Run Better. Run Faster. Run Anywhere. Ruotano intorno a questi obiettivi per l’IT delle aziende i numerosi lanci e preannunci che Nutanix, fra i leader nelle tecnologie e nei servizi per l’enterprise cloud, ha effettuato in occasione dell’evento virtuale .Next Digital Experience, tenutosi a metà settembre 2020. “Nei prossimi cinque anni – ha esordito nel suo keynote Dheeraj Pandey, Fondatore, CEO e presidente di Nutanix – vedremo crescere fenomeni quali la proliferazione di ambienti cloud e quella di sistemi autonomi. Per le aziende emerge la necessità di una governance di un potenziale caos”.
Evitare il lock-in e risparmiare
Da undici anni, è stato più volte ricordato in diversi momenti di .Next Digital Experience, Nutanix si concentra su come aiutare le aziende a sfruttare le infrastrutture IT al meglio, in modo più semplice, senza lock-in e più economico. “Nel 2009 – ha ricordato Andrew Brinded, Vice President e General Manager EMEA di Nutanix, nel corso di una videoconferenza riservata ai giornalisti europei – abbia creato il nostro primo pilastro con l’Hyper-converged Infrastructure (HCI), utilizzando appliance proprietarie. Successivamente ci siamo trasformati in una pura software company, rendendo il nostro stack HCI indipendente dall’hardware sottostante. Con il terzo e ultimo pillar siamo diventati un vendor multi cloud con offerte accessibili su subscription, con termini sempre più brevi come richiesto dagli utenti in questo periodo di incertezza causata dalla crisi sanitaria”.
Run Better, Run Faster, Run Anywhere
Durante un pre-briefing per i media, Rajiv Mirani, CTO, piattaforme Cloud di Nutanix, ha sintetizzato in modo efficace gli annunci principali. “Run Better – ha esordito – è il risultato di una serie di miglioramenti e nuove funzionalità di Nutanix HCI che permettono alle aziende di creare data center in grado di sfruttare l’hybrid cloud del futuro. Run faster significa avere la possibilità di creare e implementare applicazioni in modo più semplice, rapido e efficace utilizzando la tecnologia Kubernetes e il modello DevOps. Run Anywhere è avere la massima libertà di scelta fra i cloud – on-premises e pubblici – su cui far girare le proprie infrastrutture e applicazioni con la medesima esperienza d’uso e potendo muovere in modo semplice le risorse da un cloud all’altro mantenendo le stesse identità e le regole di sicurezza e compliance prescelte”.
A tutto SSD e accesso diretto allo storage
Vediamo più in dettaglio gli annunci principali in ambito HCI. Innanzitutto, Nutanix ha migliorato la sua architettura HCI per sfruttare le più recenti tecnologie per lo storage, tra cui i dischi SSD NVMe e SSD Intel Optane. La minore latenza che ne deriva offre prestazioni fino al 50% più veloci per i carichi di lavoro I/O ad alta intensità, come i database di grandi dimensioni e applicazioni sanitarie su larga scala. “Abbiamo anche riscritto – ha spiegato Sylvain Siou, Vice President EMEA, Systems Engineering di Nutanix – la tecnologia Blockstore, che gestisce in autonomia l’archiviazione con un’efficienza significativamente superiore rispetto ai file system tradizionali. Inoltre, il software Nutanix HCI supporta lo Storage Performance Development Kit (SPDK), attualmente disponibile per i clienti come anteprima tecnologica, una libreria open source sviluppata da Intel che permette alle applicazioni di accedere direttamente alla capacità NVMe, evitando qualsiasi sistema operativo o overhead a livello di kernel per prestazioni ancor più veloci del carico di lavoro”.
Fra le molte altre novità, che approfondiremo in altre occasioni, sempre in ambito Run Better va segnalato il lancio di Prism Ultimate, una nuova edizione di Prism che aggiunge dati analitici approfonditi e funzioni di automazione per le applicazioni per la risoluzione dei problemi relativi ai colli di bottiglia dell’infrastruttura.
Sicurezza centralizzata e gestita in cloud
Per Nutanix Run Better fa rima anche con sicurezza e compliance all’insegna della filosofia Zero-Trust. Fra le molte novità in questo contesto, per brevità ci limitiamo a segnalare Flow Security Central, un nuovo piano di gestione centralizzato basato su SaaS che fornisce monitoraggio della conformità, visibilità della rete e operazioni di sicurezza sia in ambienti cloud privati alimentati da Nutanix che in ambienti cloud pubblici. Security Central è in grado,inoltre, di generare raccomandazioni dettagliate per rendere gli ambienti conformi e proteggere le reti sulla base di best practice.
Sviluppo e deployment nel multi cloud
Passiamo agli annunci per il Run Faster. Debutta la soluzione di servizi gestiti Karbon Platform Services una piattaforma Platform-as-a-Service (PaaS) – già disponibile per tutti i clienti – multi cloud basata su Kubernetes con sicurezza automatizzata gestita dal sistema, per accelerare lo sviluppo e la distribuzione di applicazioni basate su microservizi su qualsiasi cloud. “Le risorse IT sono il motore che alimenta le imprese digitali – ha sottolineato il CTO Mirano – ma nel momento in cui un’azienda cresce, adotta il cloud ibrido e gestisce un numero crescente di applicazioni, supportare le esigenze di progettazione può essere complesso per l’IT. Con Karbon Platforms Services puntiamo a semplificare lo sviluppo e l’orchestrazione delle applicazioni, semplificando al contempo il rapporto tra l’IT e i team di sviluppo per supportare le strategie DevOps dei nostri clienti”. Oltre a Karbon Platform Services, Nutanix ha annunciato anche Xi Calm, una versione hosted della sua soluzione di gestione e orchestrazione delle applicazioni per supportare i team DevOps, che è in fase di sviluppo.
Libertà di scelta nel mondo multi cloud
Un posto d’onore fra le novità lanciate durante .Next Digital Experience l’hanno avuto quella che riguardano la realtà multi cloud, che le aziende spesso guardano con interesse ma che non è quasi mai sfruttata per quanto può realmente offrire all’IT e al business.
Per permettere alle aziende di godere della massima flessibilità, economicità e sicurezza nel scegliere dove implementare le infrastrutture su cui far girare le loro applicazioni legacy o cloud native Nutanix sta stringendo partnership con service provider e hyperscaler per mettere a disposizione sui loro ambienti i Nutanix Clusters. Queste infrastrutture sono del tutto identiche a quelle installate on-premise e possono essere gestite da team aziendali non necessariamente esperti sui singoli public cloud (sia a livello tecnologico che di gestione delle relazioni, comprese quelle economiche).
Pochi giorni prima dell’evento, il vendor ha annunciato i Nutanix Clusters su AWS; durante la kermesse virtuale l’azienda ha presentato anche Nutanix Clusters su Azure. Grazie a queste partnership, le aziende possono così utilizzare un unico stack che integra elaborazione e storage, assicura operazioni unificate tra cloud pubblici e privati, networking integrati con quelli dei cloud provider, portabilità delle licenze da cloud privati a cloud pubblici, gestendo così le principali problematiche tecniche e operative dell’era del cloud ibrido. Nutanix e Microsoft permetteranno inoltre di gestire server, container e servizi dati sull’infrastruttura iperconvergente Nutanix, on-premise o in Azure, attraverso il piano di controllo Azure Arc. Tale integrazione permette ai clienti di estendere i servizi chiave di Azure ai loro ambienti Nutanix.