High-availability: la strategia Veeam per l’hybrid cloud

La società compie dieci anni, con crescita costante e focus sulle grandi aziende. Svelati bilanci e strategie, che prevedono un forte impegno nell’hybrid cloud, in un’intervista esclusiva ad Albert Zammar, Vice President della Southern Emea Region

Pubblicato il 09 Gen 2017

MILANO – Per soddisfare le aspettative dei clienti, l’impresa che si muove in mercati sempre più digitalizzati deve garantire la disponibilità di dati e applicazioni 24x7x365. In questo contesto, Veeam ha fondato il proprio core business sull’high availability, ottenendo una crescita costante dalla sua nascita nel 2006. In occasione del decimo anniversario, Albert Zammar, Vice President della Southern Emea Region, ha commentato bilanci e strategie della società, che ha chiuso il 2015 con un fatturato di 474 milioni di dollari.

“Nel terzo trimestre 2016 – ha riportato – la crescita generale si è attestata al 31% anno su anno e le performance dell’Italia sono state in linea con il panorama globale. La divisione Enterprise ha registrato un incremento addirittura del 49% [il 71% delle aziende Fortune 500 e il 51% delle Global 2000 sono clienti Veeam, ndr]. Anche il mid-market ha ottenuto risultati superiori alla media”.

Albert Zammar, Vice President della Southern Emea Region di Veeam Software

Tra le note salienti del 2016, Zammar ha citato la versione 9.5 dell’Availability Suite, che abbina capacità di backup, ripristino e replica a funzionalità di monitoraggio, reportistica e capacity planning. “La release introduce migliorie nella scalabilità per ambienti Enterprise ed estende l’integrazione con le soluzioni dei principali vendor storage (tra cui figurano Hpe, NetApp, Emc e, come novità, Nimble Storage). Assicura inoltre la completa integrazione con le ultime tecnologie datacenter di Microsoft quali Windows Server 2016 e Hyper-V 2016”. Zammar ha evidenziato la funzionalità Direct Restore per Microsoft Azure, che permette di ripristinare o migrare sul cloud di Redmond le macchine virtuali on-premise basate su Linux e Windows, server fisici ed endpoint.

Soluzioni e servizi per ambienti multicloud

Se gli arricchimenti tecnologici della piattaforma Veeam puntano a soddisfare le esigenze delle aziende di fascia alta, l’altro punto di attenzione è la capacità di servire ambienti multicloud. “L’hybrid cloud è il futuro – ha dichiarato Zammar -. Oggi le aziende si rivolgono ai cloud provider per ridurre i costi, guadagnare agilità e semplificare la gestione. Tuttavia, vogliono essere sicure di mantenere il controllo sui dati, così da ridurre i rischi e assicurare la continuità operativa. Veeam non effettua il semplice backup delle informazioni, ma permette la replica delle virtual machine, con tempi di ripristino rapidissimi a garanzia dell’alta disponibilità. Per questo, incontra il gradimento del mercato e vanta 216.500 clienti nel mondo, e circa 13.000 in Italia”.

Il successo nel nostro Paese trova riscontro in casi come Banca Albertini e Faster, produttore di innesti rapidi e valvole: “Nonostante il settore di provenienza differente, Finance e Metalmeccanico – ha sottolineato Zammar – entrambe le aziende hanno scelto Veeam per assicurarsi l’availability di dati e applicazioni con soluzioni di disaster recovery nel cloud”.

Ma la multinazionale ha ottenuto anche il riconoscimento degli analisti, rientrando tra i Leader del Gartner Magic Quadrant for Data Center Backup & Recovery Software e guidando la classifica di Ovum sulle tecnologie di disponibilità e protezione dei dati nell’era del cloud.

Zammar non ha dimenticato di sottolineare che le ragioni dei risultati positivi dipendano non soltanto dall’efficacia della tecnologia, ma anche dalla qualità delle persone, dalla cultura aziendale e dall’ecosistema dei partner.

Per maggiori informazioni: Hybrid cloud

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