La prima sfida posta agli It manager e Datacenter manager dall’attuale contesto, economico e tecnologico, con l’ingresso prepotente di tematiche quali il ‘green It, la virtualizzazione e il cloud computing, è la minore disponibilità di risorse, o se vogliamo dire in modo più ottimistico, la maggiore necessità di ottimizzare le risorse esistenti”. Così esordisce Nicola Sciumé, amministratore delegato di Enter, nell’introdurre il progetto ‘Green Data Center’, sul quale, dal 2009, è impegnata la società.
Nata nel 1996 come Isp indirizzato all’utenza corporate (è tra gli enti fondatori dell’Aiip, Associazione Italiana degli Internet Provider), Enter fa parte dal 2002 del gruppo Y2K Communication, una delle maggiori realtà italiane per la comunicazione e le tecnologie applicate alle Tlc e alla comunicazione digitale, del quale è il polo tecnologico. Per dare un’idea della sua sfera d’azione, ricordiamo che tra le sue realizzazioni vi è l’infrastruttura per l’uso della Carta Regionale dei Servizi (2004), e quella, comprendente piattaforma applicativa e rete nazionale, per la distribuzione della Business Tv di Banca Fideuram (2006).
Tra le risorse da ottimizzare cui fa riferimento Sciumé l’energia ha un posto di primo piano: “Se finora il green computing è stato visto un po’ come un tema di facciata, oggi, con una crescita del 10-15% annuo dei costi energetici dei data center e norme europee che impongono nei prossimi dieci anni di ridurre del 20% le emissioni di CO2, e quindi il consumo d’energia, il discorso cambia. Noi partecipiamo con il Politecnico di Milano al progetto Energ-It e la misura dell’efficienza energetica, come di ogni altro elemento che contribuisca al Roi, è fondamentale, sia per le imprese utenti sia per i fornitori di servizi”. Tra questi ultimi è chiaro che chi si sarà dotato di una struttura energeticamente efficace potrà trarne vantaggio non solo per sé ma anche per i propri clienti, proponendosi come interlocutore a chi invece, volendosi concentrare sul proprio core business, sceglie di affrontare il risparmio d’energia in chiave di servizio.
“Il nostro Green It – spiega Sciumé – serve prima di tutto a noi, per veicolare servizi ad alte prestazioni con bassi consumi. Ma serve anche ai nostri clienti. Mettiamo a loro disposizione sia infrastrutture energeticamente efficienti, di cui possono disporre in modalità Iaas (Infrastructure-as-a-Service), sia i servizi che su queste vengono erogati”. Disponendo di data center e di reti di proprietà, Enter controlla infatti tutta la filiera dell’erogazione di un servizio e può quindi offrire soluzioni che vanno dall’hosting all’outsourcing totale garantendo sempre la disponibilità di risorse on demand, misurate alla richiesta dell’applicazione. “Ci siamo inoltre convinti – conclude Sciumé – di poter applicare alle aziende nostre clienti le esperienze che abbiamo fatto nella virtualizzazione e nel green computing offrendo un servizio che, con interventi sul loro parco-macchine, permetta di ottenere guadagni in efficienza energetica dell’ordine del 30-40 per cento”.
Enter: green it come servizio
Avere un Data center energeticamente efficiente serve non solo ad erogare servizi performanti spendendo meno in energia, ma anche a permettere agli utenti di avere infrastrutture certificate ‘green’ fruibili in modalità IaaS, ossia come servizio on demand
Pubblicato il 01 Lug 2010
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