Le architetture ibride e multicloud si confermano oggi come risposta vincente alle necessità di flessibilità ed efficienza del business digitale. Il rovescio della medaglia è la crescita di complessità nel governo delle risorse infrastrutturali e applicative che compongono gli ecosistemi informativi aziendali, sempre più eterogenei e distribuiti.
Westpole, società specializzata nei progetti per la digitalizzazione, si pone come partner tecnologico e skill integrator in grado di semplificare la gestione del parco IT attraverso l’offerta di soluzioni cloud e Managed Services. Da realtà nazionale, grazie alla recente acquisizione della BU Hybrid Technology di Iris, azienda appartenente al Gruppo Canon, è cresciuta a livello europeo e oggi conta otto sedi tra Italia, Belgio e Lussemburgo, impiegando oltre 600 dipendenti.
Riorganizzazione in tempo di Covid-19
Il General Manager Italia Matteo Masera racconta il posizionamento attuale e le prospettive future di Westpole, in seguito alla riorganizzazione societaria e alla luce dei nuovi scenari dettati dall’emergenza Coronavirus.
“La pandemia di Covid-19 – dichiara – ha fatto emergere debolezze e virtù di qualsiasi impresa, obbligando a un ripensamento strutturale. In Westpole abbiamo sfruttato la contingenza per rivedere le strategie di investimento nell’assetto societario e del parco tecnologico. In particolare, abbiamo spostato il nostro datacenter presso le infrastrutture Tier IV di TIM ad Acilia (Roma), procedendo all’ammodernamento degli asset con i nostri partner Cisco e IBM. L’upgrade non ha impattato sugli accordi in essere dei nostri clienti, che hanno potuto usufruire delle nuove risorse senza modifiche contrattuali”.
Come riporta Masera, altre evoluzioni importanti hanno invece riguardato: l’espansione in Europa (che ha ampliato la potenza di fuoco della società grazie all’acquisizione di Iris HTS); gli investimenti in formazione; il rafforzamento delle sinergie con i partner e tra il personale interno; la riorganizzazione a livello nazionale (per cui Masera ha assunto il ruolo attuale alla guida di Westpole Italia).
La priorità su cloud, servizi gestiti e applicazioni BPM
Riguardo all’offerta, la nuvola e i servizi gestiti rappresentano il core business aziendale, trovando una forte richiesta sul mercato: secondo le affermazioni di Masera, le aziende hanno bisogno di delegare la gestione della complessità IT per focalizzarsi sulle attività strategiche e l’emergenza pandemica ha accelarato il processo (in particolare, si è verificato un aumento della domanda in soluzioni di disaster recovery).
“Oltre al cloud e ai Managed Services – prosegue il General Manager Italia- il software rappresenta un ulteriore punto di attenzione: infatti, attraverso la nostra software house di Bologna, sviluppiamo un’applicazione proprietaria di Business Process Management, che oggi possiamo esportare anche all’estero, declinandola sulle esigenze locali grazie alla nuove risorse e alle competenze consulenziali derivanti dalla recente acquisizione”.
Il target di Westpole e le specializzazioni
Il target di Westpole è rappresentato da un bacino di grandi imprese (con almeno 300 dipendenti), che quindi sono intrinsecamente caratterizzate da una certa complessità gestionale e organizzativa; ultimamente però, con lo scoppio della pandemia, l’utenza si è aperta anche ad aziende di dimensioni inferiori.
“Siamo trasversali rispetto ai settori merceologici – dice Masera – ma manteniamo alcune verticalità e specializzazioni. Ad esempio, siamo molto forti sull’offerta per la gestione del sistema AS400 di IBM. Inoltre, stiamo supportando molti nostri clienti ad effettuare il salto verso un modello di fornitura as-a-service per le loro applicazioni, in alternativa ai tradizionali contratti basati su licenze: per loro conto, infatti, gestiamo tutta l’infrastruttura sottostante che permette l’erogazione del software. Noi stessi, per la nostra soluzione di Business Process Management, abbiamo introdotto l’opzione SaaS”.
Gli obiettivi futuri: ridurre la complessità
Le direttrici per il futuro di Westpole sono molto chiare, come sottolinea Masera: “La nostra mission è aiutare le aziende a semplificare la crescente complessità di governance dei sistemi informativi. Con Cisco abbiamo effettuato investimenti nell’ambito dell’iperconvergenza, proprio con l’obiettivo di facilitare la gestione delle infrastrutture. Con Apple, che ha fatto della semplificazione e della continuità un marchio di fabbrica, abbiamo stretto un accordo per i nostri servizi di gestione dei dispositivi, desktop e mobile. Un altro upgrade che stiamo effettuando riguarda le soluzioni di monitoraggio delle infrastrutture, all’interno dei nostri datacenter e per i nostri clienti, mentre nei prossimi mesi ci saranno delle novità importanti per l’application monitoring. Il nostro punto di forza e fattore competitivo è proprio la duplice competenza sia sui temi infrastrutturali sia in ambito software così da garantire una consulenza end-to-end sull’intero ciclo di vita delle risorse IT”.