Attualità

Un’architettura integrata e consistente per valorizzare i dati

L’importanza dei dati, il loro valore e i benefici del cloud, sono ormai aspetti universalmente riconosciuti dalle imprese di ogni dimensione ma portano anche nuovi problemi e complessità da gestire.
La collaborazione fra Informatica e Lutech punta a offrire una gestione end-to-end del dato, realizzando una data intelligence basata su una piattaforma integrata, in ambienti ibridi e multi-cloud, ormai presenti nella realtà della maggior parte delle organizzazioni

Pubblicato il 20 Nov 2020

valore dati

La sempre più pervasiva digitalizzazione delle aziende sta producendo una quantità e varietà di dati del tutto rivoluzionaria rispetto agli scenari di qualche anno fa. Questo induce le aziende a ragionare sull’opportunità di perseguire investimenti sulle tecnologie finora adottate nell’ambito della Data Intelligence piuttosto che approcciare il mondo cloud che tipicamente consente una maggior flessibilità e rapidità nell’implementare soluzioni sempre più complesse. L’obiettivo è superare di slancio la difficoltà di gestire l’evoluzione delle nuove piattaforme e limitare gli investimenti upfront in hardware necessari per poter scalare e gestire la nuova complessità.

Lo ricorda Stefano Ghezzi, Head of Data Intelligence Unit di Lutech che precisa: “Nasce la necessità, essendo spesso le fonti dati a casa del cliente, di interagire con un installato on premise, che comunque permane anche portando a soluzioni Hybrid Cloud”. Va incontro a queste esigenze la partnership fra Lutech, system integrator con esperienza, fra l’altro, in data intelligence, e Informatica, fornitore di una piattaforma middleware che consente di gestire end-to-end il ciclo del dato.

Stefano Ghezzi, Head of Data Intelligence Unit di Lutech

Un percorso integrato

“Nella nostra esperienza, le aziende quando affrontano la data intelligence, si preoccupano essenzialmente dell’obiettivo di business che ha guidato l’iniziativa, come la costruzione di un report o il disegno di una dashboard, ma successivamente si accorgono dell’importanza di gestire in modo completo i dati, anche in termini di sicurezza, qualità, accesso, regolamentazione, policy”. Non porre fin da subito solide fondamenta su cui costruire questo tipo di soluzioni porta a generare una grande complessità a valle quando, ex-post, vanno implementate regole di GDPR o controlli di qualità per avere dati affidabili: l’adozione di una soluzione integrata fin dall’inizio facilita la visione strategica della gestione del dato che diventa l’asset aziendale da alimentare e manutenere.
A questo punto entra in gioco la tecnologia di Informatica capace di gestire tutta la catena del dato.
“Informatica gestisce la governance del dato a 360 gradi, tramite un insieme di soluzioni tra cui Informatica Intelligent Cloud Services (IICS), leader nel Magic Quadrant di Gartner 2020 per l’iPaaS per il settimo anno consecutivo. In particolare la piattaforma Eipaas svolge un ruolo centrale nel momento in cui le aziende decidono una modernizzazione e un movimento verso il cloud e si pongono il problema su cosa fare delle applicazioni on premise, come modernizzarle, come spostarle in cloud, come fare sì che i dati si parlino in maniera coerente e fluida, ci sia un controllo di qualità e di privacy”, interviene Nicola Sandoli, Cloud Sales Specialist di Informatica, precisando che la sua azienda ha come mission fornire il dato all’utente tecnico, a quello di business o al data scientist affinché possano effettuare analisi, visualizzazioni, ecc.: “A partire dalla piattaforma di Informatica siamo in grado non solo di fare l’ingestion dei dati, agganciare fonti eterogenee, fare trasformazioni alla base di un sistema di data intelligence ma anche recuperare i metadati, ricostruire il percorso del dato per arrivare in un determinato punto dell’ecosistema aziendale, capire chi accede, quale sia qualità del dato che transita”, aggiunge Ghezzi.

Nicola Sandoli, Cloud Sales Specialist di Informatica

Il ruolo del cloud

Riportando l’attenzione sul tema cloud, Sandoli sottolinea che le più importanti organizzazioni “sono in conversazione con i principali cloud provider e fornitori di SaaS – e aggiunge – La soluzione Informatica ha come obiettivo consentire di trarre benefici da queste nuove architetture superando i problemi che emergono”.
Le nuove problematiche sono riconducibili alla necessità di integrare in modo trasparente dati e applicazioni che si trovano in ambienti eterogenei. Informatica punta a garantire una gestione centralizzata attraverso un software as a service che permette di disegnare e governare i flussi di informazioni che fanno fluire i dati con applicazioni on prem-on prem, on prem-cloud, cloud-cloud o anche cloud- prem, in tutte le combinazioni possibili.
“La costruzione di architetture dati ibride è un trend che stiamo osservando presso i clienti che vede sperimentazioni, nuove soluzioni su cloud ma anche integrazione con il mondo on premise. Anche per quanto riguarda il cloud le aziende clienti guardano a tutti i mondi, visto che ciascun provider ha il suo punto di forza in aree diverse. Spesso lavoriamo su implementazioni di data intelligence particolarmente eterogenee, in un ambiente non solo ibrido ma spesso multi cloud”, aggiunge Ghezzi.
In questo contesto le soluzioni di Informatica, grazie alla capacità di integrazione fra sistemi eterogenei, diventa un acceleratore, funge da backbone di supporto per evitare di costruire soluzioni custom con dispendio di energia e lentezza di implementazione.

Come trarre il massimo beneficio

L’offerta congiunta di Lutech e Informatica è pensata per tutte le aziende per le quali il dato ha un ruolo strategico. “La nostra proposizione modulare di EiPaaS è facilmente adattabile a scenari di ogni dimensione ma soprattutto la presenza di tanti progetti importanti porta alla luce i benefici, indipendentemente dal settore”, sottolinea Sandoli, evidenziando un certo movimento anche nel settore pubblico.
Importante anche identificare i giusti interlocutori aziendali per i progetti. Lutech ed Informatica si interfacciano inizialmente con l’IT, interessato soprattutto alle tematiche di integrazione per accelerare l’implementazione delle soluzioni e ridurre i costi e successivamente con l’utente di business interessato principalmente alla comprensione del dato e alla sua qualità. “Con questa tipologia di utenti viene valorizzata soprattutto la componente di Data Governance, in quanto garantisce loro autonomia, qualità e ownership del dato, e consente loro di accelerare la capacità di implementare nuove idee” dice Stefano Ghezzi. “Altre figure chiave nell’introduzione di queste soluzioni sono, secondo Sandoli, i CDO, mentre per la componente architetturale, oltre ai CIO, emergono i responsabili del data architecture per il set up dell’infrastruttura e il CISO, sia per la parte tecnica della sicurezza sia per la privacy; per la componente business, sono invece centrali i responsabili delle applicazioni. “Nel corso della fase di definizione della architettura entrano in gioco tutte queste figure, messe in moto però dal referente business con cui facciamo generalmente il primo incontro”, conclude Sandoli.

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