Data center

Platform as a Service per ContactLab che rinnova il suo data center per gestire i big data

La crescita esponenziale della mole di dati da gestire ha fatto emergere nell’azienda l’esigenza di avvalersi di un’infrastruttura IT fortemente integrata, suddivisa in due data center completamente ridondati per aumentare capacità, affidabilità e resilienza

Pubblicato il 19 Apr 2016

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ContactLab è uno dei principali fornitori italiani di soluzioni di digital direct marketing e gestisce programmi di customer engagement per marchi di rilievo internazionale per i quali sviluppa soluzioni integrate volte alla valorizzazione della relazione con la customer base, attraverso i canali di contatto diretti digitali.

I dati rappresentano quindi il core business di ContactLab che deve poter offrire ai propri clienti le migliori garanzie in termini di disponibilità delle informazioni e, al tempo stesso, risposte rapide e servizi avanzati di elaborazione dei dati. l modello operativo dell’azienda è il PaaS, Platform as a Service, attraverso cui viene offerta ai clienti la possibilità di utilizzare le informazioni per creare contenuti personalizzati e sfruttare le potenzialità del marketing digitale. Oggi Contactab gestisce un volume di e-mail giornaliero di quasi cento milioni di unità e da tempo ha scelto la diversificazione dei canali, come ad esempio le push notification e le custom audience.

Crescono i dati da gestire

La crescita della mole di dati provenienti dai sempre più numerosi punti di contatto tra brand e consumatore ha fatto emergere in ContactLab esigenze diverse dal passato in termini di scalabilità infrastrutturale e semplificazione delle attività di gestione. Per proporre ai clienti piani di contatto omnicanale e personalizzati (basati su una strategia di marketing focalizzata sul singolo cliente per massimizzare i risultati di business e rafforzare la relazione con il brand), è nata l’esigenza di un’infrastruttura IT fortemente integrata, suddivisa in due data center completamente ridondati per aumentare capacità e affidabilità. L’azienda ha quindi deciso di affrontare in maniera strategica la pianificazione della nuova infrastruttura IT, in una logica di forte integrazione e resilienza dei sistemi informativi.

La necessità di avere controllo diretto dell’infrastruttura e dei dati

Uno dei principali requisiti considerati dai responsabili dell’azienda in sede di scelta del partner tecnologico è stata la necessità di avere una soluzione che offrisse controllo diretto dell’infrastruttura e dei dati da parte del personale, senza intermediazione. Gli obiettivi erano semplificare le procedure di provisioning, riducendo i tempi e l’impatto sulle risorse dedicate attraverso un unico sistema di gestione integrata per una maggiore reattività nel deployment delle applicazioni e nei tempi di risposta. Dopo aver vagliato diverse soluzioni sul mercato e a seguito di una lunga fase di valutazione e test, ContactLab ha scelto di avvalersi del supporto di Hitachi.

Affidabilità e business continuity garantite, costi ottimizzati

ContactLab ha scelto UCP Pro per VMware vSphere che, tramite il software Hitachi UCP Director, abilita la gestione integrata di componenti hardware/software e il provisioning di nuove risorse direttamente da VMware vCenter. L’infrastruttura si compone di una piattaforma convergente UCP, network mesh di Brocade, licenze VMware Enterprise Plus e suite Simpana di Commvault per la data protection. L’adozione di questo stack di riferimento consente di avere una soluzione integrata che assicura maggiore affidabilità e permette il consolidamento delle infrastrutture, condizione necessaria per implementare con i più alti standard di sicurezza un sistema di disaster recovery e garantire quindi la business continuity ai propri clienti. Grazie a tempi di implementazione ridotti al minimo la soluzione permette inoltre una rapida integrazione delle applicazioni esistenti ed un veloce deploy per quelle future, ottimizzando i costi di gestione e riducendo l’impatto sui costi in conto capitale. “

Abbiamo ridotto i tempi di approvvigionamento e setup – spiega Davide Migliavacca, CTO di ContactLab – ma al tempo stesso reso più sicura e affidabile l’infrastruttura. Il progetto è davvero ambizioso. La nostra scelta è infatti quella di due data center speculari e sincronizzati, a Milano e ad Amsterdam”.

I prossimi passi di un investimento strategico

Entro la prima metà del 2016 verrà attivato anche il secondo data center di ContactLab ad Amsterdam, una replica completa dell’infrastruttura di Milano che permetterà un’erogazione distribuita dei servizi di piattaforma e l’implementazione di un processo di disaster recovery secondo i più elevati standard di sicurezza per aumentare i livelli di protezione dei dati dei clienti. I data center sono collegati da link in fibra controllati direttamente da ContactLab, con una connettività Internet indipendente, gestita anche questa direttamente dall’azienda (che dal 2014 opera in qualità di autonomous system).

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