Multicloud ibrido, Kubernetes, intelligenza artificiale. Lungo queste tre direttici si dipana la strategia di Nutanix , come emerso dall’incontro con i vertici aziendali tenutosi recentemente a Milano.
“Le nostre origini partono dall’iperconvergenza – spiega Rajiv Ramaswami, presidente e CEO di Nutanix – ma negli ultimi anni abbiamo ampliato la visione strategica, verso un ecosistema completo in grado di supportare applicazioni moderne e tradizionali attraverso una strategia multicloud ibrido a 360 gradi”.
I pilastri strategici
La strategia di Nutanix per il 2025 si basa su diversi pilastri fondamentali. In primo luogo, l’azienda continuerà a investire nello sviluppo della sua piattaforma core basata sull’infrastruttura iperconvergente, semplificandola ulteriormente per consentire alle aziende di “costruire, gestire e operare cloud in ogni ambiente”.
Parallelamente, Nutanix intende espandere la disponibilità della propria piattaforma su AWS e Azure, introducendo nuovi use case che permettano ai clienti di migrare facilmente i carichi di lavoro tra ambienti on-premises e cloud pubblici.
Un focus particolare, come accennato, sarà posto sull’intercettazione dei workload su Kubernetes e legati all’AI. L’acquisizione di D2IQ (ex Mesosphere) e il lancio di Nutanix Kubernetes Platform (NKP) rappresentano passi strategici in questa direzione.
“NKP si propone come una soluzione completa per la gestione di applicazioni moderne – spiega Tobi Knaup, senior director e general manager Cloud Native di Nutanix – offrendo ai clienti la possibilità di sviluppare e distribuire applicazioni containerizzate in modo flessibile e scalabile. NKP è progettata per funzionare ovunque, dai cloud pubblici agli ambienti edge e air-gapped, con un piano di gestione centralizzato, anche perché “Molte aziende sviluppano nei cloud pubblici ma eseguono i workload in ambienti diversi”, commenta Knaup.
Nel campo dell’intelligenza artificiale, Nutanix punta a consolidare la sua offerta con Nutanix Enterprise AI, una soluzione progettata per semplificare l’adozione dell’AI nelle imprese. Questa piattaforma si propone come un “punto di inferenza” per modelli di linguaggio di grandi dimensioni eseguendo LLM direttamente dove risiedono i dati dei clienti, per garantire sicurezza e controllo.
Il ruolo delle partnership
Le partnership strategiche continueranno a giocare un ruolo cruciale nella strategia di Nutanix per il 2025. L’azienda prevede di rafforzare ulteriormente le collaborazioni esistenti con player chiave come Cisco, AWS e Dell Technologies, esplorando nuove opportunità di integrazione e co-innovazione. In particolare, l’accordo con Dell Technologies per l’integrazione del software Nutanix con la tecnologia di storage PowerFlex promette di aprire nuove opportunità di mercato.
Nutanix in Italia: sfide e opportunità nel mercato del cloud e dell’AI
Il panorama italiano del cloud computing e dell’intelligenza artificiale presenta sfide e opportunità uniche per Nutanix, come evidenziato da Benjamin Jolivet, Country Manager per l’Italia. Nel 2024, Nutanix ha registrato una crescita significativa nel mercato italiano, secondo quanto comunicato.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) gioca un ruolo fondamentale nelle strategie di Nutanix per l’Italia. L’azienda sta supportando attivamente le iniziative di digitalizzazione nel settore pubblico, sfruttando le opportunità offerte dal PNRR per promuovere l’adozione di soluzioni cloud avanzate e tecnologie AI. La piattaforma NKP, in particolare, sta dimostrando il suo valore in progetti critici legati alla gestione dei servizi pubblici, evidenziando come le soluzioni Nutanix possano essere utilizzate per implementare applicazioni AI su larga scala nel contesto della pubblica amministrazione italiana.
Jolivet sottolinea come il modello di cloud ibrido si stia rivelando particolarmente adatto alle esigenze delle aziende italiane. Queste ultime stanno iniziando a comprendere i limiti economici e operativi del cloud pubblico per le applicazioni esistenti, preferendo approcci che sfruttano la flessibilità e l’efficienza delle piattaforme Nutanix. “L’obiettivo – commenta Jolivet – è minimizzare il TCO”.
Nonostante un iniziale ritardo nell’adozione del cloud rispetto ad altri paesi europei, l’Italia sta ora emergendo come un mercato di grande opportunità per Nutanix. L’avvento dell’intelligenza artificiale sta ulteriormente spingendo le realtà italiane a bilanciare meglio i costi e l’efficienza operativa, creando un terreno fertile per le soluzioni della società.