MILANO – Zucchetti (www.zucchetti.it) ha lanciato in queste settimane due soluzioni fruibili a noleggio dal Web che sono complementari all’offerta tradizionale. Anche in questo caso, per veicolare e gestire le applicazioni, un ruolo di primo piano la solution company lodigiana lo attribuisce ai propri partner: software house e system integrator locali, ma anche studi commercialisti, associazioni di categoria e consulenti del lavoro.
La soluzioni Saas sotto i riflettori sono un gestionale per il “popolo delle partite Iva” e le Pmi, MicroErp, e un’offerta per la conservazione sostitutiva dei documenti, SOStitutiva. “Le soluzioni SaaS – esordisce Angelo Cian (nella foto in basso a sinistra),
product manager in Zucchetti – secondo noi sono utili in Italia per le piccole imprese che necessitano di un minimo di supporto nell’attività amministrativa e fiscale da parte di uno studio commercialista o di un’associazione di categoria. Non per niente vediamo che spesso sono proprio queste due realtà a segnalare le soluzioni SaaS. Come un cliente di un Erp tradizionale, anche quello di MicroErp ha una sua autonomia gestionale. Ma magari non ha un addetto alla contabilità e si ferma solo a un caricamento parziale dei dati. Quindi richiede l’intervento di uno studio commercialista per la verifica delle registrazioni e ulteriori attività”.
MicroErp non è comunque una release online di un Erp Zucchetti già esistente. “È una versione nuova – spiega Cian – scritta utilizzando Ajax, per avere un rich client, mentre la parte backoffice residente in server farm è stata realizzata in Java. L’application server è invece Tomcat. Grazie a questa architettura, i nostri partner non devono andare presso i clienti a installare un Cd e configurare un software. Possono effettuare lo start-up e poi assistere i loro clienti da remoto. Anche gli utenti finali di MicroErp, va sottolineato, beneficiano del fatto che una soluzione SaaS può essere acceduta da qualsiasi luogo, in qualunque momento, tramite un pc dotato di browser. Il software è disponibile da luglio ma lo stavamo già testando da circa un anno presso alcuni clienti. Ai partner lo abbiamo presentato però solo ora perché è ormai un’applicazione matura”.
Sarà commercializzata da settembre, invece, SOStitutiva.
“Il target – spiega il product manager Umberto Vacari ( nella foto a destra)– va dalla piccola alla medio-grande
azienda, allo studio commercialista a quello di Human Resource”. La soluzione permette ai clienti di costituire presso Zucchetti un archivio elettronico dei documenti valido ai fini fiscali e legali. SOStitutiva permette agli studi di ridurre il trasferimento e l’archiviazione su carta dei documenti relativi ai propri clienti, “mentre questi – continua Vacari – possono essere stimolati a utilizzare il nostro servizio anche per altre necessità di conservazione dei documenti”.
In Zucchetti non negano che sul mercato della conservazione sostitutiva ci sono già altri operatori, “ma il nostro plus è che conosciamo il nostro software e abbiamo una nostra server farm”. Questa, fiore all’occhiello della società, è stata costruita nell’ex caveaux di una banca lodigiana. Un silos di cinque piani dotato di tutti i più moderni sistemi di sicurezza fisica, informatica e logica. I sistemi informatici sono predisposti anche per il disaster recovery.
SOStitutiva, oltre a quelli logistico e informatico, offre un ulteriore vantaggio organizzativo ai suoi clienti. “Il responsabile della conservazione – spiega Vacari – è in capo a Zucchetti. I clienti, quindi, possono evitare di dotarsi di questa figura, che oltre alla responsabilità dell’archivio dovrebbe occuparsi anche dell’aggiornamento continuo del software”. Mal di testa che possono essere lasciati tranquillamente al fornitore SaaS.