Attualità

SAP, il cloud come motore della business transformation

Sven Denecken, tra i massimi esperti SAP della tecnologia S/4HANA, offre una panoramica sulla visione aziendale in ambito cloud e sull’offerta RISE with SAP

Pubblicato il 11 Lug 2022

ERP su cloud

Al SAP Sapphire di Orlando, l’appuntamento internazionale del vendor tedesco dedicato a clienti, partner e analisti, l’attenzione si è concentrata sulla proposta RISE with SAP, ovvero un pacchetto di tecnologie e servizi per supportare le aziende nell’innovazione dei processi grazie al cloud.

A un anno dal lancio (l’annuncio ufficiale è datato 27 gennaio 2021), abbiamo chiesto a Sven Denecken, SVP, COO S/4HANA and Head of Product Success, SAP, di chiarire i dettagli dell’offerta, con una sintesi dei bilanci e uno sguardo sulle prospettive future.

Quattro passi con RISE with SAP

Denecken definisce RISE with SAP come una “concierge offering”, ovvero un servizio olistico che mette a disposizione dei clienti gli strumenti tecnologici, ma soprattutto una guida metodologica per realizzare un percorso di business transformation attraverso la nuvola. Il journey, disegnato sulle specificità aziendali e finalizzato ai risultati di business, si sviluppa in quattro passi.

«Innanzitutto – spiega Denecken – occorre esaminare la situazione esistente all’interno dell’organizzazione attraverso le nostre soluzioni di business process intelligence, come la piattaforma SAP Signavio. Sostanzialmente, si mappano i processi aziendali rispetto a obiettivi strategici, best practice e attuale posizione. È molto importante eseguire correttamente l’analisi, perché si tratta di un “viaggio” e bisogna capire con esattezza il punto di partenza».

Sven Denecken, SVP, COO S/4HANA and Head of Product Success, SAP

Il secondo step permette, attraverso una serie di servizi tecnici, di facilitare la migrazione verso un ambiente software standard, modulare e flessibile, con un layer di dati coerente, rimuovendo complessità e personalizzazioni di codice. L’ottimizzazione riguarda anche i processi attraverso la Business Technology Platform, che include, in un ambiente unificato, una serie di strumenti per la gestione dei dati, lo sviluppo di applicazioni, il machine learning, l’automazione, il workflow management e così via.

La Supply Chain Resiliency è invece l’obiettivo del terzo stadio. «Le imprese – suggerisce Denecken – devono pensare oltre le quattro mura aziendali, considerando le reti dei fornitori, degli operatori logistici, degli asset. Ecco perché abbiamo connesso il sistema gestionale S/4HANA al nostro Business Network (la piattaforma lanciata nel 2021 che permette l’interazione tra i diversi attori della filiera – ndr) come funzionalità integrata e pre-configurata all’interno del pacchetto RISE with SAP».

Il quarto passo consiste nella scelta dell’infrastruttura cloud per fruire dell’ambiente software SAP, con la possibilità di decidere tra i quattro hyperscaler (Microsoft, Amazon, Google o Alibaba) e il datacenter proprietario del vendor tedesco. Indipendentemente dal provider selezionato, SAP rimane comunque l’unico interlocutore dei clienti RISE with SAP.

Business Process as a Service per clienti grandi e piccoli

«Insomma – evidenzia Denecken – la nostra offerta, che soprannominiamo ”Business Process as a Service (BPaaS)”, include tutti gli ingredienti per l’evoluzione aziendale in chiave cloud. Tutti i servizi e le tecnologie sono raggruppati all’interno di un unico pacchetto, creando un forte rapporto di fiducia. Abbiamo lanciato RISE with SAP da solo un anno e abbiamo già raggiunto 2mila clienti, di cui il 60% nuovi, un risultato che ci ha sorpresi positivamente, visto il momento storico di incertezza».

Denecken cita alcuni casi di successo, sottolineando come la flessibilità di implementazione permessa da SAP sia un fattore vincente. «Accenture – racconta – ha optato per una completa migrazione alla versione SaaS della piattaforma SAP, riconoscendone i benefici in termini di fast innovation. Schneider Electric, invece, utilizza la classica versione hosted all’interno del quartier generale, mentre considera l’alternativa cloud un’opzione vantaggiosa per consolidare i diversi sistemi Erp presenti nei 600 impianti produttivi».

Tuttavia, come dichiara Denecken, non sono soltanto le grandi aziende a beneficiare dell’offerta RISE with SAP, ma qualsiasi organizzazione, indipendentemente dalle dimensioni, può costruire il suo percorso di business process transformation sfruttando i servizi e le tecnologie del pacchetto. Anzi, in futuro, saranno le piccole aziende a sposare con maggiore entusiasmo l’approccio SaaS. A riprova di queste affermazioni, un esempio concreto è rappresentato da Macron, azienda italiana del Mid Market specializzata in abbigliamento sportivo, che ha scelto RISE with SAP con S/4HANA Cloud per supportare gli obiettivi di crescita e innovazione.

Il Network Erp per ottimizzare la Supply Chain del futuro

Chiarite le attuali direttrici strategiche di SAP, Denecken offre una vista sui prossimi scenari tecnologici. «Credo – afferma – che il gestionale del futuro sarà un Network Erp, che permette di connettere fornitori, clienti e tutti gli attori della Digital Supply Chain».

Le catene di fornitura stanno attraversando una fase di disruption, mostrando la loro debolezza e inefficacia. Così sono nati progetti virtuosi come Catena X, una “rete delle reti” del settore automotive, che sfrutta le soluzioni SAP per favorire l’interscambio delle informazioni lungo la filiera, migliorando il processo di approvvigionamento.

Secondo Denecken, il sistema Erp può essere il collante per la condivisione dei dati e la collaborazione tra i diversi operatori. «Il Software-as-a-Service – sostiene inoltre – può aiutare nel processo di creazione dei network perché è più veloce nell’adozione e richiede meno risorse dedicate: il cliente è libero di concentrare gli sforzi sul core business aziendale, senza preoccuparsi della messa in esercizio e del funzionamento delle infrastrutture».

Denecken dipana eventuali dubbi sulla sicurezza delle informazioni condivise attraverso la nuvola, sottolineando la recente evoluzione dei Sovereign Cloud, ovvero piattaforme limitate a livello regionale, finalizzate a garantire l’interoperabilità dei servizi e dei dati nel rispetto della compliance e degli standard. Catena-X, ad esempio, fa riferimento al progetto Gaia-X per l’istituzione di un’infrastruttura federata di servizi cloud a livello europeo.

«Inoltre – aggiunge Denecken – dobbiamo considerare che la sicurezza deriva sostanzialmente da tre fattori: l’affidabilità delle infrastrutture, che viene garantita attraverso gli hyperscaler; la bontà del software stesso, quindi come viene sviluppato; la collaborazione, perché non dimentichiamo che le interazioni avvengono innanzitutto tra esseri umani e organizzazioni diverse. Lo sforzo congiunto dei player e l’adesione a standard comuni può garantire maggiore sicurezza rispetto a quanto potrebbe fare una singola entità».

L’evoluzione delle professioni It, tra sostenibilità e nuove tecnologie

Denecken offre spunti di riflessione interessanti anche per quanto riguarda il ruolo dei Cio e l’evoluzione delle professioni It. Il responsabile dei sistemi informativi sarà sempre più focalizzato sul ridisegno dei processi aziendali, con una maggiore focalizzazione sulle problematiche della sostenibilità per bilanciare correttamente gli obiettivi di business con la riduzione dell’impatto ambientale.

Sulle competenze che saranno sempre più necessarie in futuro, Denecken non ha dubbi. «Credo – conclude – che la conoscenza dei processi aziendali sia fondamentale. Bisogna innanzitutto essere in grado di capire come funzionano le organizzazioni e i network. Quindi è necessario investire sulle competenze tecnologiche, soprattutto in materia di deep learning, machine learning, linguaggi di programmazione, sviluppo no-code e low-code. Il quantum computing è sicuramente un trend importante, su cui stiamo conducendo iniziative, che può essere particolarmente utile nella Supply Chain, dove contano la velocità, i dati e la capacità di prendere rapidamente decisioni».

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