cloud significa che il provider deve essere in grado di fornire anche un modello ibrido, affinché l’infrastruttura fornita sia quella più adeguata alle necessità organizzative ma anche ai budget previsti.

  1. Ambiente di test e sviluppo

Prima della fase contrattuale un fornitore dovrebbe garantire ai propri clienti un ambiente di prova. Se un cloud provider non fornisce un POC (Proof of Concept), potrebbe significare che non è in grado di offrire il supporto richiesto.

  1. Approccio super partes

È essenziale lavorare con un fornitore indipendente dalla tecnologia. I consulenti imparziali possono consigliare opzioni strategiche per le proprie esigenze, invece della soluzione vogliono spingere. Anche se all’inizio le differenze tra le offerte potrebbero non essere evidenti, è importante assicurarsi che i partner utilizzino nomi commerciali affidabili per i vari stack tecnologici utilizzati (ad esempio marchi come HPE, Nutanix o Aruba che, nel corso degli anni, hanno dimostrato l’efficacia della loro tecnologia).

Avere conversazioni schiette con i cloud provider aiuta a identificare rapidamente chi è vincente e chi no. Un fornitore IaaS dovrebbe svolgere un ruolo di consulenza e di affiancamento per progettare una strategia completa, commisurata ai reali obiettivi aziendali. Se lo fa, è destinato a diventare un partner nel tempo.

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