MILANO – A pochi giorni dall’approvazione del disegno di legge sullo smart working (10 maggio 2017) e ad alcuni mesi dalla presentazione della ricerca dell’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano che ha stimato una crescita del lavoro agile del 40% dal 2013 al 2016, Microsoft Italia ha invitato la stampa a un incontro in cui si è parlato di produttività, collaboration e work-life balance, e analizzato la recente new entry nella piattaforma di produttività cloud Office 365: il servizio Microsoft Teams.
“Si sta affermando – ha introdotto Paola Cavallero, Direttore Generale di Microsoft Italia – un nuovo modo di lavorare più moderno e flessibile, che consente di conciliare al meglio priorità professionali e personali, lavorando in azienda o fuori, anche grazie al supporto strategico della tecnologia. Microsoft s’impegna da sempre per aiutare le persone e i team a realizzare il proprio potenziale e Office 365 intende offrire strumenti utili per raggiungere in modo efficace i propri obiettivi, gestendo al meglio il work-life balance”.
Gli utenti business di Office 365 nel mondo hanno raggiunto i 100 milioni, con una crescita del 18% anno su anno e negli ultimi 12 mesi la piattaforma si è arricchita con oltre 300 nuove funzionalità. Gli strumenti che risultano più utili ai fini di ottimizzare la produttività in una logica di smart working spaziano dai tradizionali applicativi di Office, alla gestione intelligente della casella di posta con Outlook, al content management evoluto attraverso SharePoint, allo sviluppo di community con il business social network Yammer, alla communication con la soluzione di audio e videoconferencing di Skype for Business, fino a includere, appunto, il nuovo servizio per la collaborazione Microsoft Teams. “Collaborare – ha concluso il direttore generale di Microsoft Italia – è del resto la nuova frontiera della produttività, perché negli ultimi 5 anni il tempo impiegato per lavorare con altre persone è aumentato del 50%”.
Da un’occhiata superficiale a Microsoft Teams potrebbe sembrare di trovarsi di fronte all’ennesima applicazione di chat, magari un po’ più moderna e professionale. Entrando più in profondità, invece, ci si rende conto che abilita la creazione di chat tematiche pubbliche e private (magari anche solo per una fase iniziale di un progetto) alle quali sono invitati membri team specifici, cui è consentito di comunicare sia in privato, sia in modo visibile a tutto il gruppo, e di passare facilmente da un progetto a un altro grazie all’accesso a molteplici team. Da sottolineare sono le possibilità di integrare la posta elettronica, fare chiamate e call via mobile con opzioni di videochiamata (ora disponibili su Android e presto su iOS e Windows Phone) e connettere anche altre applicazioni di gestione di contenuti e workflow come disponibili su altre piattaforme Microsoft e di terze parti. Oltre 150 integrazioni sono già disponibili o in arrivo e aziende come SAP, Trello, Hipmunk, Growbot e ModuleQ stanno sviluppando sulla piattaforma.