Garantire prestazioni e semplicità di gestione delle applicazioni in qualsiasi tipo di cloud, è uno degli obiettivi principali che si è posta Cisco nella realizzazione della nuova versione software 3.0 per la piattaforma Cisco HyperFlex.
L’ultima versione di HyperFlex si basa su un’architettura avanzata e permette di semplificare ulteriormente le attività.
“Ciò che ci chiedono i clienti – ha dichiarato Liz Centoni, senior vice president e general manager del gruppo del Computing Systems Product Group di Cisco – è semplicità operativa, scalabilità e capacità di soddisfare le esigenze specifiche di ciascuna delle applicazioni. La nuova piattaforma HyperFlex è l’esempio concreto di ciò che stiamo facendo per semplificare e migliorare le attività nei data center e per supportare le organizzazioni affinché possano prosperare in un mondo multicloud”.
Le novità includono il supporto per Microsoft Hyper-V, cluster estesi, container e nuovi servizi multicloud che permettono di distribuire, monitorare e gestire applicazioni in qualsiasi tipo di cloud. Il risultato è una piattaforma che permette lo sviluppo e l’implementazione sia di applicazioni tradizionali sia applicazioni cloud native su una piattaforma comune di iperconvergenza.
Le principali novità di HyperFlex 3.0
HyperFlex 3.0 integra importanti innovazioni per i workload critici e cloud-native.
- Supporto Multi-hypervisor. Oltre a VMware ESXi, HyperFlex fornisce, come si è detto, supporto hypervisor per Microsoft Hyper-V.
- Supporto per i Container. Le innovazioni apportate alla piattaforma dati includono un driver FlexVolume per consentire lo storage costante per i container gestiti da Kubernetes, permettendo lo sviluppo e l’implementazione di applicazioni cloud-native su HyperFlex.
- Validazione delle Applicazioni Enterprise. HyperFlex è ideale per un’ampia gamma di workload con strumenti di profilazione e dimensionamento dei vari carichi di lavoro disponibili per supportare i progetti di migrazione delle applicazioni. Oltre alle guide per la progettazione e l’implementazione di Virtual Server Infrastructure (VSI) e Virtual Desktop Infrastructure (VDI), sono ora disponibili guide di progettazione Cisco per database mission critical, analytics e applicazioni ERP – tra cui Oracle, SQL, SAP, Microsoft Exchange e Splunk.
A fronte della richiesta di mobilità dei carichi di lavoro e di monitoraggio delle applicazioni attraverso cloud pubblici e privati, Hyperflex offre nuove integrazioni di servizi con il portafoglio software multicloud di Cisco e in particolare:
- Application Performance Monitoring. AppDynamics con HyperFlex consente di monitorare le prestazioni delle applicazioni ibride in esecuzione su HyperFlex e su più cloud.
- Application Placement. Cisco Workload Optimization Manager (CWOM) per HyperFlex assiste i clienti con l’analisi automatica e il workload placement.
- Cloud Management. Lanciato lo scorso anno, CloudCenter for HyperFlex consente la gestione del ciclo di vita dei carichi di lavoro in uno o più cloud privati o pubblici.
- Cloud Privato. CloudCenter for HyperFlex semplifica l’implementazione e la gestione delle macchine virtuali, dei container e delle applicazioni, rendendo facile il compito di sviluppatori e amministratori nel consumo di cloud privati.
La soluzione Cisco consente di gestire carichi di lavoro in rapida crescita garantendo: più scalabilità e resilienza on premises, dato che a supporto dei clienti con una maggiore densità di macchine virtuali, i cluster HyperFlex sono ora in grado di raggiungere 64 nodi con una maggiore resilienza, grazie a spazi di disponibilità completamente automatizzati. Inoltre, per soddisfare i requisiti di protezione dei dati e di elevata disponibilità, HyperFlex può ora essere configurato in cluster di estensioni per garantire la massima disponibilità. Infine, Cisco Intersight ora supporta HyperFlex Cloud Deployment, portando l’implementazione semplificata e la gestione in qualsiasi località remota.