In un incontro organizzato congiuntamente a Milano, SAP e Google hanno dato una prima testimonianza del lavoro svolto nell’ambito della collaborazione strategica annunciata nel marzo 2017 e ribadito i motivi per cui gli utenti d’impresa devono attendersi grandi vantaggi dall’integrazione delle applicazioni di processo/transazionali (SAP) con la potenza d’elaborazione e i nuovi tool che la Google Cloud Platform rende disponibili.
La prima soluzione frutto della collaborazione si chiama SAP Data Custodian ed è prevista per il rilascio finale entro il prossimo luglio. Promette d’indirizzare le problematiche di tracciamento dei dati importanti in ambienti IT distribuiti e ibridi, utili alla compliance GDPR e non solo. “Data Custodian mette insieme le tecnologie Paas di SAP e Google per analizzare come il dato si muove e si relaziona nell’ecosistema, oggi planetario, dell’IT – spiega Alessandro Passoni, Responsabile Vendite Semea SAP Cloud Platform -. Dalla dashboard è possibile tracciare la storia del dato, ed eventualmente aprire automaticamente dei ticket se si evidenziano delle anomalie”. La ricerca congiunta tra SAP e Google tocca anche le tematiche del text mining/text analisys, gli assistenti virtuali, i chatbot per interfacciare le piattaforme analitiche e quindi l’image recognition per l’automazione dei controlli di qualità in produzione.
Who's Who
Alessandro Passoni
“La collaborazione riguarda la messa in comune di algoritmi intelligenti per predire e interpretare dati – continua Passoni –. Sono in fase di sperimentazione in campo agricolo [per l’analisi in tempo reale delle coltivazioni, ndr], nel settore bancario e delle forze dell’ordine [sistemi antifrode, ndr]. L’obiettivo è rendere disponibile sulla potente infrastruttura cloud di Google le componenti che aiutino l’ERP a catturare le transazioni e a interpretarle. Per esempio, sfruttando la tecnologia di analisi big data di Google in comunione con gli algoritmi d’intelligence di SAP Leonardo per scatenare azioni automatiche e rendere l’ERP proattivo”.
Le evoluzioni future e l’esperienza di FNM Group
Who's Who
Matteo Losi
Matteo Losi, Head of Digital Awareness SAP Emea, sottolinea l’importanza strategica dell’accordo per gli sviluppi futuri: “Dal 2009, data d’inizio del rinnovamento del portafoglio applicativo con la tecnologia Hana, siamo passati da 0 a 150 milioni di utenti in cloud. La collaborazione con Google porterà al rilascio di nuove soluzioni tra quest’anno e il prossimo. L’integrazione delle funzioni analitiche e di machine learning di Google con la nostra piattaforma SAP Leonardo è la chiave per estendere le applicazioni aziendali e aprire Hana agli sviluppi nel campo dell’intelligent enterprise”. Tra i progetti interessanti c’è l’utilizzo dei modelli TensorFlow: libreria software open source (sviluppata inizialmente da Google ma poi ceduta alla community) che fornisce modelli testati e ottimizzati per il machine learning, i quali una volta alimentati con dati aziendali attraverso SAP Leonardo, permettono di ottenere conoscenze utilizzabili da Hana.
All’evento è stata portata l’esperienza diretta di FNM Spa, capogruppo di un insieme di aziende che operano nella mobilità ferroviaria, nella logistica, fino alla produzione di energia elettrica. “Tutto è partito due anni fa dall’esigenza strategica del Gruppo di marcare le divisioni a livello delle differenti linee di business – spiega Augusto De Castro, da gennaio COO della società (in precedenza direttore HR, organizzazione e SI per tutte le società del Gruppo) -. Ci siamo resi conto che i sistemi informativi e l’ambiente gestionale SAP esistente (sviluppato per aree orizzontali: acquisti, HR, real estate, manutenzioni, BI e integrato con applicazioni custom, ndr) erano diventati obsoleti e d’ostacolo rispetto al contesto in evoluzione”.
Who's Who
Augusto De Castro
Per questo, a metà del 2016, FNM ha varato un grande piano di revisione dei SI, con al centro il passaggio all’ambiente gestionale S/4Hana. “Un’occasione che abbiamo colto anche per digitalizzare processi che ancora erano affidati alla carta – precisa il manager -, oltre che per valutare la maturità del cloud per l’erogazione in modalità pay-per-use dei servizi IT che possono essere definiti delle commodity”. A partire dalla metà dello scorso anno e con l’aiuto della società di consulenza Innext, FNM ha avviato la migrazione degli strumenti di produttività da ufficio dei propri dipendenti sulla G Suite e quindi dell’ambiente gestionale SAP Hana sulla Cloud Platform di Google. “Siamo attualmente in fase di test e prevediamo di completare il lavoro entro il primo di luglio – precisa De Castro -. Siamo partiti con la formazione del personale, aspetto fondamentale per rendere efficaci i nuovi modi di collaborare che si avvalgono dei sistemi mobili e dell’accesso e via Web alle applicazioni”. L’obiettivo di FNM non è solo quello di permettere ai dipendenti lo smartworking e ridurre i costi della manutenzione IT. “L’uso di questi strumenti ci consente di dematerializzare l’organizzazione fisica, quindi ottenere più velocità nella modifica e riallineamento dei processi tra aziende, facilità nell’integrazione di nuove realtà oltre che dei dati che servono al governo del Gruppo. Ci aspettiamo di poter sfruttare le potenzialità dell’ambiente SAP in cloud anche per poter fare elaborazioni dati in realtime”, conclude De Castro.