Ci sono dei fenomeni di cambiamento in atto in ogni settore: la pressione sempre maggiore della concorrenza, i clienti con dimensioni sempre più globali, il ruolo sempre più importante dei social network nei processi di customer service, nuovi player che propongono approcci commerciali completamente differenti da quelli tradizionali. Il tutto con una velocità mai vista prima. Quale atteggiamento si deve adottare? Indeciso (“aspettiamo e vediamo, magari le cose cambiano”)? Entusiasta (“cogliamo la nuova sfida”)? Attendista (“rimaniamo tranquilli, aspettando il momento più giusto per muoversi”)?
Sicuramente molti di noi stanno vivendo questi scenari quotidianamente. Esiste una scelta migliore di un’altra? La valutazione di una società si deve basare su più elementi, che di fatto influenzano il processo decisionale: la situazione finanziaria, la quota di mercato, il panorama competitivo, il sistema territoriale e politico di riferimento. L’incertezza del periodo spinge ad evitare impegni a lungo termine; ma in questa situazione, forse la cosa positiva è che ci si sta abituando a essere più flessibili e più creativi.
E’ indubbio infatti che, proprio negli ultimi anni, quelli di maggiore incertezza, ci siano state grandi innovazioni in tutti i settori. E il mondo IT non è da meno. Le innovazioni riguardano le applicazioni software, che oggi i clienti possono acquistare anche solo in parte, a seconda delle loro esigenze, riguardano i tempi di sviluppo di un progetto, oggi ridotti anche a un solo giorno. Tutto questo era impensabile fino a poco tempo fa. I dispositivi mobile che utilizziamo per lavorare non necessariamente sono collegati a un pc; importanti cambiamenti si ritrovano anche nel concetto di modello di consumo.
Dall’altro lato, le aziende sono sempre più preoccupate di come rispondere al crescente bisogno di flessibilità e trasparenza, senza derogare ai processi di controllo e conformità e riducendo i rischi di lavorare in un ambiente ‘always-on’. In questo quadro, si inserisce la trasformazione dei dipartimenti IT, che oggi sono spesso dipartimenti “service provider”. Questo passaggio è spesso definito come X as a Service (XaaS), dove X indica qualsiasi forma di servizio / processo.
Come è possibile gestire tutto questo? Con competenze, comportamenti, processi, tecnologia. Difficile? Sì. Alternative? No. L’ITaaS è una “invenzione” che ha bisogno di vedere crescere la propria importanza in tutte le organizzazioni, e deve riuscire a garantire il giusto allineamento e la giusta trasparenza, attraverso processi e sistemi codificati dal dipartimento IT.
In EMC eroghiamo le tecnologie per aiutare i dipartimenti IT dei nostri clienti a trasformarsi in un dipartimento di service provider per la propria azienda. Ciò è possibile grazie ai nostri servizi “software-defined infrastructure”, che possono essere configurati, consumati, revisionati, aggiornati e rimossi secondo quelle che sono le regole del business.
Si sarebbero potuti prevedere questi livelli di agilità, trasparenza modelli di consumo dieci anni fa? Sì. Entro tre anni dovremo cambiare i nostri comportamenti e riscrivere tutte le regole “storiche” su cui ci siamo basati fino ad ora? No. EMC ha scelto di abbracciare ed anticipare il cambiamento ed è pronta a lavorare per supportare le più appropriate decisioni tecnologiche che trasformeranno un ormai storico modo di lavorare in ciò che il mercato chiede.
* Chief Operating Officer EMEA di EMC