Il core business sulla nuvola: Sap ha scelto Ibm per per agevolare lo spostamento delle applicazioni aziendali critiche in cloud.
Grazie alla recente partnership tra i due colossi It, l’offerta Sap Hana Enterprise Cloud è fruibile attraverso il cloud di Ibm. Nello specifico, l’alleanza mette a fattor comune le competenze delle due aziende, da un lato, la potenza del real-time consentita dall’in-memory computing di Sap Hana e, dall’altro, l’architettura open di Ibm Cloud Managed Services e di SoftLayer (infrastruttura ottimizzata per le applicazioni native nel cloud che deriva dall’acquisizione dell’omonima società avvenuta lo scorso anno).
L’operazione intende supportare gli utenti che optano per la strada dell’internazionalizzazione e vogliono poter usufruire del proprio Sap in tutto il mondo (nello specifico nei vari mercati dove si stanno espandendo i data center cloud di Big Blue) in modo rapido, nel rispetto dei requisiti previsti di data residency e delle normative dei diversi paesi.
Più in generale, le aziende (di qualsiasi dimensioni esse siano) che scelgono Sap Hana su cloud Ibm possono beneficiare di un approccio basato su standard aperti che favorirà un’agevole integrazione tra le infrastrutture di tecnologia esistenti e i nuovi carichi di lavoro.
Tutto questo con la massima garanzia dal punto di vista della sicurezza, Ibm assicura infatti visibilità e controllo per consentire alle imprese di applicare le proprie best practice in tema di sicurezza cloud.
“Siamo entusiasti – ha commentato Bill McDermott, Ceo di Sap – di estendere una delle partnership di più lunga data e di maggior successo nel settore dell’It. La domanda di Sap Hana e della Business Suite di Sap su Sap Hana in cloud è enorme e questo accordo globale con Ibm annuncia una nuova era di collaborazione nel cloud”.
“Questo annuncio – ha dichiarato Ginni Rometty, Chairman, President e Ceo di Ibm – segna una tappa importante nella definizione del cloud d’impresa. La nostra piattaforma cloud ibrida consentirà ai clienti Sap di supportare nuovi modi di lavorare, in un’era caratterizzata da big data, mobile computing e social media”.