Quando si tratta di investire in infrastrutture IT, molte aziende si chiedono se affidarsi esclusivamente al cloud pubblico sia ancora la scelta migliore. Sebbene il cloud pubblico offra chiari vantaggi in termini di elasticità e gestione di carichi di lavoro variabili, molti responsabili IT riconoscono ormai che, in alcuni casi, il cloud privato rappresenta l’opzione più appropriata.
Indice degli argomenti
Le 3 “C”: costo, complessità, conformità
Le ragioni di questo cambiamento possono essere riassunte in tre “C”: costo, complessità e conformità.
La complessità rappresenta una sfida, poiché i workload relativi a calcolo, storage e networking sono gestiti in silos. La gestione di questi ambienti è ormai un problema operativo che sottrae tempo ed energie all’innovazione e alla crescita del business. Come è noto, alla complessità si aggiunge anche un aumento dei costi. Questo aspetto è particolarmente critico per le aziende enterprise che operano con più piattaforme e configurazioni, rendendo necessario il refactoring o il replatforming delle applicazioni e richiedendo un costante impegno per mantenere in funzione i sistemi, a scapito della capacità di innovare.
Infine, con l’adozione diffusa dell’intelligenza artificiale (AI) e della shadow AI nelle imprese, emergono nuove sfide legate alla conformità. Le normative sempre più rigorose sulla privacy e sicurezza dei dati rendono oggi più che mai essenziale sapere dove vengono archiviati i dati, come vengono resi disponibili nelle diverse aree aziendali e da chi possono essere utilizzati. La frammentazione degli ambienti IT ostacola inoltre la capacità delle aziende di garantire una gestione adeguata dei dati e limitarne l’accesso solo al personale autorizzato.
Affrontare la complessità
Numerose aziende continuano a operare su infrastrutture legacy in silos. Sebbene questo approccio garantisca la privacy dei dati, favorisca prestazioni applicative elevate e aiuti a gestire i costi, crea anche una complessità tecnica che limita la capacità di innovare alla velocità richiesta dal mercato.
Nell’attuale contesto aziendale, le imprese devono essere in grado di operare senza interruzioni tra diversi ambienti cloud, garantendo un’infrastruttura e una gestione IT coerenti.
Ciò di cui le aziende hanno bisogno è una piattaforma semplificata che offra un’infrastruttura virtualizzata, uniforme dal punto di vista della programmazione, insieme a strumenti per la gestione e l’automazione in tutti i loro ambienti. Questo modello elimina i silos e fornisce una visione d’insieme di tutti gli ambienti cloud, dello stato delle macchine virtuali e dell’inventario, consentendo ai team IT di erogare servizi agli sviluppatori interni in modo efficiente e rapido. In questo modo, le imprese possono replicare i vantaggi dei microservizi tipici del cloud pubblico anche all’interno dei loro ambienti di cloud privato, accelerando l’innovazione e aumentando la competitività sul mercato.
Ridurre i costi
Una delle principali sfide per le aziende è la gestione dei costi, che possono aumentare rapidamente con la crescita delle implementazioni nel cloud pubblico. Molte imprese che hanno adottato il cloud pubblico si sono trovate ad affrontare costi imprevisti, dovuti alla necessità di scalare l’infrastruttura, ai trasferimenti di dati o ai servizi premium che hanno causato aumenti di spesa non previsti.
I team IT si trovano sempre più spesso al centro di questa complessità, dovendo gestire i carichi di lavoro e adattarli alle esigenze aziendali, un compito che sta diventando ancora più gravoso con l’avvento dell’IA e la crescente richiesta di capacità computazionale aggiuntiva.
Le piattaforme di cloud privato offrono una serie di soluzioni a queste problematiche. Innanzitutto, possono contribuire a semplificare l’implementazione, il funzionamento e la gestione dell’infrastruttura cloud, aiutando i team IT a mantenere il controllo sul TCO (Total Cost of Ownership).
L’automazione del deployment e della gestione del ciclo di vita semplifica le attività di routine, riducendo la necessità di interventi manuali e abbattendo i costi operativi. Inoltre, i costi di archiviazione possono essere ridotti eliminando componenti non essenziali e ottimizzando le configurazioni.
Nuove funzionalità, come il memory tiering, consentono di risolvere gli squilibri tra processore (core) e memoria e migliorare il consolidamento dei workload e delle macchine virtuali, riducendo le spese sia per la memoria che per le licenze, anche per applicazioni AI ad alta intensità di dati, e-commerce o streaming video. Questo significa che organizzazioni come ad esempio le scuole, che utilizzano piattaforme di apprendimento online per lezioni ed esami, possono scalare rapidamente per gestire un numero elevato di utenti, beneficiando al contempo della privacy dei dati e della sicurezza dei dati garantite dal cloud privato. Grazie a questi vantaggi, le piattaforme di cloud privato aiutano le aziende a operare in un ambiente efficiente e conveniente, che non grava sui bilanci né rallenta la crescita.
Rimanere al passo con la conformità normativa
Da tempo, i policy maker stanno focalizzando sempre più l’attenzione su dove risiedono i dati. Questa tendenza è guidata sia da preoccupazioni legate alla privacy, sia dalla volontà di promuovere obiettivi economici e di investimento.
Il recente dibattito su DeepSeek è un chiaro esempio di come l’AI stia ponendo sempre più enfasi sulla localizzazione dei dati e sulla conformità normativa. Legislatori e aziende sono profondamente preoccupati per la natura dei dati inseriti nelle piattaforme di AI e per i potenziali rischi di fuga di proprietà intellettuale (IP leakage) o di divulgazione di informazioni personali sensibili a soggetti non autorizzati.
L’AI Act dell’Unione Europea rappresenta attualmente il quadro normativo più rigoroso in materia di uso dell’AI e protezione dei dati. Tuttavia, considerato il rapido ritmo dell’innovazione in questo settore, è probabile che altri mercati, tra cui il Regno Unito, seguiranno presto l’esempio.
Le aziende necessitano di piattaforme cloud che rispettino i principi dello zero trust e garantiscano resilienza informatica, continuità operativa e conformità normativa. Adottando una piattaforma di questo tipo nei loro ambienti di Cloud pubblico e privato, le imprese possono essere certe di operare in linea con le normative attuali e di essere pronte ad affrontare i futuri cambiamenti normativi.
Affrontare le tre “C”
Sfruttando il cloud privato, le aziende possono migliorare la loro strategia cloud e affrontare le tre “C” delle sfide IT che stanno rallentando la loro crescita. Con la piattaforma giusta, è possibile ridurre i costi, eliminare la complessità e migliorare la conformità alle normative attuali e future. Scegliendo una soluzione che offra un approccio coerente e virtualizzato alla gestione dell’infrastruttura nei diversi ambienti Cloud, le imprese possono combinare i vantaggi del cloud pubblico e privato, accelerando la velocità con cui forniscono servizi e aumentando la sicurezza.