SolidWorks, come cambia la progettazione con cloud e Augmented design

Intervista con il Ceo SolidWorks sul design funzionale, l’interoperabilità, il cloud e la sicurezza.

Pubblicato il 22 Feb 2017

Entrato in Dassault Sistèmes nel 2011 come vicepresidente per la Ricerca e Sviluppo avendo alle spalle più di 25 anni d’esperienza nella realizzazione di applicativi Cad 3D e Plm, nonché alcuni brevetti per la modellazione funzionale, Gian Paolo Bassi è da gennaio 2015 alla guida di SolidWorks, con l’intento di fare di quello che è già uno dei più potenti e diffusi prodotti di Cad 3D un qualcosa ispirato a un diverso concetto. Come ha dichiarato già al tempo della sua nomina e ribadito a SolidWorks World 2017 “…vogliamo ridefinire il termine stesso di Cad, da Computer Aided Design a Computer Augmented Design, nel senso che lo strumento deve servire il progettista nel portare il focus del suo lavoro dalla forma dell’oggetto alle funzioni che quell’oggetto deve svolgere”.

Gian Paolo Bassi, Ceo di SolidWorks

Avendo incontrato il Ceo di SolidWorks al recente evento di Los Angeles, abbiamo colto l’occasione per rivolgergli alcune domande.

ZeroUno: Può innanzitutto chiarirci cosa intende per Augmented Design?

Bassi: “Le farò un esempio. Per cent’anni le motociclette sono state costruite con la ruota motrice retta da una forcella. Così le pensava il progettista e il computer lo aiutava a disegnare la forcella dalla forma migliore. Pensando invece alla funzione, il progettista ha solo chiesto al computer di disegnare un oggetto che reggesse la ruota permettendole di oscillare. Ed è venuta fuori una cosa che prima non c’era: la sospensione monobraccio”.

ZeroUno: L’offerta Dassault copre parecchie aree con diverse soluzioni. In particolare nel Cad/Cam 3D SolidWorks si trova a convivere con Catia. È possibile che in futuro si pensi a far confluire prodotti aventi analoghe funzioni ma diversi data model?

Bassi: “Non abbiamo l’ossessione di unificare il portfolio. Né c’è motivo per noi di migrare ad altri ambienti. Pensiamo piuttosto a garantire l’interoperabilità e la compatibilità con le precedenti versioni dei nostri prodotti. Se comprate SolidWorks lo potrete usare per anni. Crediamo però nella 3DExperience, piattaforma che unifica soluzioni con diversi brand, e con SolidWorks nella 3DExperience offriamo già di fatto un portfolio integrato”. (riferendosi all’insieme dei recenti prodotti SolidWorks per il manufacturing, il Cae, la simulazione e altro – ndr)

ZeroUno: Nel keynote ha rimarcato la sua attenzione per il cloud. Quali sono i plus per l’utente dell’uso online di un software Cad 3D? E come pensa di vincere le persistenti diffidenze verso la sicurezza degli ambienti cloud?

Bassi: “SolidWorks è uno strumento molto potente ma anche facile da usare. Si presta quindi bene al modello SaaS, dando all’utente una scalabilità costosa da raggiungere con le sole risorse interne. Quanto alla sicurezza, premesso che chi pensa che i progetti più segreti siano più al sicuro in casa potrà sempre farlo, bisogna dire una volta per tutte che un grande provider può garantire sicurezza di accessi e data protection molto meglio di quanto la maggior parte delle aziende non possa fare. Pensi, per esempio, che di recente una casa come la Bosch ha deciso di passare al cloud proprio per essere più sicura”.

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