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I compiti del CIO nella gestione multicloud

Pubblicato il 14 Set 2018

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Molti dei problemi nella gestione di ambienti IT ibridi derivano dal ritardo con cui l’IT ha percepito come necessaria ed evolutiva l’adozione dei servizi cloud. L’impiego del cloud risulta funzionale ad una più rapida progettazione dei prodotti, alle esigenze di controllo dei costi nell’attività business e alle nuove esigenze di fruizione dei dati da parte dei clienti. Il modo caotico con cui in questi anni le soluzioni cloud sono state introdotte nei processi di business non può che mostrare i suoi limiti dovuti sia a una maggiore complessità di gestione sia alla crescente difficoltà ad avere sotto controllo i reali costi complessivi e le performance delle applicazioni. L’infografica sottostante offre un’overview della complessità che la maggior parte delle aziende si trova a gestire:

L’adozione della gestione multicloud rappresenta un’opportunità per i CIO e i team IT per creare valore in azienda, facilitare il supporto dei nuovi progetti che mettono a frutto disponibilità di dati e servizi cloud per guadagnare nuovi clienti, trattenere quelli esistenti, rispettare obblighi legali (come GDPR), trovare modi per sfruttare al meglio capacità, conoscenze e opportunità. Secondo gli analisti di Forrester la credibilità dell’IT e del CIO si gioca sulla competenza in una serie di argomenti che di seguito elenchiamo.

1. I sistemi per l’ingaggio dei clienti hanno bisogno di servizi affidabili

Il cloud facilita la realizzazione di progetti pilota e prototipi dipartimentali per ogni iniziativa strategica che abbia come scopo guadagnare e trattenere nuovi clienti. Ma se da un lato è facile fare dei proof of concept, dall’altro è importante tener presente che l’implementazione definitiva può richiedere procedure e infrastrutture più affidabili di quelle su cui i sistemi sono stati sviluppati.

2. Nessun sistema dotato di connessione di rete è al sicuro dagli attacchi informatici

Per questo devono essere valutate tutte le misure più opportune per mitigare il rischio, ma soprattutto dev’essere predisposta una buona strategia per reagire nel caso, che sicuramente presto o tardi si verificherà, di un attacco informatico.

3. Avere conoscenza di come i sistemi interagiscono tra loro e mappare la complessità

I moderni sistemi tendono a crescere, impiegando architetture multilayer, componenti in cloud interconnessi tra loro via API e con il software containerizzato. Gli sviluppatori aggiungono nuove dipendenze, nuovi server nel percorso dati ed è possibile che, alla fine, qualche SLA non risulti in linea con le attese. Meglio pensarci prima e predisporre la mappa da seguire qualora insorgessero problemi.

4. Dare alle line of business (LOB) la libertà di scelta degli strumenti da usare

Dare libertà di scelta agli utilizzatori ha un costo non indifferente sul fronte della complessità di gestione dell’ambiente IT, ma spesso non è possibile fare altrimenti nelle grandi aziende distribuite a livello geografico, con dipartimenti aventi disponibilità di budget e requisiti di capacità troppo diversi per poter essere supportati da un singolo provider.

5. Prestare attenzione al percorso dei dati

La mancanza di controllo apre le porte a brecce, perdite di dati e usi illeciti anche da parte di utenti interni. Questi problemi sono oggi sotto l’attenzione dei consumatori e delle autorità molto più che in passato; occorre quindi dimostrare di avere piena conoscenza dei percorsi seguiti dai dati in ogni applicazione, collegamento o servizio.

6. Prestare attenzione nel dire di no, per non favorire comportamenti indesiderati nascosti

Lo sforzo delle aziende per creare il coinvolgimento delle persone non è compatibile con i diktat rigidi del passato che rischiano di non essere più rispettati. Il CIO deve partecipare alle scelte strategiche, essere pronto a suggerire soluzioni alternative. Per lo stesso motivo deve saper far fronte alle scelte fatte da altre persone, stabilire rapporti di fiducia prendendo atto che in tempo di rapidi cambiamenti potrebbe essere impossibile mantenere un approccio strategico coerente.

7. Offrire aiuto alle LOB anche nelle scelte fatte in autonomia

Altro consiglio degli analisti ai CIO è di offrire aiuto alle business unit che hanno selezionato in proprio le soluzioni cloud, non per imporre cambiamenti degli strumenti in uso ma per risolvere i problemi del backup, del set-up degli account, della sicurezza: aspetti che le LOB fanno fatica a gestire autonomamente, guadagnandone la fiducia.

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