Anche grazie al cloud computing, il mercato della virtualizzazione continua a prosperare, e Citrix ha archiviato un buon 2011 concentrandosi ora sulle priorità del 2012. L’anno fiscale che si è chiuso lo scorso dicembre ha infatti registrato una crescita annua del 18% del fatturato (2,21 miliardi di dollari), ma in Italia l’incremento è stato del 44%, in una filiale che ha iniziato l’anno con 11 persone finendolo con 35. “Abbiamo chiuso diversi grandi contratti e cambiato l’approccio alla vendita – spiega Giuseppe Sacchetti (nella foto), channel manager di Citrix Italia -: prima era affidata interamente al canale, ora abbiamo account diretti sui clienti top, offriamo servizi di consulenza e affianchiamo i partner dalla prevendita ai progetti, con un’organizzazione per distretti: Nord-ovest, Nord-est, settore pubblico e Centro-sud, e Finance-Telco”. L’area Pa e Centro-sud è affidata al nuovo ufficio di Roma: “Con 7 persone, è attivo da pochi mesi e rappresenta un quarto del business italiano”.
Nel canale continua il programma Elite Partner (“selezioniamo realtà a cui affidiamo il ruolo di concessionari, in ottica di stretta collaborazione e non solo di delega della vendita”), e il recruiting di nuovi partner nel networking, che è una delle aree a più alta priorità per il 2012. Per networking, Citrix intende soluzioni di distribuzione applicativa e sicurezza degli accessi: “In questo campo, dove siamo in crescita del 70% annuo, offriamo tra l’altro appliance sia fisiche (Mpx), sia virtuali (Vpx) e sia mix fisici e virtuali nella stessa macchina (Sdx), ideali per ambienti cloud”, sottolinea Sacchetti.
E il cloud è inevitabilmente un’altra area di alta priorità per Citrix: “C’è un’evoluzione in corso da personal computer a ‘personal cloud’, per cui con il nostro approccio Follow-Me facciamo in modo che applicazioni e dati seguano l’utente sui vari dispositivi di lavoro e personali: con l’acquisizione dello specialista di storage cloud ShareFile abbiamo realizzato il tassello ‘Follow-Me-Data’”. In ambito private cloud invece tra i più recenti sviluppi di Citrix ci sono CloudGateway, un broker unificato di servizi che aggrega, orchestra e instrada applicazioni Windows, Web, SaaS e mobili a tutti gli utenti su qualsiasi dispositivo, e CloudBridge, per la connessione del data center privato con ambienti cloud pubblici. E parlando di cloud pubblico, dopo l’acquisizione di Cloud.com Citrix ora si rivolge ai fornitori di servizi cloud con le soluzioni CloudStack (gestione di infrastrutture per servizi IaaS) e CloudPortal (gestione dell’erogazione di servizi cloud).
A completare le priorità di Citrix Italia per il 2012 ci sono la migrazione a Windows 7 e il mercato Pmi. “La prima è dettata dalla dismissione di Windows Xp nel 2014, e noi la proponiamo in ottica di desktop virtualization – spiega Sacchetti -: per supportarla abbiamo acquisito AppDna, che offre tool per analizzare le applicazioni e le loro interdipendenze in modo da semplificare le migrazioni”. La seconda è pure legata a un’acquisizione: Kaviza, produttore di Vdi-in-a-Box, una soluzione di virtual desktop per Pmi che si affianca a XenDesktop, rivolta al mercato enterprise. “Vdi-in-a-Box è lo strumento ideale per rivolgerci a quell’85% delle aziende italiane con meno di 10 postazioni e senza It interna”, conclude Sacchetti.