I dipartimenti It aziendali si trovano oggi nella morsa di due “cicloni” che premono con richieste differenti (riduzione dei costi, migliori livelli di servizio) ma che vanno in un’unica direzione: la competitività del business. Il cloud computing si inserisce in questo braccio di ferro “apparente” (perché in concreto il desiderio è comune, cioè tutti, dipartimenti It, top management, Lob, ecc., hanno come obiettivo comune quello di essere più efficienti, cioè avere un time to market ridotto) come un valido supporto, anche se siamo ancora nella fase dei progetti pilota e dei tentativi di identificare best practice, metodologie, modelli di riferimento.
È quanto emerge da un recente studio svolto da Forbes Insights, sponsorizzato da Emc su 235 Cio e It executives di aziende americane (aziende il cui fatturato annuale supera i 500 milioni di dollari), che denota un interesse molto alto verso il private cloud (con il 52% dei rispondenti che dichiara di essere nella fase di valutazione di un eventuale progetto in questa direzione), anche se è ancora maturo parlare di vere e proprie strategie in merito: solo il 7% degli intervistati dichiara di avere una vera e propria strategia in merito al private cloud (la percentuale scende al 4% nell’ambito del public cloud); al momento, si procede per progetti pilota (25% di progetti pilota in ambito private cloud e 23% per il cloud pubblico) (vedi figure 1 e 2).
Figure 1 e 2 – Previsioni di implementazione di private e public cloud
(cliccare sull’immagine per visualizzarla correttamente)
Interessante il quadro che emerge inerente alle motivazioni di business che spingono l’It a prendere in considerazione il cloud: la necessità di sviluppare le applicazioni (e averle disponibili) in modo molto più rapido rispetto al passato (87%); l’esigenza di avere un quadro chiaro di quelli che sono i costi It (87%); l’opportunità di incrementare o diminuire i livelli di servizio in modo dinamico (90%) (vedi figura 3).
Figura 3 – Aspettative delle business unit
Dal punto di vista tecnologico, Forbes rivela come uno dei primi passi verso il cloud siano le strategie di virtualizzazione (sulle quali sembrerebbe esserci ancora molta strada da fare).
Quanto alle criticità, i freni, soprattutto in vista di progetti public cloud, rimangono: sicurezza e compliance; qualità del servizio e disponibilità delle applicazioni (con tutto quello che ne consegue in termini di monitoraggio, controllo, governance).
Scarica il report di Forbes: clicca qui