Mind-Mercatis, l’integrazione ibrida passa attraverso l’iPaaS

Specializzata in piattaforme di integrazione cloud-based, la società di consulenza IT chiarisce la vision aziendale e le strategie per la progettazione di ambienti IT eterogenei dalla voce del suo CEO Simone Avogadro. L’integrazione è oggi l’elemento centrale per saper rispondere con rapidità alle esigenze del business.

Pubblicato il 17 Mag 2017

Con il business che corre, l’IT aziendale deve garantire velocità di sviluppo e rilascio senza precedenti. Il ricorso a soluzioni di IT ibrido, che coniugano sistemi on-premise e applicazioni as-a-service, permette di acquisire agilità e accelerare il time-to-market. Tra gli effetti collaterali, vi sono però, l’aumento della complessità e nuove problematiche di integrazione. Per affrontare queste tematiche, Mind-Mercatis, società di consulenza IT specializzata in integration design, propone soluzioni iPaaS (Integration Platform-as-a-Service), come Dell Boomi e Jitterbit, che semplificano la comunicazione tra dati e applicativi eterogenei, tramite API e connettori nativi.
“Partecipata di LH – System Management Group, Mind-Mercatis coniuga l’attività di consulenza pura alla specializzazione sui progetti di integrazione – ha spiegato Simone Avogadro, CEO della società -. Oggi la tendenza delle aziende è sviluppare sempre meno in-house, ma piuttosto acquistare i servizi dall’esterno, integrandoli con il legacy.

Simone Avogadro, CEO di Mind-Mercatis

L’approccio porta vantaggi sotto il profilo della ricchezza di funzionalità e dell’efficienza economica, ma anche sul piano dell’aggiornamento continuo delle soluzioni: comprando un servizio che può essere facilmente implementato e dismesso, l’azienda ha la facoltà di acquistare sempre la soluzione migliore sul mercato, che meglio si adatta alle esigenze contingenti”.

Il Magic Quadrant di Gartner per l’Enterprise Integration Platform as a Service – Fonte: Gartner, marzo 2017

Tuttavia, la libertà di scelta applicativa è vincolata alle strategie di integrazione: “Se l’integrazione – ha proseguito l’AD – è stata eseguita in maniera artigianale, a macchia di leopardo sul singolo software, si corre il rischio di vendor lock-in. Esistono invece tecnologie specializzate in integrazione e, come per qualsiasi altra soluzione, la scelta deve essere fatta in logica best-of-breed”. La velocità di time-to-market permessa dalle soluzioni di integrazione, in particolare dalle piattaforme as-a-service in cloud, cambia completamente le logiche di costruzione e gestione degli ambienti IT: “Non ci sono più i limiti delle grandi implementazioni monolitiche – ha dichiarato Avogadro – e i progetti che prima non venivano approvati per via dei tempi di delivery troppo lunghi, possono invece essere realizzati”.
Il contributo di Mind-Mercatis nell’evoluzione dell’IT aziendale può riguardare il supporto full-stack a partire dalla software selection delle diverse componenti applicative oppure soltanto l’intervento per la parte di integrazione, con un focus sulle iPaaS.

Modello di Bus driven integration – fonte: Mind Mercatis

“Abbiamo investito già da diverso tempo su queste tecnologie, quando hanno iniziato a diffondersi negli Stati Uniti, ma in Europa non erano ancora conosciute – ha raccontato con orgoglio il CEO -. Se fino a un paio d’anni fa, dovevamo presentarci noi dalle aziende spiegando cos’è l’iPaaS, oggi sono le imprese a chiamarci per saperne di più. L’inversione di tendenza ha portato a cicli di vendita più brevi e a un maggiore tasso di conversione. Le piattaforme di integrazione in cloud vengono viste come un supporto all’approccio bimodale [si sceglie l’IPaaS per la rapida integrazione di servizi applicativi di immediata necessità per il business mentre le soluzioni di integrazione enterprise, più complesse, rimangono deputate per l’integrazione di applicazioni più tradizioni – ndr] e questa percezione accresce l’interesse nei loro confronti. Forse in Italia c’è ancora un po’ di ritrosia verso il cloud, ma il modello pay-as-you-go permette di fare sperimentazioni senza dover effettuare grandi investimenti iniziali”.

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