Da qui al 2019 2,5 milioni di case avranno un apparato per la smart home. Lo prevede Parks Associates, che ha presentato questi dati nel corso del recente Smart Home Summit di Londra.
Lo sviluppo di questo mercato è basato sul grande tema della interoperabilità ed è proprio nelle opportunità di utilizzo dei nuovi apparati con diverse tipologie di sensori e con diversi livelli di accesso la chiave di volta di questo sviluppo.
Parks Associates sottolinea come i sistemi per la smart home hanno bisogno sorpattutto di flessibilità per mettere a disposizione servizi sempre più diversificati all’interno degli edifici e per dialogare con un numero crescente di apparati chiamati a rispondere a sempre nuove eisgenze che vanno dalla sicurezza allo sviluppo di servizi integrati con soluzioni mobili.
La Smart
Un altro elemento di successo per lo sviluppo e la diffusone di apparati per la Smart home è legato alla facilità d’uso. La chiave di volta per la coqnuista di questo mercato è nell’offerta di soluzioni che possano essere utilizzati anche da utenti che hanno scarse competenze e tecniche o che non desiderano acquisire questo tipo di skill.
Nell’analisi di Parks Associates è poi determinante il tema del potenziamento dell’offerta di apparati IoT da parte di nomi di primissima grandezza. L’ecosistema IoT è il presupposto per la costruzione di uno scenario applicativo nello sviluppo di progetti di smart bulding e smart home. Le offerte di soluzioni smart home saranno sempre più, in definitiva, soluzioni credibili sotto il profilo della flessibilità e sotto gli aspetti legati alla integrazione con gli apparati Iot che costituiscono l’ossatura delle strutture di smart building e in un contesto più ampio dei progetti di smart city.