Il primo obiettivo di #SparkTheMilanCharter è certamente raggiunto: tante idee concrete per dare una risposta ai temi della produzione alimentare dei prossimi anni, sotto tutti gli aspetti: dalla qualità, alla quantità della produzione, dalla sicurezza alla sostenibilità. I 100 innovatori riuniti in Expo 2015 all’evento organizzato da Microsoft in collaborazione con Laboratorio Expo, Expo Milano 2015 e Fondazione Giangiacomo Feltrinelli hanno presentato idee e in molti casi anche imprese concrete e attive. E dal Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina, intervenuto in videoconferenza, è arrivato un invito esplicito a fare dei tavoli dell’innovazione uno dei progetti del post-expo, proprio per dare una prospettiva di sviluppo e di mercato alle iniziative che sono state discusse e presentate. Il Ministro ha poi voluto ricordare l’importanza del digitale citando la conferenza mondiale per lo sviluppo dove è emersa la proposta di una piattaforma digitale per la conoscenza e per il trasferimento tecnologico. Una citazione fondamentale, perchè il digitale è il vero denominatore comune delle idee che sono emerse e dello sviluppo del settore della produzione, della sicurezza e della commercializzazione alimentare dei prossimi anni.
Non a caso tra gli studenti e gli startupper il tema di una piattaforma digitale comune e condivisa è uno dei temi ricorrenti, così come il tema dei Big data, del Cloud, dell’IoT e della sensoristica territoriale, tutti elementi indispensabili per abilitare una vera e propria nuova azione di sviluppo del settore alimentare, unitamente al grande tema della lotta allo spreco, che ha caratterizzato fortemente la discussione ai tavoli.
#SparkTheMilanCharter è una iniziativa di sviluppo che vede Microsoft incoraggiare e favorire il lavoro degli startuppers nel mondo del food con una operazione che ha portato ai tavoli di lavoro di Expo 2015 100 innovatori con lo sguardo rivolto all’agricoltura e a tutta la filiera alimentare. Si tratta di una iniziativa, come ha tenuto a sottolineare Carlo Purassanta, general manager di Microsoft Italia, che ha lo scopo di contribuire proprio nel contesto di Expo a fertilizzare il terreno delle idee a tutti i livelli, dalla produzione alla commercializzazione. Purassanta ricorda le discussioni che hanno condotto Microsoft a favorire lo sviluppo di questa iniziativa. “Abbiamo discusso delle prospettive del precision farming – sottolinea – , ovvero di introdurre conoscenza del territorio, dei mezzi di produzione e dei fattori che intervengono sulla produzione, puntando sul digitale per arrivare a sviluppare metodiche che permettono di produrre di più utilizzando meno risorse”. L’altro grande tema affrontato è quello della Suppy Chain, con il digitale che deve accompagnare il prodotto lungo un percorso di qualità dalla produzione sino al consumatore, lungo tutta la filiera produttiva fornendo risposte più efficaci ai temi della tracciabilità e della sicurezza alimentare. Purassanta ricorda poi il tema del rapporto con il consumatore e dai valori dell’educazione, sia di quella alimentare sia di quella alla sostenibilità. Purassanta sottolinea al riguardo che è necessaria anche arricchire i prodotti di informazioni che possano arrivare in modo più efficace ai consumatori e anche in questo le risposte arrivano dall’innovazione digitale. L’ultimo grande tema ricordato da Purassanta è legato allo spreco alimentare e alla razionalizzazione di tutte le attività che, soprattutto nelle grandi città, afferiscono al consumo di cibo. E l’invito che è stato trasferito a #SparlTheMilanCharter era anche quello di innovare pensando a nuovi criteri per ridurre lo spreco intervenendo così direttamente su uno dei temi basilari della sostenibilità.
Con lo sguardo rivolto alle eccellenze in termini di innovazione della California Josette Lewis del World Food Center ha sottolineato prima di tutto quanto sia importante la presenza in quello Stato dello spirito di ricerca della Silicon valley anche per il settore dell’agricoltura. “La nuova generazione di imprenditori della terra – sottolinea Lewis – ha puntato sull’innovazione perché ha capito chiaramente che bisogna produrre di più consumando sempre meno. Perché ha capito che i fattori di produzione come l’energia e l’acqua sono direttamente collegati anche ai temi del cambiamento climatico e su questi possono incidere direttamente le nuove metodiche di produzione. Ma Lewis sottolinea che l’innovazione è spinta anche da un forte pragmatismo: “la California – ricorda – è molto costosa: la terra ha prezzi molto elevati, le risorse idriche ed energetiche sono molto costose e in più le leggi ambientali sono molto rigorose e si traducono a loro volta in un aumento dei costi”. Gli imprenditori dunque sono spinti anche da queste condizioni a cercare soluzioni che permettano di utilizzare meno risorse in modo da rispettare i parametri. Da qui la diffusione del tema della precisione nell’utilizzo delle risorse in modo da utilizzare solo l’energia strettamente necessaria, solo i fertilizzanti indispensabili e solo le risorse idriche indispensabili.
Lewis ricorda anche i progressi effettuati e se si fa un confronto tra il consumo idrico attuale e quello degli anni ’50 -’60 si scopre che la stessa quantità di acqua adesso produce molto di più. Le risorse sono utilizzate in modo più preciso ed efficace, si sono ridotti gli sprechi ed è aumentata la produttività. E si intravvede in prospettiva una generazione di soluzioni basate sul digitale che permette di gestire tutte le risorse ma anche tutte le variabili, come ad esempio il meteo in modo più efficace e soprattutto accessibile.
Claudia Sorlini di Expo Lab – Fondazione Feltrinelli sottolinea a sua volta come #SparkTheMilanCharter sia una straordinaria opportunità anche in termini di sviluppo della conoscenza. La condivisione di diverse competenze e di diversi orientamenti è anche il presupposto per identificare nuove risposte ai problemi di sicurezza alimentare e di sostenibilità. Sorlini ci tiene poi a sottolineare l’importanza di avere sempre uno sguardo attento al consumatore, alla crescente necessità di conoscere e all’importanza che la corretta educazione alimentare può avere proprio per dare vita a una più corretta gestione delle risorse. Emerge anche da questo intervento il richiamo alla lotta allo spreco alimentare ma anche alla diffusione di strumenti che siano in grado di favorire un consumo sempre più razionale e sostenibile.
E dai tavoli di #SparkTheMilanCharter sono arrivate proposte, in moltissimi casi già concrete e attive sul mercato, sui temi forti della sicurezza alimentare, dell’informazione ai consumatori, della distribuzione, dell’accorciamento della filiera, dell’identificazione e della tracciabilità, così come anche di nuove prospettive di analisi e di gestione dei dati relativi alla produzione alimentare. Tutte proposte che direttamente o indirettamente trovano nel cloud, nella business intelligence, nella sensoristica territoriale, nell’automazione dei processi di produzione o nell’informazione di prodotto per il consumatore i piani di sviluppo digitale.