Completata da parte di BPER Banca la prima fase di migrazione dei propri servizi di core banking su LzLabs Software Defined Mainframe.
In un mercato bancario sempre più competitivo, BPER si è trovata di fronte alla necessità di crescere, anche attraverso una revisione della propria infrastruttura tecnologica, limitata però sia dal sistema mainframe in essere, sia dal budget IT disponibile. La banca era alla ricerca di un percorso agile verso un ambiente IT moderno per le applicazioni aziendali, in cui fosse possibile eseguire i test in modo più rapido e coerente.
LzLabs Software Defined Mainframe ha permesso a BPER di raggiungere svariati obiettivi tra cui il miglioramento del time to market, un maggior controllo dei costi IT, ampliamento delle competenze del team IT al fine di velocizzare il cambiamento e avvio del passaggio verso un più esteso utilizzo della tecnologia container e DevOps per i test e l’implementazione delle applicazioni core.
I servizi identificati per la prima fase della migrazione sono quelli che controllano i portali front-end di BPER, grazie ai quali le filiali e gli utenti gestiscono online banking e carte di credito. Entro la fine del 2021, anche test di sistema e produzione passeranno su LzSDM.
Utilizzando l’esclusivo approccio di migrazione incrementale di LzLabs, il team di BPER ha potuto concentrarsi sulla migrazione di servizi e applicazioni che richiedono il passaggio a un ambiente operativo Linux e alla tecnologia container, in un processo graduale. Durante la prima fase i dati sono infatti rimasti sul mainframe di BPER e, senza alcuna ricompilazione o modifica degli stessi, il passaggio è stato realizzato con un’interruzione del servizio minima.
L’istanza LzSDM dei workload applicativi di BPER, inizialmente basati su COBOL, Assembler, C, CICS e DB2), garantirà affidabilità, disponibilità, manutenibilità e sicurezza comparabili a quelle del mainframe. Le applicazioni verranno eseguite su macchine virtuali su server x86 in un ambiente integrato e aperto.