Il 63% delle aziende europee (il 62% di quelle italiane) è fiducioso riguardo al 2018 e si aspetta una crescita significativa del business. Il 70% (76% nel nostro Paese) pensa che la Brexit rappresenti un’opportunità per la propria impresa. Sono alcuni dei dati di una recente indagine realizzata da Coleman Parkes Research per conto di Interoute (operatore proprietario di una piattaforma di servizi cloud globali) presso 800 responsabili IT europei. Lo stesso sondaggio ha rivelato però anche elementi di “ansia”. Ad esempio, il 63% dei responsabili IT ritiene che la Brexit potrebbe portare anche alla disgregazione dell’UE; idea particolarmente radicata in Germania (78%), Francia (70%) e Italia (66%).
Who's Who
Cristina Crucini
Se questo è il contesto nel quale le aziende si trovano ad operare, quali sono allora le azioni che stanno mettendo in campo per cogliere le opportunità positive e saper contrastare i possibili effetti negativi? La digital transformation rappresenta la strada maestra di questo percorso e la ricerca Interoute evidenzia che è stata intrapresa dalla maggioranza delle imprese europee, con il 61% delle organizzazioni (58% Italia) impegnato in progetti di questo tipo: “La trasformazione digitale – sottolinea Cristina Crucini, Marketing Manager di Interoute – risulta fondamentale anche per le aziende italiane per continuare a competere in un mercato globale. Sul tema della digital transformation, però, emergono delle specificità della realtà italiana. Nel ranking degli obiettivi di questo processo, i miglioramenti della customer experience e della employee experience si piazzano più in basso rispetto alle media degli altri paesi. Questo deriva da un limite tipicamente italiano: la resistenza al cambiamento da parte di chi lavora. E questo può essere un problema, dato che una delle caratteristiche della trasformazione digitale, del resto, è proprio quella di rimettere in discussione la governance dei processi e delle organizzazioni. Per questa ragione, nelle imprese italiane la digital transformation richiede non solo cambiamenti tecnologici, ma anche culturali”.
Come affronta questo problema Interoute? “Quando entriamo per la prima volta in un’azienda – risponde la Marketing Manager – chiediamo di confrontare il tempo speso per innovare rispetto a quello per operare. Spesso quest’ultimo è molto superiore al primo: invece, la digital transformation richiede innovazione. Un esempio è lo spostamento dell’attenzione dal possesso alla fruizione delle tecnologie: il 90% delle imprese manifatturiere italiane mantiene ancora il datacenter on-premise”.
“Non meraviglia, quindi, una particolare propensione delle imprese nazionali verso l’hybrid cloud” continua Crucini. “Un ambito in cui Interoute è avvantaggiata dall’essere sempre stata un operatore convergente, impegnato sia nelle dorsali di rete digitale sia nelle infrastrutture datacenter. Dal 2014 Interoute ha aggiunto 17 virtual data center ai 15 di tipo tradizionale preesistenti, per poter offrire questi servizi in maniera sempre più vicina ai clienti”. Per le aziende italiane che vogliono sperimentare l’hybrid cloud per la loro trasformazione digitale, oggi Interoute, fra gli altri servizi, propone la Digital Transformation Platform, una soluzione integra ambienti legacy, di terze parti e digitali in un’unica infrastruttura cloud distribuita connessa con reti proprietarie dell’operatore.