Nell’ampia offerta di cloud server oggi presente sul mercato IT è bene fare delle distinzioni. Perché non tutti i server virtuali sono identici.
CoreTech considera trasparenza e costo competitivo i due principi fondamentali di una pratica commerciale corretta. Per questo, quando propone Stellar, il suo server cloud enterprise class e full optional, lo fa illustrando in dettaglio architettura e caratteristiche tecniche. Così come, nell’indicare il costo mensile, invita a diffidare di quanti offrono VPS (Virtual Private Server) entry level a prezzi inferiori rispetto a un servizio di web hosting: a cifre tanto basse non si può avere la certezza di avere un cloud server con buone prestazioni. Ma questo non significa che per i server virtuali o si spende tanto o si hanno risultati scadenti, rimpiangendo le soluzioni on premise. Semplicemente che bisogna essere messi in grado fin dall’inizio di sapere che cosa si sta comprando.
Nel caso di Stellar, CoreTech ne propone due versioni, proprio in base a quei criteri di trasparenza e giusto prezzo che fanno parte del suo Dna: Stellar classe C e Stellar classe S SSD.
Le due versioni del server cloud Stellar: C e S SSD
I server cloud di classe C rappresentano l’ideale per applicazioni con finalità generiche dove la velocità I/O disco non è un elemento determinante. Possono essere adatti per server web e mail server a traffico ridotto e per database / gestionali di piccole e medie dimensioni. Prevedono una scalabilità fino a 6 core, 12 GB di RAM e 10 TB di disco.
Altro discorso è il server cloud Stellar di Classe S SSD, una scelta obbligata per tutte quelle applicazioni che richiedono prestazioni CPU e performance I/O disco equivalenti a quelle di server fisici dedicati. Questa tipologia viene raccomandata per server web e mail server ad alto traffico.
L’offerta CoreTech assicura prestazioni garantite e affidabili in virtù della sua scalabilità lineare, il che significa che all’aumentare delle performance richieste, si possono aggiungere risorse a livello di CPU, RAM e storage senza essere costretti a fare un upgrade come sovente capita con altri cloud provider che offrono servizi IaaS (Infrastructure as a service).
Infine, grazie ad elevati standard di sicurezza con firewall, backup, snapshot e monitoring inclusi nel prezzo, Stellar può definirsi un’offerta completa al 100%.
Orientarsi fra tecniche di overselling e proposte ingannevoli
La scelta della classe del server Stellar va orientata in base alla finalità di utilizzo, consapevoli del fatto che il costo è parametrato alle performance. Molte aziende, purtroppo, hanno vissuto l’amara esperienza di aver investito in una VPS che all’inizio sembrava molto performante, per poi rivelarsi del tutto insoddisfacente.
Il motivo potrebbe essere ricondotto alla tecnica dell’overselling con cui i server fisici vengono sovraccaricati con un numero sempre più crescente di VPS; magari all’inizio ci si imbatte in un hypervisor scarico, per poi scoprire che era solo un caso.
Ancora peggio quando il vendor adotta politiche commerciali ingannevoli, offrendo in principio una VPS su hypervisor performanti e con settaggi senza troppe limitazioni. Dopo un po’, il malcapitato viene trasferito a sua insaputa su un hypervisor di fascia inferiore e, per giunta, con limitazioni sull’utilizzo delle risorse, tanto da spingerlo a fare continui, e onerosi, upgrade a cui ci si rassegna pur di non dover mettere mano nuovamente a un percorso di migrazione del server.
Perché è importante capire la differenza tra VPS e cloud server
Eppure ci sono dei campanelli d’allarme per capire se l’offerta è lacunosa e non tanto limpida. A cominciare dalla disinvoltura con cui si tendono a far coincidere VPS con cloud server come se indicassero la stessa cosa. Una VPS è una Virtual Machine (VM) presente su un singolo hypervisor fisico, sia esso VMware, Hyper-V o KVM. Un cloud server, invece, pur essendo anch’esso una macchina virtuale, risiede in una configurazione cluster formata da due o più hypervisor fisici che condividono uno storage.
Una differenza non da poco soprattutto in occasione di guasti che, nel caso in cui interessi l’hypervisor collegato alla VPS, renderà inaccessibile la Virtual Machine. Cosa che è molto più difficile possa accadere in un cluster, poiché le VM vengono semplicemente spostate automaticamente su un altro hypervisor fisico appartenente all’infrastruttura. CoreTech ci tiene a chiarire la differenza proprio per far comprendere che cosa intende quando si parla di VPS, rivolte principalmente a sviluppatori e sistemisti che hanno bisogno di ambienti di test e sviluppo a un costo contenuto, o del suo server cloud Stellar, rispetto al quale non fa mistero delle soluzioni tecniche e tecnologiche adottate.
L’architettura small cloud cluster e la tecnologia alla base di Stellar
Quella di Stellar è un’architettura small cloud cluster, vale a dire un cloud a “capacità finita” con un numero massimo di cloud server che possono essere ospitati. In questo modo, quando un cluster raggiunge il numero massimo di VM, i nuovi server vengono creati su un nuovo small cloud cluster, con una garanzia evidente riguardo alle prestazioni che si discosta dai cattivi esempi riportati in precedenza. Prestazioni che si appoggiano sul meglio che la tecnologia attualmente offra sul mercato, combinando VMware, al vertice nei sistemi di virtualizzazione e cloud, e HP, leader mondiale per server e storage.
Nel dettaglio ogni small cloud cluster è formato da tre Host VMware su server HP DL360 di ultima generazione, con doppio processore Intel Xeon E5 v3, 192GB di RAM, doppia scheda di rete fisica per un totale di 8 canali a 1GB e doppio alimentatore. Completa il quadro la protezione di firewall di front end e back end, oltre a una VLAN isolata e dedicata a ciascun cliente, nonché un sistema di backup dei server cloud su uno storage separato. Quando, perciò, un partner di CoreTech sceglie Stellar e lo propone ai suoi clienti, non sta scegliendo un cl
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