Accenture estende l’Industry X.0 Innovation Network con il nuovo Industrial IoT Center di Modena

Prosegue con il nuovo centro di Modena il piano di Innovation Network Center di Accenture pensati per permettere alle imprese di fare sperimentazione su nuovi prodotti, nuovi servizi e per testare nuovi modelli di business.

Pubblicato il 07 Feb 2018

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Industrial Internet of Things, Big Data, Analytics, Data Science, 3D Printing e tante competenze con la “persona al centro“. Gli ingredienti del nuovo Industrial IoT Innovation Center di Accenture di Modena sono le basi dell’Industria 4.0 e sono le premesse per guidare le aziende verso il nuovo paradigma dell’Industry x.0. Nel nuovo centro nato per permettere alle imprese di fare sperimentazione sul campo, potendo contare sulle più innovative soluzioni del digitale, le aziende potranno accelerare i loro processi e progetti di innovazione. Accenture ha avviato un piano di investimenti in Innovation Center che, come sottolinea Fabio Benasso, Presidente e Amministratore Delegato della società in Italia “si traducono in realtà che come il nuovo centro di Modena creano un luogo ideale per accompagnare e accelerare le roadmap delle imprese che vogliono creare nuovi prodotti, nuovi servizi, nuove piattaforme e nuovi modelli di business”. In particolare poi il nuovo Industrial IoT Innovation Center nasce in collaborazione con la modenese Hpe Coxa, società che ha l’innovazione nel proprio Dna, e rappresenta un allargamento delle capabilities di Accenture a supporto della digitalizzazione industriale con l’Innovation Center di Garching, in Germania e con la prossima apertura di un altro centro in Nord America. (leggi l’articolo e lo storify dell’evento L’Industrial IoT Innovation Center Industry X.0 di Accenture sui social)

Motor Valley, Automotive e Industry 4.0

Siamo appunto a Modena, in un luogo che è al centro della Motor Valley Automotive italiana a pochi chilometri dalla Ferrari di Maranello e da altri nomi di eccellenza dell’automotive mondiale. Anche per questo Benasso ci tiene a sottolineare l’importanza di collegare direttamente il ruolo dell’innovazione allo sviluppo di ecosistemi territoriali e ricorda a questo proposito che “le imprese avranno modo di trovare all’Industrial IoT Innovation Center competenze, risorse, servizi, workshop sull’Industrial Design Thinking e un sostegno concreto per fare sperimentazione su nuovi prodotti e nuovi servizi con l’Industrial Internet of Things, i Big Data Analytics e con il collegamento a partner tecnologici e startup”.

Un modello di innovazione con le persone al centro

Andrea Bozzoli, Amministratore Delegato di Hpe Coxa dichiara esplicitamente che lo spirito di questo modello di innovazione vuole andare oltre i pur importantissimi strumenti del digitale per tenere al centro le persone e coniugare i valori dell’esperienza professionale con la straordinaria capacità di conoscenza che arriva dai Big data, dagli analytics e dalle applicazioni dell’industrial Internet of Things.

Nel centro si vive concretamente l’esperienza di far parte di una vera “fabbrica di dati“: tutte le macchine sono concepite per generare informazioni e il centro ha proprio lo scopo di permettere di alzare il livello di conoscenza, sui prodotti, sul modo di realizzarli, sul lavoro delle persone e sul modo di garantire maggiore sicurezza o ancora sulle possibilità di ripensare la progettazione o di gestire la manutenzione in modo predittivo. Lo spirito è quello di esplorare nuovi scenari toccando con mano i rischi e le opportunità. Ma anche, come sottolinea lo stesso Bozzoli, “di disporre di un monitoraggio molto attento dei costi, dell’uso di tutte le risorse, delle possibili conseguenza delle varie scelte possibili”. Ovvero strumenti che permettono di passare dai dati alla conoscenza e di immaginare e provare nuovi modelli di business. E per poterli realizzare più velocemente e con minori rischi. Anche per questo in Hpe Coxa i Data Scientist lavorano fianco a fianco con chi ha esperienza e competenze più tradizionali per avere una visione veramente completa delle possibilità dell’Industry x.0.

Il significato di Industry x.0

E sull’Industry x.0 (leggi il servizio di CorCom sul Paradigma Industry x.0Marco Morchio, Managing Director Accenture Strategy porta i dati della ricerca “Industry X.0: La rinascita digitale dell’industria italiana” che Accenture ha realizzato con le interviste a 90 dirigenti di aziende italiane leader.

Una analisi che mette in evidenza le cinque priorità strategiche dei dirigenti italiani:

  • La capacità di sviluppare prodotti e servizi innovativi
  • La volontà di indirizzare migliori risultati in termini di profitti con il digitale
  • La necessità di disporre di strumenti per entrare in nuovi mercati con prodotti, servizi o piattaforme
  • La volontà di aumentare la capacità di Customer engagement lungo tutti il ciclo di vita dei prodotti
  • L’obiettivo di gestire le operations e le supply chain in modo più flessibile ed efficiente.

Con la ricerca Morchio ricorda che il modello “high quality-high premium” che ha caratterizzato il Made in Italy deve essere messo nella condizione di sfruttare tutte le potenzialità del digitale.
Per ottenere questo obiettivo le imprese non devono fermarsi agli obiettivi dell’efficienza e della produttività, ma devono indirizzarsi a inventare e sperimentare nuovi modelli di business.
L’Industry X.0 è un po’ il simbolo di questo nuovo paradigma che invita a ripensare, in modo concreto e fattivo, la progettazione, la collaborazione, lo sviluppo dei prodotti e il modo in cui vengono messi a disposizione dei clienti.

Dalla ricerca emerge anche che ci sono ampi spazi di miglioramento nelle aspettative delle imprese italiane, tanto che solo il 28% delle aziende intervistate pensa di conseguire la riduzione dei costi operativi, mentre solo il 29% ritiene di migliorare il customer engagement con il digitale.

Industry x.0: maggiore efficienza e migliore qualità

Ma se si analizza l’impatto che potrebbe avere una accelerazione in termini di innovazione digitale su tutta l’impresa e non solo su alcuni componenti, le aziende del settore delle apparecchiature industriali potrebbero ad esempio portare rapidamente un aumento dell’efficienza del 20% combinando robot autonomi, Big Data Analytics, Intelligenza Artificiale, Blockchain e 3D Printing.

E il significato dell’Industry x.0 è anche quello di un accompagnamento verso l’innovazione basato sulla conoscenza in un contesto totalmente basato sui dati, dove una dashboard di stabilimento, piuttosto che di reparto permette di gestire da remoto tutti i processi produttivi o di vedere come si può attuare la manutenzione predittiva o ancora come si garantiscono maggiori livelli di sicurezza per tutti gli operatori sulle macchine in produzione.

Industry x.0 è anche Design Thinking per ripensare la progettazione in funzione delle logiche e delle piattaforme più evolute di 3D Printing. E sempre non a caso, Bozzoli cita con orgoglio gli importanti investimenti in innovazione: dai 10 milioni di € nel nuovo centro di sperimentazione su motori e sull’automotive, ai 3 milioni di euro in un centro dedicato allo sviluppo e alla realizzazione di un nuovo modo di progettare, che sfrutta al massimo le potenzialità dell’additive manufacturing e che permette di consegnare alle imprese un nuovo vantaggio competitivo in termini di accelerazione sul time to market e di controllo “ossessivo” della qualità.

Catania: il 2018 sarà l’anno della formazione

Industry x.0 è anche e soprattutto conoscenza e i temi centrali sono quelli della cultura e dell’eccellenza delle competenze e delle persone. E quando si parla di competenze si parla di formazione, perché per sostenere i processi di innovazione delle imprese è necessario portare nelle aziende persone con nuovi skills. Bozzoli ricorda l’importanza di un rapporto sempre più forte tra imprese e Università ed Elio Catania, Presidente di Confindustria Digitale afferma che “Il 2018 sarà l’anno della formazione.

La formazione per Catania è un tema centrale per qualsiasi agenda politica ed è “fondamentale proseguire e accelerare l’impegno collettivo del Piano Industria 4.0 del MISE e delle iniziative avviate con il MIUR per preparare i giovani alle sfide dell’Industry 4.0 e dell’Industry x.0. Catania osserva poi che non bisogna fermarsi al “manifatturiero“, ma ci sono ambiti di assoluta eccellenza per il Made in Italy come l’Agrifood che possono aumentare in modo straordinario la loro competitività con l’innovazione digitale”.

Produttività, Sicurezza e Time to market

Giorgio Torresani, managing director di Accenture, ricorda gli obiettivi che le imprese possono raggiungere grazie alle risorse del nuovo centro: Produttività e Qualità, laSicurezza e Time to Market, ovvero le leve principali della competitività. Ed è su questi temi che in Hpe Coxa si lavora per “accelerare il passaggio dalla teoria alla pratica“, in un contesto assolutamente reale, fatto sì di sperimentazione, ma con prodotti reali che permettono, ad esempio, un monitoraggio continuo e vero sulla qualità dei prodotti, sui processi, sulla sicurezza, sul time to market e sui costi. Lo spirito dell’Innovation IoT Center appare proprio quello “di dimostrare rapidamente e concretamente che si può passare dalla teoria alla realtà“. E Torresani sottolinea anche l’importanza di non limitare queste opportunità al manufacturing, ma di pensare all’Industry x.0 in tutte le Industry.

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