Stanno crescendo le implementazioni multi cloud scelte dalle organizzazioni in Emea per ottimizzare le applicazioni, automatizzare e abbracciare la trasformazione digitale.
È quanto emerge dall’edizione 2018 del report “State of App delivery” (Soad) reso noto da F5 Networks. La ricerca si basa sulle interviste a 3.000 professionisti IT, di networking, applicazioni e sicurezza di tutto il mondo (645 nell’area Emea) ed esamina l’utilizzo dei servizi applicativi in azienda.
Secondo i risultati del report, l’ottimizzazione dell’IT è il principale vantaggio che deriva dall’impegno nella trasformazione digitale delle aziende europee (69% degli intervistati).
Il vantaggio competitivo si posiziona al secondo posto, con il 59% degli intervistati, e l’ottimizzazione del processo di business si attesta al terzo posto (46%). La realizzazione di questi vantaggi implica una combinazione di cloud, nuove architetture applicative e automazione dell’IT.
Oltre la metà degli intervistati (57%), infatti, ha dichiarato di avere scelto l’automazione e l’orchestrazione dell’IT proprio a causa della trasformazione digitale. Inoltre, quasi metà di essi (il 48%) sta spostando la delivery applicativa su un cloud pubblico e il 48% sta cambiando il modo in cui sviluppa le applicazioni. Il 43% ha affermato che la trasformazione digitale lo ha spinto a esplorare nuove architetture applicative che coinvolgono container e microservizi.
“Oggi, le aziende si focalizzano sempre più su come porre dei fondamenti solidi per la trasformazione digitale basata sulle applicazioni. Di conseguenza, molte si stanno spostando verso ambienti multi-cloud che consentiranno loro di diventare pionieri nel proprio settore grazie a piattaforme che permettono di differenziarsi dalla concorrenza e promuovere l’innovazione nell’economia digitale”, ha dichiarato Cindy Borovick, Business Intelligence Director di F5.
Tutti i risultati del report State of App delivery
Secondo lo studio presentato da F5 Networks, le aziende europee oggi adottano in media 15 diversi servizi applicativi con l’obiettivo di mantenere le proprie applicazioni veloci, sicure e disponibili e, nel 75% dei casi, per farlo scelgono di affidarsi a più provider cloud contemporaneamente.
Più nello specifico, nel report Soad 2018 il 54% delle organizzazioni stabilisce quale sia il cloud migliore per ogni applicazione procedendo caso per caso. Tutto questo alimenta il proliferare degli ambienti multi cloud.
Come sempre, la sicurezza rimane una preoccupazione fondamentale in ambito cloud. In Emea, “applicare in modo coerente le policy di sicurezza rispetto a tutte le applicazioni aziendali” è stato considerato l’aspetto “più impegnativo e frustrante” della gestione degli ambienti multi-cloud (42%). Il 39% degli intervistati, invece, ritiene che la sfida maggiore sia proteggere le applicazioni dalle minacce esistenti ed emergenti. Il report giunge alla conclusione che questa situazione abbia portato all’aumento da parte delle organizzazioni delle implementazioni di Web Application Firewall (WAF), con la scelta da parte del 61% degli intervistati di utilizzare la tecnologia a protezione delle proprie applicazioni.
La sicurezza è ancora considerata il servizio applicativo più importante, in particolare in Europa, dove il 44% degli intervistati la indica al primo posto rispetto al 39% a livello mondiale.
È interessante notare come, mano a mano che prosegue il percorso di trasformazione digitale delle aziende, i servizi gateway si affermano sempre più come un “must-have”. I principali servizi gateway in EMEA riguardano Internet of Things (34%), SDN (32%), API (32%) e HTTP/2 (28%).
Secondo gli intervistati, le principali sfide in termini di sicurezza per i servizi applicativi sono: la sofisticazione crescente degli attacchi (42%), il mancato rispetto e sottovalutazione da parte dei dipendenti nell’applicare le policy (41%), la crescente complessità delle soluzioni di sicurezza (29%), la sicurezza delle app mobile (35%) e la mancanza di competenze nell’ambito della sicurezza IT (28%).
In tutta l’area Emea, i reparti IT stanno adottando la programmabilità e la standardizzazione all’interno dei propri ambienti di automazione e orchestrazione. Tre intervistati su quattro (75%) dichiarano che l’utilizzo dell’automazione per le operazioni dell’infrastruttura IT è “un po’'” o “molto” importante. La maggior parte (72%) sfrutta l’automazione per realizzare una struttura IT più agile con l’obiettivo di ridurre le OpEx, mentre quasi la metà (il 48%) punta alla scalabilità per soddisfare la domanda.