Ibm continua a investire in ricerca e sviluppo e, in particolare, in ambito cloud. E gli investimenti hanno raggiunto anche il nostro Paese: la multinazionale sta assumendo neolaureati (con specifica preparazione in ambito mobile, social, analytics) a ritmo di 50 persone al trimestre e ha pianificato l’inaugurazione entro il 2015 di un datacenter SoftLayer (infrastruttura cloud ottimizzata per le applicazioni native nella nuvola) nel nostro Paese (sarà il quarto in Europa, accanto a quelli in Germania, Francia e Olanda).
“Crediamo nella nuova modalità di erogare i servizi – ha dichiarato Enrico Cereda, Vice President Global Technology Services, Ibm Italia – perché siamo convinti che rappresenti l’abilitatore di tanti processi innovativi, soprattutto negli ambiti mobile, analytics, social, ossia i più interessanti per le aziende in questo momento”.
Proprio per rendere ancora più facile e veloce l’adozione del cloud, Ibm ha deciso di realizzare, integrando l’attuale portafoglio di servizi di Intesa (Ibm company, specializzata in soluzioni per favorire l’interscambio sicuro di documenti elettronici), un portale nel quale si possono trovare le soluzioni dei partner tradizionali e delle startup più innovative.
“Il portale, che sarà attivo da gennaio 2015, è stato pensato – ha dichiarato Luca Altieri, Direttore Generale di Intesa – oltre che per arricchire il nostro portafoglio di offerta delle soluzioni, per rendere ancora più facilmente fruibili i prodotti cloud, ma anche per promuovere un ecosistema virtuoso che si basa sulla collaborazione tra Ibm, Intesa, Isv e startup. Dal canto nostro portiamo in dote 4mila clienti e una consolidata rete vendita”.
Le soluzioni proposte si avvarranno dell’infrastruttura SaaS SoftLayer e di BlueMix, il servizio PaaS di Ibm, per aiutare gli sviluppatori a integrare le applicazioni rapidamente e accelerarne la messa in produzione; saranno disponibili 11 categorie di servizi modulari (da quelli relativi a Web analytics a quelli riguardanti l’Internet of things, alla business intelligence), il tutto all’insegna del modello ibrido.
In occasione del lancio del portale Intesa erano presenti i due primi partner di Ibm che lo utilizzeranno per offrire le loro soluzioni. Si tratta di Social Bullguard, premiata come migliore startup italiana nell’evento Ibm SmartCamp 2014, che propone una piattaforma cloud di social customer service & Crm, nata con l’obiettivo di profilare e migliorare il rapporto con i clienti social, fornendo gli strumenti per gestire in modo efficace le richieste di supporto e identificare le opportunità di interazione altrimenti non sfruttate.
Factor-y è invece un software provider italiano che ha realizzato soluzioni, basate sull’infrastruttura SoftLayer, per lo scambio e la sincronizzazione sicura di documenti e per l’archiviazione in cloud di grandi volumi di e-mail.