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Stampanti intelligenti multifunzione, IoT e blockchain: uno scenario di opportunità

Via via che l’orizzonte della IoT si fa sempre più diversificato, occorre gestire e proteggere un numero crescente di dispositivi e di dati. In questo scenario, la tecnologia blockchain rappresenta un potenziale mezzo per autenticare dispositivi e utenti, proteggere i dati e processare le transazioni

Pubblicato il 09 Gen 2017

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Dalla Blockchain alle stampanti multifunzione, nascono nuove opportunità di servizio all’insegna dell’efficienza e della sicurezza.

Cardine della nuova governance, la Internet of Things. Si tratta di imparare a guardare meglio la configurazione del nuovo ecosistema di dispositivi collegati e integrati con software e connettività di rete, di cui può fare parte una miriade di oggetti: dai termostati, ai dispositivi indossabili fino ai veicoli a guida autonoma come la Tesla Model S. Questo scenario sta consentendo il passaggio da modelli di vendita transazionali a modelli di servizio che sfruttano il valore dei dati generati attraverso l’interazione dell’utente con i dispositivi collegati IoT.

L’industria della stampa ha già iniziato il suo viaggio sulla trasformazione dei servizi e, intanto, stanno nascendo sempre più opportunità via via che l’Internet of Things converge con la tecnologia del registro contabile pubblico e condiviso conosciuto come Blockchain.

La stampa e il paesaggio IoT

Le stampanti intelligenti multifunzione aziendali, con connettività di rete e piattaforme software embedded, rappresentano un elemento integrante dello scenario della Internet of Things. I sistemi di printing generano una grande quantità di dati che viene utilizzata per il monitoraggio da remoto, per il servizio e la manutenzione predittivi e per la consegna just-in-time dei materiali di consumo, come inchiostro e toner. Gli esperti fanno notare come la connettività di rete sollevi naturalmente problemi di sicurezza: così come qualsiasi dispositivo IoT, infatti, le stampanti intelligenti multifunzione sono vulnerabili agli stessi rischi per la sicurezza (come l’accesso ai dati sui dischi rigidi, l’uscita di informazioni riservate che possono finire nelle mani sbagliate o l’accesso non autorizzato alla rete tramite le porte aperte sul dispositivo).

Come mitigare i rischi? Attraverso una serie di misure a livello di dispositivo, di documento o di utente e i dispositivi possono essere gestiti da remoto attraverso il cloud o il server centrale. In ogni caso, sottolineano gli esperti, via via che il paesaggio IoT si fa più diversificato, la necessità di gestire e proteggere la proliferazione di dispositivi e dati associati diventerà una priorità.

Che cos’è la blockchain?

La tecnologia Blockchain è un modo per aggiungere sicurezza e privacy a sensori e dispositivi. Blockchain è un registro distribuito attraverso una rete peer-to-peer che registra tutte le transazioni fatte in Bitcoin. Dal punto di vista funzionale, il blockchain fornisce record decentrati, sequenziati e ordinati di tutte le transazioni in una rete (come ad esempio quella dei Bitcoin) che possono essere verificati in qualsiasi momento.

Il registro è a prova di manomissione e non può essere manipolato intenzionalmente. Il libro mastro distribuito permette di tenere traccia delle attività, senza la necessità di un server centralizzato. In una rete IoT, quindi, una blockchain può registrare la storia dei dispositivi intelligenti e consentire dunque il loro funzionamento autonomo, senza la necessità di un’autorità centralizzata.

L’applicazione della blockchain al mondo delle stampanti

Le potenziali applicazioni per blockchain possono avere un impatto sull’intera supply chain, dalla prima fase di montaggio alla fine del ciclo di vita di un prodotto. La tecnologia Blockchain potrebbe infatti permettere di monitorare la storia dei singoli dispositivi, registrando su un libro mastro lo scambio di dati tra l’oggetto e gli altri dispositivi, i servizi web e gli utenti. Il registro blockchain potrebbe essere utilizzato per registrare gli aggiornamenti, le patch e le modifiche applicate a qualsiasi prodotto o dispositivo per il suo intero periodo di funzionamento.

Ciò renderebbe molto più facile sia tenere traccia dei progressi nella rimozione delle vulnerabilità che inviare avvisi e notifiche ai proprietari del prodotto. La tecnologia blockchain può rendere indipendenti i dispositivi intelligenti, abilitandoli allo svolgimento autonomo di una serie di operazioni. Una stampante, per esempio, sarebbe così in grado di gestire il proprio mantenimento, diagnosticando problemi, pianificando le attività e pagando i materiali di consumo automaticamente, in base alla cronologia degli acquisti.

Un gruppo di stampanti in un ufficio, inoltre, potrebbero interagire con altri dispositivi per stabilire delle priorità e avviarsi al momento più opportuno, riducendo al minimo il costo dell’energia elettrica. Nel contempo, i dati blockchain provenienti dalle stampanti intelligenti multifunzione, più facilmente monitorati e autenticati, potrebbero fornite ai produttori maggiori (e migliori) informazioni in merito allo stato dei loro prodotti nel corso del tempo, consentendo loro di migliorarne la qualità. Non solo: questo sistema potrebber anche aiutare i rivenditori a migliorare le vendite e a offrire servizi più redditizi (come la sostituzione proattiva di parti, apparecchiature o beni di consumo).

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