“In Italia le piccole e medie imprese delegano la gestione dell’It a sistemisti, società di consulenza e software house vicine a loro sul territorio: sono questi ‘fiduciari’, circa 30mila in tutta Italia, che fanno le scelte It per le Pmi”, spiega Pietro Labriola (nella foto, a destra), responsabile Direzione Business di Telecom Italia. Ed è proprio a questi soggetti che si rivolge il canale di Impresa Semplice, di cui Prospettiva Impresa è in pratica un “sottoinsieme” dedicato alle soluzioni Microsoft, con un modello commerciale “b2b2b” dove Telecom fattura all’intermediario, e questo alla Pmi. Il recruiting per Prospettiva Impresa è in corso: nella prima fase il target è rappresentato dai partner Microsoft con skill anche su Impresa Semplice (“il primo obiettivo è arrivare a 300 entro fine anno”, precisa Labriola), poi si estenderà agli altri partner Microsoft e Telecom, e a specialisti cloud al di fuori di essi, con percorsi di training e certificazione. “Prospettiva Impresa ha determinanti fortemente italiane – ha detto Pietro Scott Jovane (nella foto, a sinistra), amministratore delegato di Microsoft Italia – e ci aiuterà a centrare l’obiettivo, contenuto nel nostro piano triennale, di digitalizzare 500.000 Pmi in Italia”. Jovane ha poi precisato che attraverso questo canale sarà disponibile in cloud un’ampia gamma di prodotti Microsoft tra cui Windows Server 8, Office 365, SharePoint, Lync, Sql Server, Exchange e Crm Online.
“L’idea è di aiutare le Pmi italiane a fare il ‘grande salto’ verso la nuova generazione di tecnologie: con un canone mensile potranno evitare forti investimenti e la preoccupazione di gestire infrastrutture, soluzioni e integrazioni sempre più complesse – ha aggiunto Marco Patuano (nella foto, al centro), amministratore delegato di Telecom Italia -. Oggi abbiamo qualcosa di più della sola connettività per convincere i loro ‘fiduciari’ dell’It: l’infrastruttura di Nuvola Italiana, basata su 7 data center tutti in Italia, è allo stato dell’arte, si basa su investimenti per 130 milioni di euro negli ultimi due anni. Nel 2011 abbiamo incassato 100 milioni di euro da servizi solo cloud”. Infine, sui rischi di maggiorazioni di prezzo per i clienti finali per il modello di fatturazione a due livelli ‘b2b2b’, risponde Labriola: “Per il cliente finale non cambia niente, pagherà Telecom per la connessione e gli intermediari per l’It, mentre per questi ultimi l’unica cosa che cambia è che non lavoreranno più sulle macchine fisiche in casa del cliente, ma su configurazioni online”.