Si è concluso nei giorni scorsi a Milano il DellEmc Forum 2017, evento realizzato con i co-sponsor Intel e Microsoft a poco più di un anno di distanza dalla fusione tra Dell e Emc. Alla platea di 1200 partecipanti, tra cui 770 clienti e partner di canale, la società americana ha offerto occasioni di aggiornamento sulle soluzioni, esempi di trasformazione digitale e un consuntivo dei risultati post-fusione. Quest’ultimo tema è stato l’oggetto della presentazione dei due vice president e general manager a capo della filiale italiana: Marco Fanizzi e Filippo Ligresti.
Who's Who
Marco Fanizzi
“Le vendite nei primi nove mesi dell’anno sono cresciute – spiega Ligresti – e sono positivi i feedback avuti da clienti e collaboratori”. Nella discussione a porte chiuse con i manager emergono gli elementi che hanno consentito il risultato: “In un anno e due mesi abbiamo assunto circa 50 persone, aumentando del 10% la forza lavoro in Italia – spiega Fanizzi -. Clienti e dipendenti hanno fiducia, come testimoniano gli alti indici di Customer e Employee Promoter Score ottenuti dai sondaggi fatti con società indipendenti”.
Who's Who
Filippo Ligresti
Ottimismo giustificato dalle prospettive: “ci sono segnali di ripresa in Italia e tornano gli investimenti”. In un mercato IT ancora incerto, Dell Emc avrebbe strappato quote ai concorrenti, soprattutto tra i grandi clienti, attenti alla trasformazione digitale. Ligresti parla di crescita nelle vendite di pc e server nel comparto pubblico (+18%), mentre nell’ambito privato la fusione ha dato smalto alle soluzioni ex Emc. Risultati ottenuti con prodotti che non risentono ancora dell’unificazione delle supply chain e dei centri di sviluppo Dell EMC, come anche dell’investimento di 1 miliardo di dollari in tre anni nell’IoT, annunciato nello scorso ottobre. Nell’ottica di continuità va letta l’attuale diarchia Fanizzi-Ligresti nella conduzione delle filiale italiana post-fusione: “Scelta comune ad altre geografie – precisa Ligresti -. Ci occupiamo di settori differenti (vendite enterprise e vendite commercial, ndr) ma collaboriamo insieme al meglio”. Alla periferia dell’organizzazione, i due manager dichiarano di aver mantenuto la continuità nei rapporti con i clienti, di aver usato gli incentivi e il nuovo programma di canale per ampliare la gamma delle soluzioni offerte. Dell Emc avrebbe beneficiato anche del credito personale di Michael Dell come capitano d’industria. “Lo abbiamo sperimentato durante la sua ultima visita a Milano nello scorso mese di settembre – precisa Fanizzi -. Agli incontri hanno voluto partecipare CEO e amministratori delle grandi aziende italiane interessati a conoscere la sua vision sull’evoluzione dei differenti settori”.
I pillars della trasformazione digitale
Le declinazioni della digital transformation sono state al centro delle altre presentazioni al Dell Emc Forum. A cominciare dallo smart working, concetto che si sviluppa a partire dalle esigenze di cambiamento e produttività del lavoro e dalle preferenze dei millennials. Dell Emc ha individuato per ogni tipologia di lavoro gli insiemi ideali di tecnologie desktop o portatili, basate su processori Intel, Windows, software di collaborazione business. La sicurezza è un argomento di primo piano, ottenuta sia con il riconoscimento biometrico sui dispositivi sia grazie ai software per la protezione delle comunicazioni e ambienti collaborativi, grazie alle componenti NSX e Workspace ONE di VMware. Nel corollario delle soluzioni che Dell Emc mette in campo per accelerare la trasformazione digitale spicca Pivotal Labs: un ambiente per lo sviluppo agile di applicazioni basate su cloud. Al pari di altri grandi vendor, Dell Emc conta sulle capacità di servizio e consulenza per aiutare le imprese nella trasformazione IT, ma anche per recuperare budget attraverso razionalizzazioni dei data center mediante l’impiego di sistemi convegenti/iperconvergenti, servizi software based e cloud. Oltre alle tecnologie di VMware, Dell Emc mette sul piatto i servizi gestiti della piattaforma Iaas Virtustream, che promette il supporto di applicazioni mission critical garantendo la continuità tra servizi interni ed esterni al data center. Tra i clienti della piattaforma c’è Vodafone che, in collaborazione con Atos, vi ha basato la propria offerta in Italia di servizi cloud per le PMI e la pubblica amministrazione.
Significativa al Forum la testimonianza di Gianmarco Verona, rettore dell’Università Bocconi a sostegno dell’urgenza e inevitabilità della trasformazione. “L’education in cui operiamo non sfugge a questo impatto – spiega Verona -. Ha cambiato il modo con cui si fa ricerca, richiede l’insegnamento di nuove discipline; gli studenti, nostri clienti, ci chiedono di usare i nuovi canali di comunicazione e la classe, che poi à la ‘nostra fabbrica’, dev’essere aggiornata”.