Un altro anno molto positivo per il business aziendale in ambito cloud, è stato quello messo a segno da Ibm che ha comunicato di aver realizzato ricavi in quest’ambito pari a 13,7 miliardi di dollari, con una crescita del 35% anno su anno. Il tasso di crescita del cloud as-a-service ha raggiunto gli 8,6 miliardi di dollari, con un aumento del 63% anno su anno.
La prima fase dello sviluppo del cloud si è concentrata sulla riduzione dei costi, sottolineano gli uomini Ibm, ora invece siamo passati alla fase dell’innovazione, quella in cui è possibile realizzare l’integrazione di soluzioni di cloud pubblico, privato, ibrido con soluzioni specifiche di settore, comprensive di funzionalità cognitive e di analitycs.
Concordano gli analisti che rilevano che il mercato richiede soluzioni personalizzate, capaci di combinare soluzioni di cloud privato e pubblico. Un’indagine realizzata da Forrester su 1.000 clienti ha riscontrato che nell’arco dei prossimi 12 mesi oltre il 38% di essi realizzerà ambienti cloud privati, il 32% adotterà soluzioni disponibili su public cloud mentre il 59% ricorrerà ai un modello di cloud ibrido.
Tra le novità relative al 2016, Ibm ha reso noto che ha esteso la sua rete di data center cloud triplicandone nel 2016 la capacità nel Regno Unito. Oggi esistono 16 data center cloud in Europa e più di 50 a livello mondiale. Ibm Cloud offre oltre 150 Api (Application Programming Interface) e servizi cloud relativi a Watson, Blockchain, IoT e Data Services. IBM ha reso disponibili dozzine di nuovi data services in cloud per fornire insight di business attraverso gli analytics.