Esperienze italiane di Saas. Il cloud si fa concreto

Quali sono i fattori abilitanti l’adozione di applicazioni fruibili in modalità SaaS? E quali le maggiori criticità percepite? A queste domande risponde una ricerca empirica basata su 16 esperienze italiane effettuata da Club Ti e un sondaggio online realizzato da ZeroUno e Club Ti al quale hanno risposto 68 aziende.

Pubblicato il 16 Feb 2011

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Quali sono i principali fattori alla base dell’adozione del SaaS? È questa la domanda a cui il Gruppo di Lavoro SaaS del Club Ti ha cercato di dare una risposta con una ricerca empirica basata su 16 esperienze italiane che attualmente impiegano un applicativo in modalità SaaS. L’obiettivo è stato quello di identificare i fattori organizzativi, economici e tecnologici rilevanti nel processo decisionale per la concreta adozione.
I risultati emersi dall’analisi sono stati elaborati secondo cinque prospettive: 1. processi operativi; 2. persone; 3. fornitore; 4. tecnologia; 5. economics.

– Prospettiva Processi operativi
L’adozione di un applicativo secondo il modello SaaS viene effettuata per ottimizzare i processi supportati dall’applicativo stesso (in alcuni casi per attivare processi non ancora esistenti in azienda) oppure per abilitare la standardizzazione degli stessi. La criticità dei processi non rappresenta un fattore deterrente per l’opzione SaaS. La flessibilità di impiego dell’applicativo è preferita alla personalizzazione (vale a dire alla elevata customizzazione delle funzionalità). Il ricorso a questo modello di sourcing si motiva anche per la possibilità di ridurre il rischio operativo.
– Prospettiva Persone
Il commitment da parte del vertice aziendale è fondamentale. E ciò si associa al fatto che è presente in azienda una cultura rivolta all’innovazione di modelli di sourcing dell’Ict, innovazione intesa come fattore che contribuisce al raggiungimento degli obiettivi strategici aziendali. Il dipartimento Ict riveste un ruolo centrale quale garante dell’efficienza operativa; inoltre ha anche il compito di assicurare una buona collaborazione e il corretto coordinamento sia con gli utenti sia con il fornitore. Per quanto riguarda le competenze, è emerso che spesso si innesta un processo di riconversione che porta le persone Ict a focalizzarsi più sugli aspetti legati ai processi che non sugli aspetti prettamente tecnologici. Il coinvolgimento dell’utente (per alcuni dei casi analizzati non presente) è importante soprattutto nella fase di scelta dell’applicativo (e non nel fatto che possa essere erogato nella modalità tradizionale oppure in SaaS). Quasi all’unanimità si è riscontrato un buon grado di accettazione e una scarsa resistenza al cambiamento da parte dell’utente.
– Prospettiva Fornitore
Il ruolo del fornitore è visto in funzione della sua offerta: il fornitore di servizi (relativi ad attività di integrazione dei sistemi informatici aziendali) e il fornitore di prodotto (cioè dell’applicativo). Nel primo caso è importante che vi sia una competenza sui processi di business dell’azienda; la reputazione è legata a tale competenza; inoltre è apprezzabile che si instauri una relazione di fiducia con l’azienda. Nel secondo caso emerge, quale fattore fortemente influenzante la scelta, il brand. Gli intervistati hanno sottolineato un’incertezza nella scelta del fornitore legata alla frammentarietà dell’offerta presente sul mercato, ritenuta però fisiologica in quanto riferita a un fenomeno emergente e in evoluzione.
– Prospettiva Tecnologica
La semplicità e la rapidità sono considerati i fattori maggiormente influenzanti la scelta di adottare un applicativo con il modello SaaS. Gli intervistati hanno evidenziato i tempi brevi di implementazione nonostante la criticità concernente l’integrazione con i sistemi aziendali esistenti. La flessibilità e la scalabilità, esaminate in relazione al facile adattamento alle specifiche esigenze dell’azienda, hanno rappresentato due elementi determinanti nella scelta, visti tenendo in conto anche l’aspetto di facilità d’uso per l’utente. L’assistenza, l’affidabilità e le performance dell’applicativo sono valutati in modo implicito nella corretta definizione dei livelli di servizio (Sla). Da ciò emerge, pertanto, la particolare attenzione che viene posta agli aspetti di natura contrattuale. La sicurezza, la protezione dei dati e la relativa privacy sono elementi importanti nel processo decisionale riguardo all’adozione di un modello SaaS e sono soprattutto visti in relazione agli aspetti di connettività.
– Prospettiva Economics
Il costo non rappresenta il fattore determinante nella scelta. L’analisi accurata dei costi (non sempre attuata) è pilotata da una riduzione del rischio finanziario più che da un vero risparmio. Si è riscontrata la tendenza a dare a volte per scontata l’ottimizzazione dei costi relativi all’hardware, al software e all’infrastruttura. Comunque, l’ottimizzazione dei costi e le eventuali economie di scala che possono derivare dall’adozione del SaaS non devono essere prioritari rispetto alla qualità del servizio fornito.

Cosa ne pensano le aziende del SaaS?
Si è consapevoli che i risultati di questa ricerca non sono sufficienti per descrivere un fenomeno che è ancora in uno stadio iniziale e in continua espansione, del quale sono ancora ignote molte dinamiche che possono generare implicazioni economiche, tecnologiche e soprattutto organizzative sull’operatività delle imprese, implicazioni con influenza nella definizione degli obiettivi strategici.
È proprio per questo motivo che durante il mese di ottobre, ZeroUno ha realizzato in forma integrativa alla ricerca un sondaggio on line preparato insieme a ClubTi, dal titolo “Che ne pensi del Saas?”. L’intenzione, con questa attività, era quella di verificare su una scala un po’ più ampia i sentiment raccolti nelle interviste del Gruppo di Lavoro del Club TI, pur su un campione spontaneo e, dunque, non rappresentativo dal punto di vista statistico.
Alla luce delle 16 esperienze analizzate in profondità, e grazie all’analisi e interpretazione degli elementi raccolti appena riassunta, sono stati individuati alcuni fattori chiave che possono essere considerati dei focus per chi si avvicina al Cloud Computing. Ed è su questi focus che si sono concentrate le quattro domande del sondaggio, costruito sul SaaS in quanto fenomeno maggiormente diffuso e probabilmente conosciuto.
Per quel che concerne l’approccio al SaaS, ovvero l’orientamento aziendale nei confronti della tipologia di sourcing, si evidenzia come la capacità di rispondere alle esigenze del business sia il fattore trainante principale (40%). Questo richiama quanto emerso dalle interviste circa la collaborazione tra It e le linee di Business, molto importante per una realizzazione ottimale di questo genere di progetti. Richiama, inoltre, i concetti di It come garante e come elemento di intermediazione fondamentale tra domanda (il business) e l’offerta. Al secondo posto, con il 31% delle risposte, si trova il commitment del management, a conferma della stretta connessione tra obiettivi strategici e adozione del SaaS o sourcing in the cloud. Al terzo posto, con il 28%, vengono indicati i rischi operativi, elementi “tipici” quando si parla di cloud (figura 1).

Figura 1 – Motivazioni che spingono alla scelta di adottare un applicativo in modalità SaaS
(cliccare sull’immagine per visualizzarla correttamente)

Il 68% di coloro che parlano di rischi operativi indica l’abbassamento dei costi come elemento chiave, mentre una buona percentuale (47%) indica l’efficienza operativa, richiamando un concetto prettamente organizzativo. Il 16% ritiene che entrambi i fattori siano fondamentali.
Se si analizza, poi, la fase di scelta dell’applicativo si scopre che solo l’8% dei partecipanti la considera una scelta facile a fronte del 46% che la valuta difficoltosa per via della frammentarietà dell’offerta e il restante 46% la considera complessa per la contemporanea presenza di fornitore di prodotto e fornitore di servizio che pone a confronto un brand (prodotto) e la relazione di fiducia (figura 2).

Figura 2 – Difficoltà riscontrate nell’adozione di un applicativo in modalità SaaS
(cliccare sull’immagine per visualizzarla correttamente)

a allora, brand legato all’applicativo o relazione da costruire nel tempo? Quando si sceglie il fornitore, “vincono” gli elementi tecnici come l’affidabilità o la capacità di assistenza oppure si guarda maggiormente a elementi legati al business come la conoscenza dei processi o dell’ambiente competitivo? Forse questo è l’elemento che ha maggiormente incitato il Gruppo di Lavoro a proseguire sulla strada intrapresa. L’86% dei rispondenti, infatti, ritiene che la relazione sia la cosa più importante a fronte del 46% che si affida al brand e a un 32% che indica entrambi come fattori importanti. Riassumendo ci sentiamo di sottolineare come un fenomeno nuovo tenda a mettere in evidenza elementi talvolta anche contraddittori: se da un lato si guardano i costi come elemento critico molto tangibile, dall’altro emerge un elemento intangibile per eccellenza come la fiducia. Inoltre piano piano alcuni miti sia in senso negativo (la poca sicurezza o le difficoltà insormontabili) che positivo (spostare tutto fuori gestito da terze parti significa non occuparsi più di Ict), cominciano ad attenuarsi per lasciare spazio a considerazioni più “realistiche” e oggettive che spostano l’attenzione dalla tecnologia, ormai disponibile, a elementi di processo e di ripensamento organizzativo portando il Cloud verso un’affermazione concreta e operativa, non più presente solo sulle pagine dei giornali.

* Antonella Ferrari è responsabile Gruppo di Lavoro SaaS del Club Ti; Emanuela Zanleone è coordinatore editoriale di Club Ti.

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