Virtualizzazione

Luci ed ombre dei desktop sul Cloud

Il “Desktop as a Service” (DaaS) offre molti vantaggi ma non è privo di criticità. Disponibilità, latenza, licenze e regole di sicurezza vanno valutate con attenzione per scegliere il modello virtuale migliore

Pubblicato il 12 Ago 2014

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DaaS ovvero “desktop as a service” significa sfruttare il cloud come valida alternativa alla Virtual Desktop Infrastructure (VDI). Ma con alcuni aspetti che fanno da contraltare e che vanno valutati prima di fare una scelta tra l’una o l’altra soluzione.

Il DaaS è modello di gestione in cui è un provider che ospita ed eroga i servizi agli utenti. La popolarità crescente della soluzione si deve alla sua economicità ma anche a una scalabilità che assicura ai dipendenti desktop virtuali in pochi istanti e pronti all’uso.

Di contro esistono alcune riserve legate ai costi delle licenze, alla latenza e alla business continuity sia in termini di sicurezza che di disponibilità di banda.


Quali sono i limiti del DaaS
Anche escludendo gli scenari più catastrofisti, la latenza è un problema frequente per molti e può impattare sugli utenti. A questo si aggiungono i costi aggiuntivi collegati all’eventualità di una necessità superiore di banda dovuta a picchi o richieste di traffico extra generati dai desktop sulla nuvola e che l’IT non avendone percezione, non è in grado di programmare.

Questo accade soprattutto nelle aziende che fanno uso massiccio di grafica e video dove i workload possono essere impegnativi. Per questo è fondamentale scegliere terze parti di cui si ha massima fiducia, consci del fatto che sul Cloud non esistono garanzie assolute.


Perché le licenze sono una questione complessa
La dinamica delle licenze d’uso può essere un freno all’adozione del DaaS. Le licenze di Microsoft, ad esempio, sono notoriamente complicate e mettono in difficoltà non pochi esperti. La casa di Redmond ha un Service Provider License Agreement (SPLA), che permette ai provider di offrire un servizio a pagamento mensile sul software Microsoft ma non esiste uno SPLA per il Virtual Desktop Access il che, tradotto, significa che i fornitori DaaS non possono noleggiare desktop Windows per i propri clienti e dovranno essere questi ultimi a richiedere l’accesso.

Come? Fornendo le proprie licenze di Windows a un costo supplettivo per ogni singolo dispositivo, che si tratti di computer portatile, smartphone, tablet o qualsiasi altra cosa. Chiaro il motivo per cui questa opzione può moltiplicare sensibilmente i costi. Per questo motivo il DaaS potrebbe essere un’alternativa adeguata al VDI nelle piccole imprese o in un ambiente dove è necessario garantire il servizio di desktop virtualizzato a un numero di utenti ridotto.


VDI è meglio di DaaS?
Ciò che va detto subito è che il VDI è più complicato da implementare rispetto al DaaS. Cionondimeno, Avere server VDI in locale significa che la sicurezza e l’affidabilità sono nelle mani dell’IT, e questo per molti manager è rassicurante.

L’opzione consente di controllare le politiche di sicurezza e attivare procedure di backup, mantenendo le informazioni sensibili al sicuro e con una gestione delle identità più facile. Inoltre, non è necessario preoccuparsi tanto di larghezza di banda quando la maggior parte del traffico si svolge all’interno della rete proprietaria. Ciò significa che il VDI è particolarmente vantaggioso per le aziende che lavorano normalmente con file di grandi dimensioni.

Va aggiunta inoltre un’altra considerazione: esistono specifici casi come ad esempio in ambito finanziario o sanitario in cui i desktop sul Cloud hanno problemi di conformità o non sono autorizzati a meno di non abilitare una classe di servizio a costi quasi proibitivi. In questo caso la scelta ricade sulla VDI per distribuire desktop virtuali a tutti gli utenti.


Qual è il DaaS ideale?
In conclusione, il desktop sulla nuova è un modello che dipende interamente dalle specifiche esigenze aziendali ma anche da quanto il CIO sia alla ricerca di una soluzione capace di garantire facilità di gestione e al contempo una buona gestione del servizio.

In termini assoluti non esiste una soluzione migliore di un’altra così come non esiste l’aut aut perché in certi casi può essere meglio scegliere una soluzione ibrida. Il consiglio degli esperti? Valutare bene le esigenze della vostra azienda e la vostra fiducia verso i potenziali fornitori di cloud desktop prima di scegliere.

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