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Perché il cloud gestito rende la vita più facile alle aziende verso il passaggio al cloud ibrido

Il cloud oggi è un modo standard di lavorare, uno strumento per l’innovazione e un mezzo di trasformazione del business. Secondo una recente ricerca IDC, entro il 2018, almeno la metà della spesa IT sarà per servizi cloud e questa percentuale, entro il 2020, raggiungerà il 60% per le infrastrutture IT e il 60-70% per il software, i servizi e la tecnologia

Pubblicato il 10 Apr 2017

Chi utilizza il cloud con successo per la crescita del proprio business ha una visione strategica matura di quale sia il modo migliore per mettere in atto questa modalità e integrarla in tutta la propria struttura aziendale. Tutti gli approcci al cloud portano con sé dei vantaggi: dalla comoda semplicità dei servizi cloud pubblici alla maggiore sicurezza e controllo di un cloud privato, c’è un ambiente cloud adatto alle esigenze di ogni organizzazione. Sta però diventando sempre più popolare un approccio al cloud di tipo ibrido, in cui il cloud pubblico o privato – o una combinazione dei due – vengono integrati perfettamente con la modalità tradizionale della gestione dell’infrastruttura tecnologica on-premise, e vengono gestiti centralmente attraverso un’unica piattaforma.

Ed è proprio un ambiente cloud ibrido la scelta che raccoglie il maggior consenso delle aziende a livello globale quando l’obiettivo è sostenere la crescita del business, mano a mano che maturano le strategie cloud e che i benefici apportati dalla sua attuazione a tutta la struttura aziendale divengono sempre più chiari. Gartner conferma che quasi la metà delle aziende utilizzano già una qualche forma di cloud ibrido. Le soluzioni di cloud ibrido rendono facile implementare nuovi modelli di business e tecnologie capaci di trasformare l’azienda, come gli analytics cognitivi.

Cloud gestito: competenze specialistiche senza troppi investimenti 

Il cloud gestito, come parte di una più ampia strategia di cloud ibrido, consente alle aziende di utilizzare il cloud computing senza essere costrette ad assumere tecnici esperti in ogni area. Le aziende che scelgono una soluzione di cloud gestito possono concentrarsi sul proprio core business, senza impegnare grandi quantità di denaro per stipendiare squadre di tecnici, esperti informatici, ingegneri e amministratori di sistema e altri esperti in tecnologie specifiche per gestire la propria infrastruttura IT. Un provider di cloud gestito offre ai propri clienti una vasta gamma di competenze e permette loro di ottenere grandi economie di scala, dal momento che i suoi ingegneri gestiscono non solo gli elaboratori, lo storage, le reti e i sistemi operativi dei clienti, ma sono in grado anche di gestire gli strumenti complessi e le applicazioni che girano su queste infrastrutture, dalle più recenti versioni di database e piattaforme di e-commerce, a nuovi strumenti di automazione.

Il cloud gestito permette ad ogni singolo cliente di scegliere quali funzioni IT gestire in-house, lasciando tutto il resto al suo service provider.

Se un’azienda utilizza soluzioni cloud, on-premise o entrambe, la progettazione di architettura che soddisfi tutte le esigenze applicative può essere un’attività molto dispendiosa in termini di tempo, perché richiede continue revisioni e aggiornamenti in linea con la crescita dell’azienda e le sue esigenze, che mutano con l’evolversi del business.

I provider di servizi cloud evolvono regolarmente le loro piattaforme, di conseguenza è importante ripensare continuamente l’architetture IT per sfruttare al meglio le nuove funzionalità e i nuovi servizi. E questo potrebbe richiedere notevoli investimenti in risorse organizzative per trovare, assumere e trattenere architetti certificati.

Lavorando con un provider di cloud gestito, i suoi specialisti possono collaborare con l’azienda per progettare un’architettura specifica e adatta alle esigenze applicative del cliente. Il provider aggiornerà anche l’architettura in via continuativa in base a come evolvono le esigenze del cliente e ogni volta che nuove funzionalità e servizi cloud saranno disponibili. Il provider sarà anche in grado di offrire servizi in una vasta gamma di tecnologie e modelli di implementazione – tra cui hosting dedicato, piattaforme cloud private come OpenStack e cloud pubblici come Amazon Web Services e Microsoft Azure.

La sicurezza è un elemento chiave in un ambiente cloud

Garantire che le applicazioni siano sicure e stabili è fondamentale per minimizzare i rischi e massimizzare i risultati; più facile a dirsi che a farsi in un mondo in cui le violazioni della sicurezza stanno quasi diventando la norma. Scegliere il provider di cloud gestito ottimale implica che, oltre alla protezione dell’infrastruttura, un’azienda possa anche beneficiare delle competenze on-demand che contribuiscono a garantire che i loro ambienti rimangano sicuri e stabili. In un ambiente cloud gestito, i dati di ogni cliente sono sicuri e fisicamente separati da quelli di altri clienti, e l’azienda è in grado di eseguire attività di test e sviluppo, sandboxing, prove di qualità, creazione di data mart e messa in atto di attività di disaster recovery.

Gestione dei dati per applicazioni in rapido aumento

Secondo IDC, entro il 2018 il cloud diventerà l’ambiente preferito per gli analytics, portando a un aumento del consumo di informazioni pubbliche del 150% e aprendo la strada a migliaia di nuove applicazioni settoriali. Nuove applicazioni significano una maggior quantità di dati generati, con le conseguenti sfide per la loro gestione. I dati hanno infatti poco o nessun valore se non è possibile analizzarli e utilizzarli per far crescere il business.

Contando solo sulle proprie forze un’azienda potrebbe metterci anni per creare e distribuire l’ambiente analitico complesso che le necessita, con un mix di tecnologie open e closed-source. La realtà è che, date le odierne pressioni competitive del mondo digitale, nessuna azienda può permettersi di distogliere l’attenzione dal proprio core business anche solo per pochissimo tempo.

Da un punto di vista tattico, la sfida è trovare il modo migliore per garantire che i dati vengano memorizzati, gestiti e analizzati senza incorrere in costi spropositati, e in modo scalabile per consentire una rapida crescita futura.

Una infrastruttura in cloud gestito – in combinazione con un potente database che abbia la velocità e la flessibilità per implementare analytics complessi – può dare una efficace risposta a questi problemi e aiutare in breve tempo le aziende a innovare e a costruire nuove applicazioni analitiche.

In tale contesto è di vitale importanza per le aziende riuscire ad analizzare ciò che interessa loro, quando vogliono e indipendentemente da dove risiedono i dati, riuscendo a bilanciare picchi di utilizzo e a gestire al meglio le spese in conto capitale e le spese operative.

Il cloud gestito offre vantaggi alle organizzazioni a livello globale

I servizi cloud gestiti sono ormai disponibili già da qualche tempo. Tuttavia è solo da poco tempo che alcune delle offerte di analytics più mature, affidabili e potenti sono disponibili in Europa, ad esempio al fine di garantire la conformità alle direttive europee in tema di privacy e protezione dei dati.

Il tempo è maturo per iniziare ad affrontare seriamente l’argomento – con la consapevolezza che selezionare la giusta piattaforma è il primo passo per promuovere la crescita del business e arrivare al successo. Per le aziende che operano in Europa, l’inveterata tradizione di data warehousing sta diventando sempre più un elemento critico nella capacità di trarre valore dall’analisi del business, mentre i servizi in cloud possono apportare nuove fonti di dati da analizzare in modo nuovo anche  in collaborazione con il data warehouse.

Chi sarà capace di operare in questo modo potrà trarre vantaggio dalla capacità dei servizi cloud gestiti di supportare la crescita rapida del business, e potenzialmente potrà raggiungere una maggiore efficienze nei costi e significativi miglioramenti nel modo in cui i dati vengono memorizzati, analizzati e utilizzati in modo proficuo.

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