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Networking, Omada by TP-Link punta a PMI e PA



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La società vuole espandere il brand nel mondo B2B. Focus su hospitality, retail e logistica senza dimenticare i progetti WiFi High Density 

Pubblicato il 21 gen 2025



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La strada di riorganizzazione e ampliamento dell’offerta di TP-Link si snoda su più geografie, passa per diversi mercati e si sta decisamente orientando a un consolidamento di due business completamente differenti tra loro, il B2C e, ora sempre più, anche il B2B.

Il rebranding Omada e gli obiettivi

Omada è il marchio di soluzioni di rete per PMI lanciato da TP-Link nel 2018. Tra gli obiettivi sui quali l’azienda si sta impegnando in questo periodo vi è un completo rebranding delle soluzioni Omada perché vengano identificate come a sé stanti e crescano distinguendosi da TP-Link.

“Sono stato chiamato a lavorare sui prodotti Omada circa 3 anni fa – racconta Angelo D’Alessandro, sales director SMB & Enterprise TP-Link Italia – con il compito di far conoscere e caratterizzare nel mondo B2B la solidità di un marchio che ha alle spalle una casa madre importante come TP-Link, ma che, a differenza di quest’ultima, è esclusivamente impegnato nei settori aziendali. Settori che richiedono strategie commerciali completamente diverse da quelle che risultano vincenti nel B2C. La divisione sales Omada (al mio arrivo 5 persone oggi 17) si è dunque immediatamente posta gli obiettivi di far testare i prodotti, ma soprattutto, essere vicini ai clienti finali offrendo supporto tecnico sui dispositivi e, inoltre, competenze progettuali e di integrazione”.

La completezza dell’offerta Omada traspare anche nell’idea offerta dal nuovo logo. La forma circolare vuole trasmettere la sensazione di un ecosistema completo e integrato di prodotti di rete professionali che vanno dal networking alle soluzioni GPON (Gigabit Passive Optical Network, cioè che sfruttano una tecnologia di telecomunicazioni su rete ottica passiva per fornire elevata velocità di trasferimento dati); dalla videosorveglianza al management in cloud.

Le industry

Le industry in cui Omada è particolarmente presente sono hospitality, retail e logistica. A questi si aggiunge tutto il mondo degli uffici, guardando a realtà tipicamente medio grandi e, ancora, WiFi per aziende agricole e parcheggi e WiFi High Density. A quest’ultimo proposito, l’azienda si pone l’obiettivo di rispondere alle esigenze delle organizzazioni che sono alla ricerca di soluzioni WiFi capaci di gestire elevate densità di dati. Per esempio, si intendono luoghi con centinaia o migliaia di persone connesse contemporaneamente (sale riunioni, stadi sportivi, centri commerciali) dove è fondamentale mantenere elevate prestazioni.

“Per quanto riguarda la pubblica amministrazione siamo presenti nel mondo della scuola – continua D’Alessandro – ma vorremmo entrare anche in quello della PAC – Pubblica amministrazione centrale, per cui abbiamo soluzioni ad hoc. In generale, il nostro obiettivo è arrivare a mettere a segno 30 milioni di euro di fatturato entro i prossimi 5 anni. Un obiettivo importante perché ora siamo più o meno a metà… Attualmente la nostra market share è del 10/12% dunque i margini per lavorare ci sono”.

Le soluzioni Omada sono commercializzate mediante business partner (per lo più, system integrator e managed service provider). Il programma di canale SolutionX Partner Program è stato rilanciato a partire dall’inizio di quest’anno per garantire un supporto a tutte queste realtà completo e personalizzato. Il team tecnico Omada fa della vicinanza al canale e agli utenti finali il proprio punto di forza. Il nuovo partner program propone percorsi di formazione e certificazione approfonditi. Oltre a questo, è stato previsto un sistema di incentivazione alla vendita e servizi innovativi mediante browser e app, che possono agevolare un rapporto immediato con il vendor e una collaborazione proficua.

Per comprendere l’evoluzione TP-Link e le origini di Omada occorre ripercorrere rapidamente la storia dell’azienda inizialmente cinese che ora cinese non è più, quanto meno, non tutta.

TP-Link Technologies nasce nel 1996 con quartier generale a Shenzhen. Il suo portafoglio prodotti è composto da apparati per reti wireless, router, switch e così via. Prodotti che si affermano nel tempo nel mondo consumer. I fondatori sono due fratelli e man mano che l’azienda amplia il proprio business Zhao Jiaxing si occupa delle attività in Cina. Zhao Jianjun, invece, segue lo sviluppo internazionale.

Tale suddivisione dei “compiti” porta a far sì che Zhao Jiaxing, a metà 2024, acquisisce la quota del fratello Zhao Jianjun in TP-Link Technologies, la divisione cinese dell’azienda. Ciò inevitabilmente determina una completa ristrutturazione aziendale e porta allo spostamento dell’heaquarter di TP-Link Corporation Group a Singapore (mentre TP-Link Technologies ovviamente resta in Cina). Di fatto in quel momento la sede di Singapore funge da holding per le operazioni del Gruppo, questo perché, secondo lo stesso Zhao Jianjun, “non fossimo percepiti esclusivamente come cinesi”.

Fa parte della storia molto recente (ottobre 2024) la decisione di portare il quartier generale in California. A Irvine aveva già precedentemente sede TP-Link Global con un importante centro di ricerca e sviluppo. Con il trasferimento della sede globale negli USA quest’ultima però si fonde con TP-Link USA per dare vita a TP-Link Systems, un’azienda americana a tutti gli effetti, che rappresenta un hub centrale per le operations mondiali.

Questa relativamente rapida evoluzione ha portato con sé un consolidamento del business “originario” della compagnia, ma anche man mano la volontà di aprirsi alla produzione e commercializzazione di soluzioni di rete aziendale e di perseguire sempre più con rinnovata determinazione le proprie finalità nel settore Enterprise.

“L’azienda a livello globale – riporta Alessandra Emmanuele, marketing communication manager TP-Link – ha chiuso l’anno con un +20%. E l’Italia è in linea rispetto a questi risultati, anzi li ha di poco superati. Nel 2024 la nostra market share in ambito connettività domestica è stata del pari al 68%. Ugualmente stiamo avendo grandi soddisfazioni sul fronte smart home con i nostri smart devices a marchio Tapo (che hanno realizzato un +50%) e nel mondo della videosorveglianza. In occasione del recente CES di Las Vegas abbiamo focalizzato il nostro messaggio sulla democratizzazione della tecnologia, pensando in particolare a WiFi 7 e 5G. Un tema che riteniamo molto importante anche per tante zone italiane”.

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