Public cloud ‘alla Google’: per le aziende… offerta sartoriale

Il public cloud come opportunità tecnologica per nuove strategie di sviluppo delle aziende. È la visione di Luca Giuratrabocchetta, country manager Google Enterprise Italy, che vede per il mercato italiano buone prospettive. Importanti, anzi fondamentali, i partner, veri conoscitori delle realtà aziendali e delle loro esigenze per le quali, spesso, sono necessarie soluzioni tailor-made.

Pubblicato il 10 Giu 2013

A giudicare dalle continue previsioni ottimistiche degli analisti, sia internazionali sia italiani, il cloud è uno degli ambiti It in crescita esponenziale. Chiediamo allora un commento a Luca Giuratrabocchetta, country manager Google Enterprise Italy, società il cui core business è offrire alle aziende servizi di produttività e comunicazione/collaborazione attraverso un’infrastruttura di cloud pubblico e probabilmente una delle poche società che ha davvero contribuito all’affermazione del modello cloud pubblico nel mondo. “Sempre più aziende stanno scegliendo e sceglieranno di migrare su public cloud per la sua flessibilità, sicurezza ed efficacia, non più solo per l’efficienza di costi – sottolinea subito il country manager -. Possiamo ormai spingerci a dire che le aziende, di qualsiasi dimensione esse siano, hanno cominciato ad acquisire confidenza con il mondo del cloud computing, attribuendogli un ruolo chiave all’interno della propria strategia di business”.

Sicuramente la mobilità ha avuto un ruolo determinante nel favorire un passaggio sempre più deciso verso il cloud. E ancor di più incide il fatto che le imprese stiano realizzando di non poter posticipare l’adozione di tecnologie vicine alle modalità di accesso ai dati tipiche del mondo consumer. “Stiamo assistendo a un vero e proprio cambiamento culturale delle aziende, che ormai non guardano più solo ai saving dei costi nel proprio orientamento It, ma ne valutano l’efficacia in una logica complessiva di comunicazione, collaborazione ed efficienza dei processi di business” aggiunge Giuratrabocchetta.

Luca Giuratrabocchetta, country manager Google Enterprise Italy

“Ma quali sono i freni per le aziende e quali, di contro, le opportunità e i vantaggi testimoniati da chi ha già fatto una scelta verso Google?” chiediamo. “Partirei dalle opportunità, che sono sicuramente molteplici. Flessibilità, facilità di accesso, aggiornamenti e manutenzione più semplici e privi di rischi sono le opportunità offerte dai modelli cloud, elementi che incontrano pienamente le richieste in ambito It delle aziende – risponde Giuratrabocchetta -. Esistono però ancora dei timori che trattengono alcune aziende dal passaggio immediato al cloud e lo vediamo nella nostra esperienza sul campo: ad esempio, una limitata fiducia nella sicurezza dei sistemi, il più delle volte dovuta alla non conoscenza, e il radicamento a un vecchio concetto secondo cui la privacy è garantita da software residenti in-house. Il fatto che i dati risiedano in un ambiente non strettamente aziendale può infatti dare all’imprese l’impressione di non governare in senso stretto il sistema. In realtà, le società che hanno scelto di passare al cloud di Google hanno potuto toccare con mano la facilità di configurazione, di utilizzo e di gestione dei sistemi residenti nella nuvola. Per questo sono convinto che oggi i provider di soluzioni cloud come noi abbiano una grande responsabilità: fare emergere con forza le opportunità del lavoro in cloud, evidenziando chiaramente il valore aggiunto e i ritorni in termini di efficacia ed efficienza del business, favorendo così il radicamento di una cultura rinnovata della nuvola”.

Un compito che Google può portare avanti su un ampio spettro di aziende dato che Big G si interfaccia con imprese di tipologia e dimensione differente, anche con proposte personalizzate. “Possiamo citare esperienze che spaziano dalla Pubblica Amministrazione, ai network di retailer fino all’Ambiente, le Banche e la Sanità: per ciascuno abbiamo disegnato un’offerta tailor-made”, spiega Giuratrabocchetta.

Un risultato possibile grazie all’ecosistema di partner. “Uno dei valori esclusivi che distingue la nostra realtà è il rapporto di grande fiducia che esiste con i partner professionali” ci tiene a sottolineare il country manager. “Le partnership (che vedono coinvolti circa 30 attori in Italia) sono un punto di forza, generato da esperienza e professionalità, che contribuisce a creare il valore aggiunto delle nostre soluzioni”.

E per dare concretezza a queste parole chiediamo a Giuratrabocchetta quali sono gli ambiti di applicazione delle soluzioni Google in grado di generare valore per le aziende che, sul fronte public cloud, iniziano solo ora a sperimentare. “Le applicazioni di comunicazione e di messaggistica sono sicuramente tra le più richieste, ma è il settore mobility quello che stiamo implementando maggiormente” ribatte il manager. “Sempre di più le aziende, dal top management alla workforce, richiedono l’ottimizzazione della filiera produttiva e questo è reso possibile dalle opportunità che il lavoro in mobilità offre. Abbattere le barriere spazio-temporali potendo lavorare in qualsiasi momento e in qualunque luogo, in totale sicurezza, permette alle imprese di raggiungere flessibilità ed efficienza maggiori, cambiando alle radici la modalità di lavoro secondo nuovi asset e nuove logiche”.

“In questo scenario, dunque, quali solo gli obiettivi e le aspettative di Google Enterprise in Italia?”, chiediamo ancora a Giuratrabocchetta. “Posizionarci come leader di mercato nelle soluzioni cloud per aziende di diversa tipologia e dimensione è l’obiettivo. Non è un compito facile, perché il mercato è particolarmente competitivo. Abbiamo però il vantaggio di essere nati nella nuvola e di fondarci su una strategia globale in evoluzione fatta di tecnologie 100% web che consentiranno alle aziende di migrare al cloud con più facilità”.

“È un mestiere che sicuramente non possiamo fare da soli, in quanto implica innescare un cambiamento culturale rilevante – conclude Giuratrabocchetta -. Per questo continuiamo a investire nei nostri partner, i soli per vicinanza al cliente, conoscenza dei mercati di riferimento, presenza sul territorio a poter realmente affiancare le organizzazioni nella scoperta delle nuove tendenze tecnologiche che consentono di utilizzare il web come una piattaforma applicativa con nuove prospettive di sviluppo”.

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