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Cloud computing: le nuvole di Microsoft e Oracle sono interconnesse

La partnership tra le due aziende è finalizzata a offrire la possibilità agli utenti di migrare e gestire carichi di lavoro mission critical su Microsoft Azure e Oracle Cloud

Pubblicato il 26 Giu 2019

concept di cloud

Microsoft e Oracle partner per l’interoperabilità cloud. Tale partnership, che è stata resa nota dalle due aziende all’inizio di questo mese, è finalizzato a offrire la possibilità agli utenti migrare e gestire carichi di lavoro mission critical su Microsoft Azure e Oracle Cloud. Le aziende potranno connettere direttamente i servizi Azure, come le Analytics e le funzionalità di Intelligenza Artificiale, ai servizi Oracle Cloud, come l’Autonomous Database.

Grazie a questa collaborazione, che permette ai clienti di gestire una parte del carico di lavoro in Azure e un’altra parte dello stesso carico in Oracle Cloud, si realizza un’esperienza d’uso altamente ottimizzata, che offre il meglio di entrambe le piattaforme. L’unione tra Azure e Oracle Cloud consente di ottenere in una sola volta tutti i servizi e applicazioni cloud necessari al proprio business.

Azure e Oracle Cloud sono connesse tramite interoperabilità di rete e di identità; questo rende estremamente fluide le operazioni di migrazione lift-and-improve. La connettività di rete tra i due cloud è diretta, veloce e affidabile; allo stesso tempo, gli utenti continuano a godere dei livelli di supporto e servizio che sono abituati a ricevere.

Oltre a offrire interoperabilità ai clienti che usano software Oracle su Oracle Cloud e software Microsoft su Azure, la partnership rende possibile realizzare scenari innovativi: per esempio, utilizzare Oracle E-Business Suite o Oracle JD Edwards su Azure, o gestire un Autonomous Database Oracle su una infrastruttura Exadata in Oracle Cloud.

“In quanto fornitori cloud di prima scelta per le grandi aziende – ha dichiarato Scott Guthrie, executive vice president della divisione Cloud e AI di Microsoft – la nostra principale preoccupazione è sempre stata quella di aiutare i nostri clienti (come il 95% delle aziende Fortune 500 che usano Azure) a realizzare un percorso di trasformazione digitale. Data l’eccellenza di Oracle nel mercato enterprise, questa alleanza rappresenta per noi la scelta più naturale: una collaborazione che ci permetterà di aiutare i nostri rispettivi clienti ad accelerare la migrazione delle loro applicazioni e dei loro database nel cloud pubblico”.

“Oracle Cloud – ha commentato Don Jonhson, executive vice president, Oracle Cloud Infrastructure (OCI) – offre una suite completa e integrata di applicazioni per le vendite, i servizi, il marketing, le risorse umane, la gestione finanziaria, la supply chain e la produzione industriale, unite a una infrastruttura cloud Generation 2 sicura e altamente automatizzata che supporta la nostra soluzione Oracle Autonomous Database. Oracle e Microsoft sono attive nel mercato enterprise da decenni. Con questa partnership i nostri comuni clienti potranno migrare al cloud tutto il loro set di applicazioni esistente senza dovere intervenire in alcun modo sull’architettura, preservando così i significativi investimenti che già hanno fatto”.

Le nuove funzionalità offerte da Microsoft e Oracle

A seguito della partnership, le due aziende oggi rendono disponibile le seguenti nuove funzionalità. In primo luogo, come accennato: connessione senza soluzione di continuità tra Azure e Oracle Cloud, per poter estendere i data center on premise su entrambe le piattaforme cloud. L’interconnessione diretta è già disponibile tra le infrastrutture di Ashburn (Nord America) e Azure US East; le due aziende si propongono, in futuro, di offrire questa opportunità anche in altre regioni geografiche.

Inoltre, è garantita la gestione delle identità e degli accessi unificata, con un’esperienza “single sign-on” e con l’automazione del provisioning agli utenti. Come prima preview, oggi è disponibile una funzionalità che consente alle applicazioni Oracle di usare Azure Active Directory come strumento per gestire le identità e l’accesso condizionale alle risorse.

È offerto supporto per l’implementazione di applicazioni personalizzate e pacchetti applicativi Oracle (JD Edwards EnterpriseOne, E-Business Suite, People Soft, Oracle Retail, Hyperion) su database Oracle (RAC, Exadata, Autonomous Database) gestiti in Oracle Cloud. Le stesse applicazioni Oracle saranno anche certificate per garantire la possibilità di utilizzarle su Azure con database Oracle su Oracle Cloud.

Viene poi reso disponibile un modello di supporto al cliente collaborativo, che permetta ai dipartimenti IT di implementare queste nuove funzionalità sfruttando le relazioni e i processi di assistenza già esistenti.

Infine, Oracle Database continuerà a essere certificato per l’utilizzo su Azure con vari sistemi operativi, tra cui Windows Server e Oracle Linux.

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