Il mercato Erp 2011: tendenze e sfide per le imprese secondo Avanade

Cloud Computing e applicazioni mobile sulla cresta dell’onda, mentre cresce la domanda da parte delle aziende di maggiore flessibilità e interfacce standardizzate.

Pubblicato il 01 Gen 2011

In Italia una compagnia su due afferma che l’Enterprise Resource Planning (Erp) sarà uno dei focus principali in ambito It per i prossimi dodici mesi e la medesima percentuale (47%) è riscontrabile anche in termini d’investimenti in sistemi Erp nuovi o già esistenti per la gestione dei dati.
Questi risultati sono emersi da un recente studio che Avanade, fornitore di servizi tecnologici aziendali, ha condotto coinvolgendo oltre 500 responsabili It e manager in Italia e in altri 16 paesi. L’introduzione o la conversione di un sistema Erp è spesso percepito come una sfida. La globalizzazione, lo sviluppo di business model, le fusioni, le acquisizioni, nonché le nuove tecnologie e le ultime tendenze, sono aspetti che le aziende devono sempre tenere in considerazione.

Quali sono le quattro principali tematiche che verranno affrontate nei prossimi mesi? E quali aspetti aziendali saranno maggiormente coinvolti in fase di implementazione o modifica dei sistemi Erp? Di seguito gli elementi identificati da Avanade:

1. Applicazioni mobile sempre più diffuse
Le aziende, per aver successo a livello internazionale, devono agire secondo una visione globale. Pertanto è importante poter accedere ai sistemi Erp interni in qualsiasi momento, a prescindere dal fuso orario, dal luogo e dai processi di business time-critical. Se in passato utilizzare sistemi Erp era possibile solo attraverso postazioni fisse, con l’arrivo degli smartphone si è aperto un secondo canale di accesso. Grazie alle applicazioni Erp mobile, le aziende potranno accrescere l’efficienza dei propri processi operativi, offrendo ai responsabili aziendali la possibilità di entrare nel sistema in qualunque momento, al fine di progredire con le attività, come il processamento degli ordini, più rapidamente. Di fatto, per le aziende questo si traduce nella capacità di rispondere prontamente ai cambiamenti economici che si possono verificare; anche se in futuro i sistemi Erp mobile non andranno a sostituire le applicazioni tradizionali, è certo che essi verranno utilizzati in maniera congiunta. A tal proposito, sarebbe utile per le aziende verificare per tempo con i fornitori di servizi se già offrono soluzioni mobile aggiuntive o se le renderanno presto disponibili.

2. Standard richiesti
Funzionalità già mature: i sistemi Erp sono ormai avanzati e largamente diffusi. Le aziende stanno già beneficiando di soluzioni complesse di elevata qualità e pertanto, per i prossimi anni, non ci si aspettano cambiamenti significativi in tal senso da parte dei provider. Tuttavia, l’approccio di tipo best-of-breed ha portato finora a selezionare presumibilmente il migliore software provider disponibile per ciascuna divisione. Soprattutto nelle imprese di grandi e medie dimensioni è emersa una varietà di sistemi con requisiti e caratteristiche differenti: ad esempio, i sistemi di controllo della produzione sono stati associati a sistemi logistici di altri produttori e sistemi di gestione finanziaria integrati con interfacce supplementari. Gli elevati costi di manutenzione, l'integrazione dei sistemi e i problemi di interfaccia sono state le principali sfide che le aziende si sono trovate a dover affrontare.
Nuova strategia: le aziende richiedono in misura sempre maggiore processi standardizzati e semplificati con l’obiettivo di agevolare i cambiamenti relativi ai sistemi Erp interni. Inoltre, grazie all’utilizzo di interfacce standard, si registra una riduzione dei costi relativi alle attività della divisione IT. Di fatto, questa tipologia di interfaccia permette di integrare più facilmente diversi sistemi e applicazioni, come soluzioni di Business Intelligence (BI), con il sistema Erp in uso. Le aziende dovrebbero quindi prendere in considerazione interfacce standard per i propri sistemi, così da ridurre i costi relativi alle eventuali integrazioni e modifiche da apportare.
Globalizzazione: le aziende definiscono il proprio modello di business per rispondere prontamente e con successo alle continue sfide imposte dal mercato. Oggi le aziende stanno crescendo molto, non solo in termini di risorse, ma anche attraverso le acquisizioni. I responsabili IT dovrebbero valutare attentamente se i propri sistemi Erp siano in grado di rispondere o meno a questi cambiamenti o se una soluzione out-of-the-box possa essere considerata una valida alternativa.

3. Approccio Hub-and-spoke
L'approccio "hub-and-spoke" è un modello che consente di integrare il software di gestione aziendale della sede centrale di un'organizzazione con i sistemi utilizzati nelle filiali. Questo approccio prevede che la sede principale si avvalga di un sistema di backbone complesso, come Sap, e le filiali di sistemi più semplici come, ad esempio, Microsoft Dynamics Ax, in quanto sistemi quali Sap sono spesso troppo complessi e costosi.
In caso di fusioni o acquisizioni questo approccio potrebbe risultare particolarmente adatto se integrato con il sistema Erp già presente in azienda. Un altro vantaggio è rappresentato dal fatto che ogni utente ha a propria disposizione le informazioni di cui necessita per svolgere le proprie mansioni. L’introduzione di un sistema Erp è sempre più accettato dagli utenti, che ne apprezzano le caratteristiche di intuitività e produttività, il tutto senza un’onerosa attività di formazione.

4. Cloud computing e Software-as-a-Service (SaaS)
L'hosting di sistemi da parte di provider di servizi esterni, in particolar modo in ambito Erp, in Italia genera ancora alcune preoccupazioni legate, ad esempio, a fattori quali la sicurezza e la privacy. I sistemi Erp devono essere disponibili e sempre aggiornati, in quanto controllano i processi time-critical, spesso legati alla produzione vera e propria. Le aziende devono valutare se possono permettersi una battuta di arresto nella produzione in caso di guasto, oppure se riconsiderare la propria posizione nei confronti del Cloud Computing e del SaaS. Paolo Fumi, Financial Services Business Director Avanade Italy, ha dichiarato: "Dai nostri studi risulta che solo il 7% delle imprese in Italia si avvale delle potenzialità del cloud in maniera esclusiva. In effetti, la maggior parte delle nostre imprese (57%) sfrutta la combinazione di un sistema cloud con uno interno. Il Cloud computing viene considerato un investimento strategico estremamente valido da più della metà (60%) delle aziende italiane”.
Fumi ha poi concluso: “In generale, dallo studio emerge come la priorità per le aziende (70%) sia comunque sempre quella di essere all’altezza delle aspettative in termini di customer service. Inoltre, la maggior parte delle imprese italiane (67%) non si sente subissata dalla mole di dati quotidiani, anzi, per l’83% l’ampia disponibilità di informazioni consentirebbe ai dipendenti di svolgere il proprio lavoro in maniera più efficace e di ridurre il margine di incertezza nella fase decisionale (77%).

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