Attingere a Gaia-X, l’infrastruttura emergente di dati federati, supportati da più di 300 realtà in Europa e nel mondo, per progredire nei percorsi aziendali di valorizzazione delle informazioni. Con questo obiettivo HPE ha progettato Gaia-X Solution Framework destinato a imprese, provider di servizi e organizzazioni pubbliche che vogliono prepararsi a partecipare al progetto Gaia-X.
Il framework si basa su un’architettura di riferimento, sfruttando componenti chiave del portafoglio software di HPE, software di terze parti e la piattaforma aziendale Cloud28+, un marketplace per la monetizzazione di dati e servizi. Singoli componenti e interi ambienti della soluzione sono disponibili in modalità as a service attraverso la soluzione di servizi in cloud HPE GreenLake.
HPE ha inoltre annunciato il servizio HPE Roadmap per Gaia-X che aiuta i clienti a valutare la loro disponibilità al progetto Gaia-X e a sviluppare una roadmap.
“Gaia-X – ha affermato Johannes Koch, Senior Vice President, Germania, Austria e Svizzera, HPE – è una risposta alla domanda chiave della prossima ondata di trasformazione digitale: come possiamo creare effetti di network senza centralizzare tutti i dati? Questo è perfettamente in linea con la nostra strategia aziendale, che si concentra nel liberare il valore dei dati distribuiti in diversi luoghi e nel cloud. Tuttavia, Gaia-X non può funzionare da sola. Per trarre vantaggio da questa piattaforma sono necessarie alcune capacità. In sostanza, bisogna sapere come monetizzare i dati e metterli in pratica. Questo è esattamente ciò che aiutiamo i clienti a fare con le nostre soluzioni Gaia-X”.
Un elemento centrale dell’HPE Solution Framework per Gaia-X è un’architettura di riferimento che definisce le componenti base necessarie per costruire i casi d’uso di Gaia-X. Garantisce un funzionamento sicuro dell’infrastruttura per i workflow decentralizzati e include una struttura di governance centrale.
La base tecnologica è la piattaforma software HPE Ezmeral che fornisce funzionalità come l’accesso unificato ai dati distribuiti e il controllo unificato dei cluster Kubernetes distribuiti.
HPE sfrutta anche SPIFFE, il “Secure Production Identity Framework For Everyone”, e SPIRE, lo SPIFFE “Secure Production Identity Runtime Environment”, che rappresentano lo standard open source per autenticare in modo sicuro i servizi software attraverso l’uso di identità crittografiche indipendenti dalla piattaforma.
La piattaforma commerciale Cloud28+ permette ai clienti di sfruttare e monetizzare i loro dati e servizi attraverso un marketplace. Questa piattaforma è stata originariamente creata come catalogo di servizi della comunità Cloud28+, ed è ora disponibile per essere utilizzata da singole aziende, oltre che dalla rete di partner di HPE.
Contribuendo attivamente all’architettura e agli standard di Gaia-X, HPE doterà il proprio framework di soluzioni delle interfacce, dei connettori e dei servizi necessari affinché i clienti possano collegarsi senza problemi alla piattaforma e all’ecosistema di Gaia-X.
Dati decentralizzati e progresso economico e sociale
La Commissione europea ha dichiarato che la creazione di valore dai dati sarà la fonte cruciale del progresso economico e sociale nei prossimi decenni. Tale progresso sarà guidato da una nuova ondata di dati industriali e professionali, con l’80% del volume totale dei dati da elaborare in modo decentralizzato entro il 2025.
Secondo il World Economic Forum, questo permette alle aziende di creare valore dall’analisi dei dati sotto forma di nuovi flussi di entrate, nuovi business model, una customer experience più soddisfacente e una migliore capacità di prendere decisioni in tempi brevi.
Per esempio, McKinsey stima che dalla monetizzazione dei dati provenienti dalle auto connesse potrebbe derivare da 250 a 400 miliardi di dollari di valore incrementale annuale per gli attori dell’ecosistema della mobilità nel 2030. E si prevede che l’economia dei dati dell’Unione Europea quasi triplicherà tra il 2018 e il 2025 per raggiungere un valore di 829 miliardi di euro.
Tuttavia, non è certo fino a che punto le organizzazioni saranno in grado di materializzare effettivamente queste opportunità. Secondo un global report di IDC e Seagate, solo il 32% dei dati che le imprese hanno a disposizione sono poi messi in opera. Inoltre, secondo la Commissione Europea, “attualmente un piccolo numero di grandi aziende tecnologiche detiene gran parte dei dati del mondo. Ciò potrebbe disincentivare il diffondersi, la crescita e lo slancio innovativo delle imprese che vogliono estrarre valore dai dati”.
Il cloud decentralizzato e le infrastrutture dati decentralizzate adottano un approccio radicalmente nuovo per affrontare questa sfida. Consentono la condivisione e l’aggregazione di dati, l’analisi dei dati e relativi servizi con grande scalabilità senza la necessità di un intermediario centrale. Questo crea un campo di gioco equo, con potere e opportunità distribuite tra tutte le parti.
Gaia-X sta emergendo come un punto focale di questo sforzo. L’iniziativa collega le infrastrutture centralizzate e decentralizzate per rafforzare la capacità di accedere e condividere i dati in modo sicuro e affidabile. Gaia-X sta entrando nella sua fase operativa con i primi progetti di punta, e le prime soluzioni conformi a Gaia-X dovrebbero essere certificate nel dicembre 2021.