L’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri” ha aderito al “Cloud4CAncerREsearch” (Cloud4CARE), il primo progetto di “cloud scientifico-bancario” che consente di utilizzare la capacità elaborativa dei sistemi informatici di SIA, Intesa Sanpaolo e Unicredit per accelerare le analisi dei dati di laboratorio riguardanti il sequenziamento del DNA.
L’iniziativa – realizzata con il sostegno di ACTO Onlus/Alleanza Contro il Tumore Ovarico – sfrutta le potenzialità della tecnologia Cloud Computing e ha previsto la realizzazione di un’architettura dedicata per le attività di ricerca dell’Istituto. Tramite I collegamenti di rete sicuri dell’infrastruttura multi servizio di SIA, i ricercatori del Dipartimento di Oncologia accedono dalle proprie postazioni di lavoro ai data center di Intesa Sanpaolo e Unicredit per effettuare algoritmi di calcolo (anche diversi e in contemporanea) servendosi di un semplice Internet browser e di una rete privata virtuale (VPN).
In questo modo è possibile sfruttare le risorse informatiche dei due gruppi bancari – complessivamente circa 4.000 CPU e 1 Terabyte di memoria RAM – in ambienti protetti. Una notevole capacità di elaborazione, che si aggiunge alle circa 40 CPU attualmente utilizzate dal team di bio-informatici.
L’architettura è inoltre flessibile e scalabile, permette di allocare dinamicamente la capacità elaborativa e di configurare gli ambienti secondo le esigenze di calcolo perseguite. I ricercatori del Dipartimento di Oncologia possono gestire tali ambienti in completa autonomia e sicurezza, determinando le condizioni più adeguate per le loro elaborazioni. In questo modo il team di bio-informatici ha a disposizione tutta la potenza che occorre senza avere “in house” i sistemi tecnologici di supporto, ma potendo sfruttare da remoto quelli resi accessibili presso i data center dei due gruppi bancari.
La prima applicazione, già in corso, del nuovo sistema riguarda lo studio delle firme molecolari associate alla sensibilità e alla resistenza alle diverse terapie dei tumori ovarici che costituiranno la base per aumentare l’efficacia dei trattamenti. Sin dalla fase iniziale di test sono stati registrati una drastica riduzione dei tempi di elaborazione, passati ad esempio per un file di 4 Gbyte da circa 2 ore a 10 minuti, e un netto miglioramento della precisione dei calcoli di circa 100 volte.