Ormai è fatta, Dell Technologies e Emc Corporation convolano a nozze, dando vita a un colosso dell’It con un valore di mercato pari a 74 miliardi di dollari. Il vendor texano ha infatti dichiarato il completamento dell’acquisizione di Emc in data 7 settembre (l’operazione da 67 miliardi di dollari era stata annunciata nell’ottobre 2015), con l’obiettivo di sviluppare un portfolio integrato di soluzioni che si indirizza verso i temi più caldi dell’It: dall’hybrid cloud alla cybersecurity, passando per software-defined data center, converged infrastructure, platform-as-a-service, data analytics e mobility.
Durante la conferenza stampa per chiarire i dettagli della manovra, Michael Dell, chairman e Ceo di Dell Technologies (questo il nuovo nome), ha inquadrato il contesto di riferimento: “Siamo agli albori di una nuova rivoluzione industriale – afferma -. Il numero degli oggetti e dei dispositivi intelligenti crescerà da 8 miliardi a oltre 200 entro il 2031, generando enormi moli di informazioni da cui trarre insights utili a costruire un mondo migliore. Ciò rappresenta la grande sfida e opportunità del nostro tempo”. Dell Technologies nasce quindi con la volontà di abilitare la trasformazione delle aziende per cogliere appieno le potenzialità del digitale.
La struttura della nuova multinazionale oggi comprende diverse realtà: l’area client solutions Dell e l’area infrastructure solutions Dell EMC (entrambe supportate da Dell EMC Services), oltre a Boomi, Pivotal, RSA, SecureWorks, VirtuStream e VMware, che come dichiara il Ceo “mantengono l’indipendenza e la libertà di sviluppare il proprio ecosistema”.
Un anno fa la notizia aveva fatto scalpore, suscitando le perplessità degli analisti, come riportato anche da ZeroUno (per analisi approfondite circa le prospettive di questa fusione leggi anche l’articolo “DELL-EMC, un ‘mostro’ complesso da gestire” .
Innanzitutto, Dell si accollava un investimento “fuori portata” (la multinazionale già in debito, secondo indiscrezioni, avrebbe contattato alcuni istituti di credito per finanziare parte dell’operazione), mentre la diversità di vision e di target tra le due società avrebbe potuto creare difficoltà di gestione. Emc ha sempre puntato alle large enterprise con prodotti di fascia alta, Dell alle piccole e medie realtà con un’offerta basata sull’efficienza di costo. Ma, come riporta il comunicato dell’acquisizione, è proprio da questa divergenza che il nuovo gigante It spera di attivare un modello di go-to-market vincente e raggiungere traguardi ambiziosi: “Siamo leader in 20 Magic Quadrant di Gartner e abbiamo sviluppato un portfolio di oltre 20.000 brevetti e applicazioni – afferma Michael Dell -. Vogliamo continuare a mantenere la posizione di leadership in segmenti come pc, server, storage, virtualization, sicurezza, converged infrastructure”.
Il Ceo sottolinea un altro punto di forza della nuova realtà: essere una società privata permette un più ampio spazio decisionale e di azione per il raggiungimento degli obiettivi strategici. “Lavoreremo a fianco dei clienti – conclude – per trasformare i processi industriali automatizzati in task più complessi che contemplano system of engagement, insights, intelligenza artificiale, supportando le aziende nei loro percorsi digitali”.