Elevate performance, scalabilità, flessibilità e disponibilità di innovative soluzioni specifiche as-a-service. Questo e altro promette la soluzione di cloud ibrido sviluppata da Econocom Italia ed erogata in collaborazione con il fornitore di connettività in fibra ad alta velocità e capillare Retelit. “Offerte di cloud ibrido, così come di co-location esistevano già – commenta Paolo Bombonati, Chief Operations Officer di Econocom Italia – ma la nostra è l’unica in Italia a offrire una soluzione geografica di data center e cloud pubblico, active-active [cioè con cluster in grado di subentrare l’uno all’altro, in caso di failover o manutenzione, ma sempre impegnati a far girare workload differenti, ndr] e interamente Software Defined per il mercato enterprise”.
Who's Who
Paolo Bombonati
L’ecosistema della piattaforma di hybrid cloud proposta da Econocom parte con quattro data center sul territorio italiano, di cui uno, quello di Data4, è di livello Tier IV, il più alto livello di sicurezza per un data center. Questi centri sono connessi fra loro tramite la rete any-to-any Vpls (Virtual Private Lan Services) a bassa latenza e ad alta velocità di Retelit. Una rete sempre più capillare e tecnologicamente avanzata, che permette di raggiungere in maniera rapida le piattaforme e le infrastrutture di Econocom.
Per l’accesso al mondo multi-cloud pubblico (nel caso di specifiche esigenze anche tramite una connettività dedicata) Econocom ha optato per la piattaforma Equinix Cloud Exchange Fabric, anch’essa all’avanguardia nell’implementazione dei paradigmi software defined.
“La flessibilità, l’efficienza e la libertà per i clienti della nostra offerta di cloud pubblico – sottolinea Bombonati – non si limita esclusivamente all’ambito infrastrutturale. Sono il frutto anche di un’architettura logica basata sia sull’impiego della tecnologia hybrid cloud open source OpenStack, sulla quale Econocom vanta una vasta esperienza, sia sul ricorso alla containerizzazione, che consente un livello di astrazione superiore a quello delle virtual machine (VM) e permette alle applicazioni e alle risorse di essere spostate rapidamente da una parte all’altra dell’ecosistema, obbedendo a logiche commerciali e non a vincoli tecnologici. Questo paradigma – prosegue il manager – consente al cliente e a noi di definire una strategia applicativa e infrastrutturale condivisa e personalizzata, in cui il cliente non deve più preoccuparsi di dove si trovino le applicazioni e le risorse, ma che resta pur sempre accessibile a screening in ogni momento. Inoltre, all’interno della nostra offerta l’azienda può trovare anche soluzioni fruibili in modalità as-a-Service, con un focus particolare su esigenze quali rehosting, virtualizzazione delle postazioni di lavoro, IoT, big data, Mobile Device Management, omnicanalità e iperconvergenza per soluzioni database ad altissime prestazioni”. Altri due aspetti su cui Bombonati pone l’accento sono la prevenzione a qualsiasi tipo di di lock-in tecnologico (o di impedimento a “inversioni di marcia” da parte dei clienti, con un ritorno all’on premise), e la presenza direttamente sul territorio italiano dei servizi professionali di Econocom.