L’adozione del multicloud è diventata una scelta strategica fondamentale per le organizzazioni moderne che cercano maggiore flessibilità e resilienza nelle loro infrastrutture IT. Utilizzare più provider cloud per lo stesso scopo consente di ridurre il rischio di lock-in, migliorare l’accesso a servizi specializzati e aumentare la continuità operativa. Tuttavia, per sfruttare appieno i vantaggi del multicloud, è necessario comprendere le sfide legate alla gestione dei costi, alla portabilità e alla governance per la gestione delle risorse IT, adottando un approccio strutturato e consapevole.
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Multicloud: definizione e vantaggi per le aziende
Il multicloud è diventato una realtà inevitabile per la maggior parte delle organizzazioni moderne, indipendentemente dalle loro dimensioni. Secondo Gartner (Gartner, Cloud Survey: Multicloud Adoption Remains the Norm), entro il 2026 oltre il 90% delle imprese estenderà le proprie capacità ad ambienti multicloud, in aumento rispetto al 76% del 2020.
Ma cosa si intende esattamente per multicloud? Nella guida di Gartner (Gartner, A CTO’s Guide to Multicloud Computing), si definisce il multicloud come l’utilizzo di più provider cloud pubblici per fornire la stessa classe generale di soluzioni IT, carichi di lavoro, applicazioni o casi d’uso. Ad esempio, se un’azienda utilizza sia Amazon Web Services (AWS) che Microsoft Azure per servizi di infrastruttura, sta adottando un approccio multicloud.
È importante notare che l’uso di servizi cloud diversi per scopi completamente differenti, come AWS per l’infrastruttura e Microsoft Office 365 per la produttività, non rientra nella definizione di multicloud.
La situazione si complica ulteriormente quando si considerano i servizi Software as a Service (SaaS), che spesso operano sull’infrastruttura di altri provider cloud. Ad esempio, alcune applicazioni SAP possono essere eseguite su infrastrutture di provider hyperscale come AWS, Microsoft o Google, rendendo possibile l’utilizzo indiretto di più cloud senza esserne consapevoli.
I vantaggi del multicloud per le aziende moderne sono molteplici e vanno oltre i benefici fondamentali del cloud come agilità, scalabilità ed elasticità:
- Riduzione del rischio di lock-in con un singolo fornitore
- Possibilità di sfruttare le migliori capacità specifiche per determinati casi d’uso
- Maggiore resilienza dei servizi
- Opportunità di migrazione
- Accesso a servizi cloud pubblici in diverse aree geografiche
Tuttavia, è fondamentale che i CIO e i CTO comprendano appieno cosa costituisce un ambiente multicloud per la loro organizzazione, esaminando attentamente se stanno utilizzando più provider cloud per lo stesso scopo generale e considerando l’impatto dei servizi SaaS nella loro strategia multicloud.
Strategie di adozione del multicloud: dall’approccio tattico all’architettura integrata
L’adozione del multicloud segue generalmente una progressione in tre fasi:
- La prima fase è l’approccio tattico, dove le organizzazioni si concentrano principalmente su aspetti come costi, prezzi, sconti e concorrenza tra fornitori. In questa fase, molte aziende scoprono di utilizzare già più provider cloud, spesso come risultato di decisioni decentralizzate o fusioni e acquisizioni, piuttosto che di una strategia deliberata.
- La seconda fase è quella dell’accettazione, in cui le organizzazioni riconoscono la necessità di gestire e governare attivamente il loro ambiente multicloud. Questo comporta la selezione di un provider cloud primario e, potenzialmente, di provider secondari o specializzati per casi d’uso specifici. In questa fase, le aziende iniziano a implementare strumenti di gestione centralizzata (come soluzioni “single pane of glass”) e a sviluppare politiche di governance per il posizionamento dei carichi di lavoro.
- La terza e più avanzata fase è quella del leverage, dove le organizzazioni adottano un approccio architetturale al multicloud, affrontando questioni come la portabilità delle applicazioni, dei dati e delle competenze tra diversi cloud.
È importante notare che non tutte le organizzazioni raggiungeranno o avranno bisogno di raggiungere la fase avanzata. Gartner prevede che entro il 2027 il 40% delle imprese avrà modificato le proprie aspettative sul multicloud, grazie a una migliore comprensione dei suoi benefici e sfide. In particolare, si prevede che la percentuale di organizzazioni con aspettative tattiche diminuirà al 20%, mentre quelle nella fase di accettazione aumenteranno al 60%. Questo cambiamento riflette una crescente consapevolezza che il multicloud non porterà necessariamente a risparmi sui costi, ma è una realtà che deve essere gestita efficacemente.
Sfide e aspettative realistiche nell’implementazione del multicloud
L’implementazione di una strategia multicloud presenta numerose sfide e richiede una gestione attenta delle aspettative.
Una delle principali misconcezioni riguarda l’uso del multicloud per mitigare i rischi di concentrazione cloud e migliorare la continuità aziendale. Contrariamente a quanto molti pensano, aggiungere un altro provider cloud non risolve automaticamente i problemi di disaster recovery e disponibilità. Questo approccio funzionerebbe solo se i diversi provider fossero esattamente identici, cosa che non accade nella realtà. È molto più efficace e meno costoso sfruttare le funzionalità di alta disponibilità offerte all’interno dell’ecosistema di un singolo provider cloud.
Un’altra aspettativa irrealistica riguarda la portabilità completa tra cloud diversi. L’idea di una piattaforma generica e completa che renda irrilevanti i cloud sottostanti, astraendo completamente le differenze tra provider, rimane un obiettivo irrealistico nel breve-medio termine. Sebbene esistano tecnologie come Kubernetes che forniscono un certo livello di astrazione, queste offrono accesso solo a sottoinsiemi delle capacità dei provider cloud sottostanti e la loro implementazione rimane estremamente complessa e costosa.
È fondamentale eliminare il risparmio sui costi dalle motivazioni principali per l’adozione del multicloud, poiché i costi operativi dell’utilizzo di più cloud spesso rendono i risparmi illusori.
Infine, è importante ricordare che il multicloud non è una soluzione universale per i problemi di disaster recovery e disponibilità, che sono generalmente gestiti in modo più efficace all’interno dell’ecosistema di un singolo provider cloud.
L’impatto del multicloud sulla strategia cloud aziendale
L’adozione del multicloud ha un impatto significativo sulla strategia cloud complessiva di un’organizzazione. Concetti come cloud-native application e multicloud stanno diventando sempre più presenti nelle strategie cloud aziendali, per lo più come principi guida per il processo decisionale.
Tuttavia, è fondamentale che questi termini siano chiaramente definiti e compresi da tutti all’interno dell’organizzazione per evitare confusione e potenziali contraddizioni. In particolare, può emergere un “tiro alla fune” tra i concetti di cloud-native e multicloud.
Il cloud-native può essere interpretato in due modi potenzialmente contrastanti: da un lato, può riferirsi all’uso di container e Kubernetes per ottenere un certo grado di portabilità (allineandosi con un obiettivo di architettura multicloud), dall’altro può significare l’utilizzo delle capacità specifiche di un singolo provider cloud (definito come “cloud service provider native” o CSP-native), che può rendere più difficile la portabilità.
Se un’organizzazione adotta un approccio architetturale al multicloud e una visione del cloud-native focalizzata sui container e sulla portabilità, questi principi saranno allineati. Tuttavia, se il cloud-native viene equiparato al CSP-native, l’organizzazione rischia di legarsi a un singolo provider, creando un potenziale conflitto con gli obiettivi multicloud.
È importante notare che la maggior parte delle organizzazioni non raggiunge un approccio architetturale completo al multicloud, quindi l’attenzione dovrebbe essere posta sull’allineamento con approcci più tattici o sull’accettazione di ambienti “a silos”.
Per gestire efficacemente queste complessità, i leader IT e i CTO devono assicurarsi che ci sia un accordo chiaro sulle definizioni di “multicloud” e “cloud-native” all’interno della loro organizzazione, in modo che tutti utilizzino questi termini in modo coerente. Inoltre, devono lavorare per allineare i principi di multicloud e cloud-native nella loro strategia, evitando contraddizioni che potrebbero ostacolare l’efficace implementazione della strategia cloud aziendale. Questo allineamento è centrale per sbloccare il vero potenziale del cloud e realizzare i benefici desiderati in termini di flessibilità, innovazione ed efficienza operativa.
Piattaforme di gestione multicloud: le soluzioni chiave per ottimizzare le operazioni
Nel panorama sempre più complesso delle infrastrutture IT aziendali, le piattaforme di gestione multicloud si stanno affermando come strumenti essenziali per ottimizzare e semplificare le operazioni in ambienti distribuiti su più cloud.
L’ottimizzazione delle operazioni in ambienti cloud ibridi e multicloud richiede l’implementazione di soluzioni specifiche che affrontino le sfide uniche di questi ecosistemi complessi.
Una componente fondamentale è rappresentata dagli strumenti di automazione e orchestrazione, che consentono di gestire in modo coerente le risorse distribuite su diverse piattaforme cloud. Ad esempio, Flexera CMP offre funzionalità avanzate di orchestrazione dei servizi e applicazione automatica delle policy su una vasta gamma di provider cloud, inclusi AWS, Azure, Google Cloud, Oracle e SAP.
Per affrontare la sfida critica della gestione dei costi in ambienti multicloud, soluzioni come IBM Cloudability si rivelano essenziali. Questo strumento è in grado di aggregare automaticamente i dati di costo da AWS, Azure e Google Cloud in un database uniforme e standardizzato, permettendo alle aziende di ottenere una visione chiara e centralizzata delle proprie spese cloud.
La sicurezza e la governance rappresentano un’altra area cruciale in cui le soluzioni specializzate giocano un ruolo chiave. CloudSphere, ad esempio, offre funzionalità di gestione delle identità e degli accessi (IAM), provisioning self-service all’interno di policy definite e monitoraggio della conformità alle policy sia per ambienti VM che container.
Per le organizzazioni che adottano approcci DevOps, strumenti di Infrastructure as Code (IaC) come Chef, Puppet, Red Hat Ansible e HashiCorp Terraform consentono di integrare la gestione dei servizi cloud-agnostic nei flussi di lavoro CI/CD esistenti. Questi strumenti permettono di definire e gestire le configurazioni delle risorse come codice, facilitando la coerenza e l’automazione dei deployment su diverse piattaforme cloud.
Nell’ambito degli ambienti ibridi che includono risorse on-premises, soluzioni come IBM Cloud Pak for Multicloud Management offrono una visione unificata e strumenti di gestione coerenti per ambienti che spaziano dal data center privato ai cloud pubblici.
Infine, per affrontare la sfida della visibilità e del monitoraggio in ambienti distribuiti, piattaforme come Morpheus Data forniscono dashboard centralizzate e capacità di reporting avanzate, consentendo alle organizzazioni di mantenere il controllo e l’ottimizzazione delle proprie operazioni multicloud.
Criteri di selezione per implementare una strategia di gestione multicloud efficace
L’implementazione di una strategia di gestione multicloud efficace richiede una valutazione attenta dei criteri di selezione e l’adozione di best practice consolidate.
- Obiettivi della strategia multicloud: che si tratti di ottimizzare i costi, migliorare la resilienza o sfruttare capacità specifiche di diversi provider, una piena comprensione dei propri obiettivi guiderà la scelta degli strumenti più adatti.
- Compatibilità con le piattaforme cloud utilizzate: soluzioni come CloudBolt e Emma si distinguono per il supporto a un’ampia gamma di provider, inclusi quelli meno diffusi, offrendo maggiore flessibilità alle organizzazioni.
- Integrazione con i processi e gli strumenti esistenti: piattaforme come Morpheus Data, con il suo vasto ecosistema di integrazioni di terze parti, possono facilitare significativamente questo aspetto.
Il futuro del multicloud: tendenze e previsioni
Guardando al futuro del multicloud, emergono diverse tendenze e previsioni significative.
In primo luogo, si prevede un declino delle aspettative puramente tattiche legate al multicloud. Questo riflette una crescente consapevolezza che i risparmi sui costi attraverso il multicloud sono spesso illusori, soprattutto considerando l’aumento dei costi operativi associati alla gestione di ambienti cloud multipli.
Parallelamente, si prevede un aumento significativo delle organizzazioni che accettano e gestiscono attivamente il multicloud come una realtà inevitabile. La percentuale di aziende in questa fase dovrebbe salire dal 40% al 60%, indicando una maturazione generale nell’approccio al multicloud. Queste organizzazioni si concentreranno sempre più su strategie di governance efficaci, sulla selezione di provider primari e secondari, e sull’implementazione di strumenti di gestione centralizzata.
Per quanto riguarda le aspettative di portabilità tra cloud, non si prevedono cambiamenti significativi. Il 10% delle organizzazioni che si aspettano una piena portabilità rimarrà probabilmente stabile, riflettendo la continua sfida tecnica e la mancanza di soluzioni universali in questo ambito.
Un’altra tendenza significativa riguarda l’uso del multicloud per migliorare la disponibilità e la continuità aziendale. Si prevede che la percentuale di organizzazioni che vedono il multicloud come soluzione a questi problemi diminuirà dal 20% al 10%. Questa riduzione riflette una crescente consapevolezza che le soluzioni di alta disponibilità e disaster recovery sono spesso più efficaci e meno costose se implementate all’interno dell’ecosistema di un singolo provider cloud.
Infine, si prevede un’evoluzione nel modo in cui le organizzazioni integrano il multicloud nelle loro strategie cloud complessive. Ci sarà una maggiore enfasi sull’allineamento tra i principi di multicloud e cloud-native, con una più chiara distinzione tra approcci basati su container per la portabilità e l’uso di funzionalità specifiche dei provider cloud. Questo richiederà una definizione più precisa e una comunicazione più chiara di questi concetti all’interno delle organizzazioni.
In conclusione, il futuro del multicloud sarà caratterizzato da aspettative più realistiche, una gestione più matura e un focus crescente sull’integrazione strategica piuttosto che su benefici tattici a breve termine.