È l’anno dei record all’Emc World 2012. Le presenze si aggirano attorno ai 15000 partecipanti provenienti da 105 Paesi del mondo; gli annunci di prodotto sono stati ben 42, come mai era accaduto prima; e, cosa forse più importante, il fatturato 2011 ha raggiunto i 20 miliardi di dollari (contro i 17 del 2010 e i 14 del 2009). Considerazioni e previsioni di crescita le spiega Jeremy Burton, Executive Vice President e Chief Marketing Officer della multinazionale, incontrato da ZeroUno in una Business Press Track: “Dagli esordi ad oggi abbiamo fatto molta strada (l’azienda è nata nel 1979, ma Burton parla della storia più recente, dal 1995, quando il fatturato si attestava intorno ai 2 miliardi di dollari – ndr) – ricorda Burton -. Siamo partiti dall’ambito mainframe con una focalizzazione sempre maggiore all’enterprise storage che, nel 2003 ci ha portato a oltre 6 miliardi di fatturato. Da lì in poi la trasformazione non si è mai arrestata e abbiamo scelto una strategia di innovazione attraverso investimenti in ricerca e sviluppo e acquisizioni mirate (26,8 miliardi di dollari in 9 anni, dal 2003 al 2011 – suddivisi in 14,5 dedicati ad acquisizioni e fusioni e 12,3 in ricerca e sviluppo di nuove tecnologie)”.
Le tappe più importanti di questa trasformazione possiamo riassumerle per tematiche: enterprise storage (2003), Information Lifecycle Management (2005), Information and Virtual Infrastructure (2007), journey to the cloud (2009). Cloud, Big data and Trust (2010-2011).
“Una cosa però non è mai cambiata in Emc – osserva Burton -: la volontà di rimanere focalizzati su un unico specifico ‘target’, l’informazione, restando fortemente ancorati alla nostra ‘anima’ di azienda tecnologica”.
L’evento mondiale che annualmente Emc dedica a clienti, partner, analisti e giornalisti è stato interamente incentrato su un unico grande messaggio: accelerare la trasformazione, amplificato dal leitmotiv ‘Transform It+Business+Yourself’. Tre le parole chiave che racchiudono il cuore del messaggio e su cui si sono concentrati gli sforzi strategici, evolutivi e di proposta tecnologica della multinazionale americana: Cloud, Trust e Big data.
È Joe Tucci, Ceo di Emc, ad illustrare al grande pubblico la roadmap. Dopo aver speso gli ultimi due anni a guidare le aziende verso il private cloud, oggi la visione si sposta sul cloud ibrido: “Secondo i dati di Gartner – cita Tucci nel suo speech ufficiale – il 78% delle aziende ha già adottato, o lo farà entro il 2014, strategie evolutive di private cloud (fonte: Gartner, ‘Top Five Trends for Private Cloud Computing’ February, 2012); allo stesso tempo, dai dati Idc risulta che dal 2011 il 77% delle aziende americane (studio condotto da Idc su 603 aziende del Nord America – ndr) utilizza servizi cloud pubblici (fonte: IDC Fall 2011 CloudTrack survey). La deduzione è una sola: il futuro sta nell’hybrid cloud”.
Ed è quindi qui che intende giocarsi la partita Emc, come molti altri big player del resto, puntando, ancora una volta, su una proposta tecnologica che ruota intorno alle informazioni: “storage, data management, sicurezza, con un focus trasversale su Big data e Big Analytics”, conferma Tucci.
I ‘mantra’ ripetuti all’evento sono tutti focalizzati sul concetto di trasformazione: “I Big data trasformano il business; il cloud trasforma l’It”, riassume Tucci. “Se l’obiettivo è sfruttare le informazioni al meglio per trarne vantaggio di business, servono infrastrutture e tecnologia che lo permettano”.
Le tecnologie che accelerano la trasformazione
A rafforzare e concretizzare la vision è dunque la strategia d’offerta che sul palco dell’Emc World 2012 ha portato al pubblico ben 42 annunci di nuovi prodotti. Pat Gelsinger, President & Chief Operating Officer Emc Information Infrastructure Products, parla di “Soluzioni pensate per modificare le infrastrutture It in funzione della trasformazione dei business model aziendali”.
Solo per fare alcuni nomi, citiamo la nuova linea di piattaforme storage Emc Vmax, composta da Vmax 10K, 20K e dal modello più recente 40K. Si tratta di array storage destinati al mercato enterprise, realizzati sulla Virtual Matrix Architecture lanciata nel 2009. Il recente Vmax 40K è ottimizzato per supportare un iper-consolidamento delle applicazioni più impegnative in termini di big data, elaborazione delle transazioni, analisi e cloud computing.
L’unione tra Cloud, Trust e Big data è ben rappresentata dalla combinazione dello storage virtuale Vplex con la protezione dati Emc RecoverPoint. “Per altro, grazie alla partership tecnologica con Oracle, i sistemi Vplex oggi possono essere integrati in ambienti Oracle Real Application Clusters (Rac) garantendo così accesso simultaneo agli stessi dati anche su distanze che arrivano ai 100Km. Alla combinazione tra server cluster Oracle Rac e storage Vplex Metro – entrambi active/active – si aggiunge la tecnologia Emc VplexAccessAnywhere per l’allineamento della cache: consente di ottenere una vista coerente dei dati che vengono presentati, condivisi, acceduti e ridistribuiti automaticamente tra cluster Vplex locali o geograficamente distribuiti.
Vanno nella direzione dello storage Big data e del cloud anche gli annunci relativi alle nuove prestazioni della piattaforma Emc Atmos che consente di gestire in modo sicuro un cloud da 100 Petabyte grazie a un aumento del 50% nelle prestazioni rispetto alle versioni precedenti (in più, i nuovi Atmos Cloud Accelerator facilitano e velocizzano il trasferimento dei dati all'interno e all'esterno delle cloud).
Ma è sulla tecnologia Flash che vale la pena di soffermarsi: Emc ha messo a frutto un’importante acquisizione, quella di XtremIO, segnando un ulteriore passo in vanti nella proposta di architetture storage Flash (la presenza di Emc nel mercato dello storage Flash risale comunque al 2008; allora, fu la prima azienda ad integrare Flash drive all’interno di array storage di livello enterprise – ndr).
I primi prodotti frutto di questa acquisizione arriveranno verso la fine del 2012; l’innovazione che “uscirà dal cilindro” si chiama Project Thunder, un box con flash card direttamente collegate ai server (un box pieno di flash card; con la possibilità di ospitare da una a dieci card – da un Terabyte ciascuna – con 40 Gigabit di Ethernet e 56 Gbps di ampiezza InfiniBand).
Un ultimo cenno va all’analisi dei Big data. Dopo l’acquisizione di Greenplum, Emc ha concentrato gli sforzi sul data management dei dati strutturati e non strutturati, salendo con la piattaforma Greenplum Uap (Unified Analytics Platform) all’analisi in real-time. La recentissima acquisizione di Pivotal Labs (ultimata a marzo di quest’anno) porta Emc anche nel mondo delle applicazioni con una tecnologia per lo sviluppo agile del software: l’obiettivo è supportare aziende, partner e service provider nella costruzione di applicazioni analitiche sui Big data.