Nel report Enterprise Cloud Index (ECI), che analizza i progressi compiuti dalle aziende in termini di adozione del cloud, si legge che il numero di società che operano nel campo dei servizi finanziari che ha adottato il multicloud è inferiore a qualsiasi altro settore analizzato, al di sotto del 10% della media globale. Tuttavia, secondo le previsioni, l’adozione dovrebbe raddoppiare passando dal 26% al 56% nel corso dei prossimi anni, in linea con il trend globale di evoluzione verso un’infrastruttura IT multicloud che comprende un mix di cloud pubblici e privati. Lo studio condotto da Nutanix a Vanson Bourne (coinvolgendo 1.700 responsabili delle decisioni IT in tutto il mondo nei mesi di agosto e settembre 2021) ha indicato che il 31% degli intervistati utilizza ancora data center three tier non abilitati al cloud come unica infrastruttura IT.
Finance e cloud pubblico
Quello delle società di servizi finanziari risulta essere il settore tra tutti quelli intervistati con il livello più basso di utilizzo del cloud pubblico, con il 59% che non utilizza servizi di cloud pubblico (il 47% per tutti i settori a livello globale) principalmente a causa dei cospicui investimenti pregressi nelle applicazioni e della natura altamente regolamentata del settore.
La complessità di gestione rimane una sfida importante per le società di questo settore, con l’84% degli intervistati che concorda sul fatto che sia necessaria una gestione più semplice delle infrastrutture multicloud, mentre il 50% cita i problemi di sicurezza come una minaccia all’adozione di un modello multicloud.
Il multicloud ibrido
Per affrontare le principali sfide legate alla sicurezza, all’interoperabilità e all’integrazione dei dati, l’82% ritiene che il multicloud ibrido, un modello operativo IT con più cloud sia privati che pubblici interoperabili tra loro, sia l’ideale.
Agli intervistati del settore dei servizi finanziari è stato chiesto quali sono le attuali sfide legate al cloud con cui si confrontano, in che modo eseguono le applicazioni aziendali e mission-critical e dove prevedono di eseguirle in futuro.
È stato inoltre chiesto loro qual è stato l’impatto della pandemia sulle decisioni attuali e su quelle future legate all’infrastruttura IT e come le strategie e le priorità dell’IT possano cambiare di conseguenza.
I principali dati commentati da Nutanix
Le società di servizi finanziari si trovano ad affrontare numerose sfide legate al multicloud, tra cui la sicurezza (50%), l’integrazione dei dati tra i cloud (46%) e le prestazioni di reti overlay (43%).
Considerando che quasi il 78% ha citato la mancanza di competenze IT necessarie a gestire le attuali esigenze aziendali, la semplificazione delle operations rappresenterà un obiettivo cruciale da raggiungere nel corso del prossimo anno.
Tuttavia, i leader IT sono consapevoli del fatto che non esiste un approccio unico al cloud. Ecco perché il multicloud ibrido è la soluzione ideale per la maggior parte degli intervistati (82%). Questo modello permette infatti di indirizzare le principali problematiche legate al multicloud poichè fornisce un ambiente cloud unificato in cui le policy di sicurezza e di governance dei dati vengono applicate in modo uniforme.
La mobilità delle applicazioni è al primo posto. Quasi tutti gli intervistati nel settore dei servizi finanziari (98%) hanno spostato una o più applicazioni in un nuovo ambiente IT negli ultimi 12 mesi, principalmente da data center tradizionali a cloud privati, considerata la penetrazione relativamente bassa del settore nel multicloud e nel cloud pubblico. Lo sviluppo più rapido delle applicazioni (43%) è stato citato più spesso come il motivo per tale spostamento, seguito dalla sicurezza (42%) e dall’integrazione con i servizi cloud-native (40%). Inoltre, con una grande maggioranza (83%) che concorda sul fatto che spostare le applicazioni in un nuovo ambiente può essere dispendioso in termini di tempo e di costi, si prevede che l’adozione dei container aumenti di pari passo con le distribuzioni multicloud per consentire l’esecuzione e lo spostamento delle applicazioni pressoché ovunque, in modo rapido e semplice. Tra gli intervistati, l’86% dichiara che i container assumeranno un’importanza rilevante per le loro aziende entro il prossimo anno.
Le priorità IT del settore dei servizi finanziari per i prossimi 12-18 mesi includono il potenziamento della sicurezza (54%), il miglioramento della gestione multicloud (49%) e lo sviluppo e/o l’implementazione di tecnologie cloud-native (47%). Inoltre, il 70% degli intervistati ha dichiarato che a fronte della pandemia di aver aumento la spesa per rafforzare la strategia di sicurezza aziendale, il 64% per aumentare l’automazione self-service basata sull’intelligenza artificiale mentre il 64% ha investito in aggiornamenti dell’infrastruttura.
“Sebbene il settore dei servizi finanziari sembri essere nelle prime fasi di implementazione- commenta Anand Akela, Vice President of Product and Solutions Marketing di Nutanix – è in corso un’evoluzione verso un’infrastruttura IT multicloud interoperabile che abbraccia un mix di cloud privati e pubblici. Poiché la sicurezza delle informazioni e la resilienza operativa continuano ad essere al centro dell’attenzione per le società di servizi finanziari, è necessario prendere in considerazione soluzioni multicloud ibride con gestione e sicurezza integrate e con la possibilità di spostare rapidamente le applicazioni tra le infrastrutture cloud in modo economico”.