Due nuovi data center nella regione Asia-Pacifico: sono stati inaugurati a Singapore e Sydney da OVH che oggi ha quindi 8 strutture nel mondo in 4 continenti.
Le aziende nella regione APAC possono ora godere dei vantaggi dell’utilizzo di infrastrutture locali per IaaS, come una migliore resilienza, migliori velocità di connessione e un trasferimento dati più rapido. Inoltre, questa espansione costituirà un valore aggiunto anche per i clienti in Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA) che avranno la capacità di distribuire le risorse public cloud in APAC, oltre che in tutte le reti esistenti di OVH, abilitando così uno sviluppo su larga scala.
“Offrire un servizio rapido e affidabile ai nostri clienti – ha commentato Michel Paulin, CEO di OVH – è fondamentale per OVH. Con la disponibilità delle soluzioni public cloud nell’area Asia-Pacifico, ci impegniamo a sviluppare nuove tecnologie in questa regione e miriamo a supportare la crescita degli utenti cloud locali. Tutto ciò si sposa con la nostra strategia multi-locale, ponendo i data center fisicamente più vicini agli utenti finali. Questo porta vantaggi anche ai nostri clienti EMEA che intendono sviluppare business in APAC, dove OVH opera dal 2016”.
A seguito di questa espansione, OVH eroga il public cloud in tutto il mondo grazie ai siti presenti a Singapore, Sydney, Varsavia, Londra, Francoforte, Beauharnois, Strasburgo e Gravelines.
Basato sul software open source OpenStack, il public cloud OVH è semplice da utilizzare e di facile implementazione. Con un ampio portafoglio, a partire da istanze CPU/RAM bilanciate (per applicazioni web o aziendali) a elevate prestazioni di elaborazione (perfette per grandi database e big data) e passando per istanze GPU (progettate per applicazioni AI), OVH può supportare le aziende di ogni dimensione con prezzi altamente competitivi. Tutti i servizi disponibili nelle nuove regioni includeranno anche l’accesso alla rete mondiale di OVH di 16 Tbps e servizi anti-DDoS gratuiti. Sarà inoltre disponibile il servizio vRack, che consente di connettere i servizi di tutto il mondo in modo isolato, affinché gli utenti possano costruire complesse infrastrutture private multi-data center.
“È emozionante vedere un pioniere nelle infrastrutture come OVH – ha commentato Mark Collier, COO della OpenStack Foundation – sviluppare soluzioni OpenStack in quattro continenti, con oltre 260.000 istanze. Il coinvolgimento di OVH nella community OpenStack, attiva fin dal 2014, ha dimostrato che la collaborazione “aperta” funziona e assisteremo con piacere alla loro continua espansione in APAC nel 2019”.